Aperta biblioteca con tutti i libri persiani tradotti in altre lingue

A Teheran è stata recentemente aperta una biblioteca contenente tutti i libri persiani tradotti in altre lingue. La biblioteca è stata istituita dal Centro per la Traduzione del persiano islamico e dei testi umanistici, società affiliata all'Organizzazione per la Cultura e i Rapporti islamici (ICRO).

Essa contiene 3.000 libri persiani che sono stati tradotti in 40 lingue.

Mehdi Mostafavi, direttore dell'ICRO, ha detto all'agenzia Isna: “Lo stato iraniano, gli editori privati e gli uffici di cultura iraniana sparsi all'estero ci hanno aiutato a raccogliere questi libri, ma non abbiamo ancora finito.””

Mostafavi ha inoltre aggiunto che è in preparazione una banca dati contenente tutte le traduzioni e tutti i testi che stanno per essere tradotti in altre lingue.

Inoltre, tale banca dati faciliterà le ricerche degli accademici e degli studiosi.

Qazvin ospiterà la prima Biennale di calligrafia nel 2010

La città di Qazvin, luogo natale di Mir-Emad, ospiterà la prima Biennale internazionale di calligrafia il prossimo anno.

La stampa iraniana ha riferito che la decisione è stata presa in una sessione tenutasi presso l'ufficio di arti visive del Ministero della Cultura.

La Biennale era originariamente destinata a essere organizzata come evento nazionale, ma è stata ampliata a livello internazionale dopo che il maestro di calligrafia Gholamhossein Amirkhani ha proposto l'idea a Mahmud Shaluii.

Shaluii è il direttore dell'ufficio di arti visive del Ministero della Cultura e della guida islamica oltre che direttore del Consiglio per le politiche della Biennale.

Durante la sessione, a cui hanno preso parte i maestri Amirkhani, Nasrollah Afjei e Keikhosro Khorush, oltre al segretario del programma Mohammad-Hossein Shafiha, sono stati discussi temi quali la preparazione del logo della Biennale e la pubblicazione di un libro prima della cerimonia di apertura.

Alla riunione hanno partecipato anche i direttori dell'associazione calligrafi iraniani delle sezioni di Teheran e di Qazvin.

Qazvin è la città natale di Mir-Emad, un gigante della scrittura nasta'liq, uno stile unico e particolarmente ornato di calligrafia iraniana

Il Masnavi di Rumi tradotto in greco

Teheran – Il Masnavi, immortale capolavoro della letteratura mondiale del mistico e poeta persiano Molana Jalal ad-Din Rumi (1207-1273), è stato tradotto in greco.

Il prezioso volume è stato tradotto in greco da Lina Mystakidou e pubblicato da Sidres Publications. La traduzione è stata sponsorizzata dall'Ufficio di cultura iraniana in Grecia.
“Il Masnavi di Rumi è un grande capolavoro e può ridare la speranza agli uomini che l'hanno persa, aiutandoli a raggiungere un livello maggiore di crescita personale”, ha detto la traduttrice Lina Mystakidou all'agenzia IRNA ad Atene.

“Ho conosciuto le opere di Rumi in un periodo di grande disperazione: avevo perso entrambi i genitori. Ho riacquistato la speranza e ho scoperto quanto siano preziosi i suoi valori morali,” ha aggiunto.

Ella ha aggiunto di avere impiegato dieci anni per completare la traduzione dell'intero Masnavi e che è molto soddisfatta del suo lavoro: “Credo che oggi l'uomo abbia più che mai bisogno delle parole di Rumi. Per promuovere la pace nel mondo e vivere una vita felice bisognerebbe agire secondo le parole di Rumi,” ha sottolineato.

L'UNESCO ha celebrato l'800″° anniversario della nascita di Molana Rumi nel 2007.

Studioso italiano aggiorna gli studenti di persiano sull’Iran

Teheran – Lo studioso italiano Riccardo Zipoli, che insegna persiano alla Facoltà di Studi Eurasiatici dell'Università “Ca' Foscari” di Venezia, ha fornito alcuni dettagli sui corsi di persiano offerti dalla sua facoltà .
Secondo Zipoli le ore di insegnamento di lingua e letteratura persiana sono state ridotte negli ultimi anni. “Il nostro problema più grave è la mancanza di fondi per fornire borse di studio agli allievi che vogliono proseguire gli studi in Iran.”

“Al momento, nei primi due anni, forniamo agli studenti informazioni generali sulla società , sulla cultura, sull'arte, sulla storia e sulla religione iraniane. Queste lezioni sono tenute in italiano.”

“Cerco soprattutto di incoraggiare gli studenti a continuare la loro formazione viaggiando in Iran, per conoscere sempre più da vicino le caratteristiche del paese.”

“Gli studenti di lingua persiana sono principalmente interessati alle questioni sociali e politiche del paese. Loro amano inoltre gli scrittori moderni e classici della letteratura persiana. Insegniamo traduzione nel corso del terzo anno. Studiamo e analizziamo le poesie di Hafez e di Saadi nonché la poesia contemporanea di Abbas Kiarostami. I testi sono tradotti in italiano, francese, inglese e tedesco. Chiediamo agli studenti di confrontare le opere e, infine, di fornire le loro traduzioni in italiano.”

“Personalmente amo fornire agli studenti informazioni anche sul cinema e sulla fotografia iraniana. Credo che gli studenti di persiano debbano avere una buona conoscenza di tutti gli aspetti culturali del paese.”

“Nella nostra facoltà c'è anche uno studioso iraniano che insegna persiano. Usiamo anche film e nastri per aiutare gli studenti ad acquisire una certa abilità nella conversazione in lingua persiana.”

“La facoltà è anche sede di una grande raccolta di testi persiani che cerchiamo di mantenere aggiornata. Noi acquistiamo i libri direttamente dall'Iran: io stesso vado in Iran ogni due anni per comprare i libri richiesti.”

Alcuni studenti si registrano anche presso l'istituto Dehkhoda dove possono imparare meglio la lingua persiana. L'Istituto, con sede a Roma, dà inoltre agli studenti la possibilità di recarsi in Iran.

La raccolta fotografica di Zipoli è stata mostrata l'anno scorso al Museo di Arte contemporanea di Teheran.

Fonte: Mehnews

Mostra: Architettura sostenibile. L’altopiano iranico fonte di civiltà e ispirazione

Dal 10 aprile 2009 il Museo Nazionale d'Arte Orientale a Roma ospita la mostra “Architettura sostenibile. L'altopiano iranico fonte di civiltà e ispirazione“, evento che mira ad incentivare lo sviluppo sostenibile e il risparmio energetico, mediante lo studio e la reinterpretazione in chiave contemporanea degli efficienti espedienti architettonici e dei materiali naturali tipici delle costruzioni di questa particolare zona dell'Iran.

L'esposizione, curata dall'arch. Stefano Russo, si propone di indagare l'architettura e l'urbanistica tradizionale persiana, alla scoperta degli accorgimenti che l'uomo nei secoli ha ideato per creare edifici confortevoli e infrastrutture funzionali in un territorio particolarmente difficile dal punto di vista climatico.

Tra queste particolari tecniche costruttive è necessario ricordare l'uso degli iwan (ambienti coperti che si aprono verso l'esterno o su un cortile) e dei porticati per creare ambienti esterni ombreggiati e freschi; la costruzione di cortili interni con giardini, vasche e fontane per raffreddare e umidificare l'aria circostante; l'utilizzo delle torri a vento (badghir) come espediente per il raffrescamento naturale degli edifici e di speciali “ambienti frigorifero”; la creazione di cisterne idriche ventilate; la fabbricazione di mulini ad acqua e a vento; i geniali fabbricati per la produzione e la conservazione del ghiaccio; l'utilizzo di canali sotterranei (qanat) per l'approvvigionamento dell'acqua; infine la realizzazione di fabbricati costruiti in terra cruda, un ottimo isolante naturale.