Nuovo memorandum di intesa tra Iran e Montenegro

Sono stati accordati nuovi accordi tra l’Organizzazione Iraniana per la Sicurezza e gli Scambi e l'equivalente Commissione montenegrina: la firma avverrà solo a margine della 35° conferenza internazionale delle Commissioni di Sicurezza per gli scambi commerciali che si terrà a Montreal, in Canada, a cui anche i rappresentanti iraniani saranno presenti.

Un nuovo passo avanti per la sicurezza economica e commerciale è stato quindi compiuto dall'Iran che già negli anni passati ha frimato protocolli d'intesa simili con Filippine, Malesia, Indonesia e Brasile, ma anche Oman, Pakistan e Kyrgyzstan.

A rafforzamento della cooperazione internazionale, l'Organizzazione iraniana ha anche concluso accordi con la Banca per lo Sviluppo Islamico e l'Istituto malesiano di Finanza Islamica.

Tra i progetti futuri, invece, nuovi protocolli d'intesa sembrano essere riservati a Tailandia, Azerbaijan, Macedonia e Bolivia.

Già a +9% la produzione di alluminio in Iran. Affari anche per l’Italia

In appena due mesi dall'inizio del nuovo anno, secondo il calendario iraniano, in Iran sono stati prodotti ben 51.888 tonnellate di alluminio con un incremento percentuale del 9% sul totale rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Alla base dei numeri in crescita un nuovo impianto di estrazione Hormozal, innanzitutto, inaugurato lo scorso gennaio nella città meridionale di Bandar Abbas: una join venture italo-iraniana che ha già creato più di 7.000 posti di lavoro.

L'impianto, che è costato 400 milioni di euro più altri 2 trilioni di rials (circa 200 milioni di dollari), ha una capacità annuale di 147.000 tonnellate: con il suo contributo, la produzione annuale di alluminio nel Paese dovrebbe aumentare del 47% salendo da 310.000 a 457.000 tonnellate finali.

Tra le vecchie compagnie, anche IRALCO e Almahdi Aluminum aprono con il segno positivo: la prima ha incrementato del 33% il volume della propria produzione rispetto all'inizio dello scorso anno, per un valore totale di 32.670.000 dollari di fatturato e 14.585 tonnellate di alluminio già messe in circolazione; per la Almahdi Aluminium, invece, già 18.071 tonnellate di alluminio sono state esportate in apertura d'anno, registrando rispetto al 2009 un aumento del 43% in termini di volumi e del 126% in termini di fatturato.

Venerdì 11giugno: Iran Day all’expo di Shangai

Si terrà tra pochi giorni la giornata interamente dedicate all'Iran, e ai suoi espositori, all'interno della più grande manifestazione fieristica mai avuta al mondo, l'Expo di Shangai, con più di 5Km quadrati di stand dedicati al tema ““Better City, Better Life””, anche in vista del rimodernamento architettonico che interesserà la stessa Shangai entro il 2011.

Tradizionalmente, tutti i Paesi presenti alla fiera celebrano una giornata a loro interamente dedicata e presieduta dai rispettivi capi di stato. Per l'Iran, il ministro per il commercio Mehdi Ghazanfari ha già fatto sapere che sarà presente Mohammed Ahmadinejad e che numerosi eventi sono stati preparati per accogliere le migliaia di iraniani in visita all'Expo per l'occasione. Sono attesi anche numerosi iraniani espatriati in Cina negli anni.

Già sette presidenti hanno celebrato la giornata del proprio Paese; ben 190 quelli presenti in totale, oltre a 50 organizzazioni internazionali che si sono ugualmente registrate alla manifestazione: finora è stata l'affluenza di circa 70-100 mila visitatori da qui al prossimo 31 ottobre, data di chiusura della manifestazione.

In corso a Tehran una mostra di tradizionali copricapo

Si sta tenendo in questi giorni a Teheran, presso la sala del monumento cagiaro Khanat, a sud della capitale, una delle più grandi e spettacolari esibizioni di copricapo tradizionali mai vista, in uno spazio fieristico che ospita ben 130 stand e 155 artisti provenienti da ogni parte del Paese.

Mostra di colori e stoffe pregiate che vengono offerte ai visitatori secondo un prezzo scontato del 30% rispetto a quello di listino normalmente applicato nelle botteghe artigianali, una ragione in più per raggiungere piazza Amin us-Sultan dove si tiene l'evento.

Tra gli stand, inoltre, è possibile ammirare dal vivo almeno una sessantina di artisti che ricamano i propri copricapo direttamente sul posto, mostrando le proprie tecniche e svelando parte dei propri segreti.

Una grande esibizione destinata a fare il pieno di pubblico secondo quanto annunciato in conferenza stampa anche dal deputato iraniano all'Organizzazione del Turismo e della Tutela Culturale, Tahmineh Daniali, il cui dipartimento si occupa proprio di salvaguardare le espressioni culturale antiche del Paese, tra cui, appunto, la produzione manifatturiera dei copricapo tradizionali.

A lato dell'evento, anche varie esibizioni musicali e cinematografiche a tema.

Energia: gas e minerali redditizi per le casse iraniane

Positivo il bilancio fatto in questi giorni dal governo che, passando all’esame le diverse fonti energetiche di cui dispone l'Iran e i relativi introiti, ha potuto salutare con entusiasmo il nuovo inizio d'anno, grazie alle esportazioni di gas, ma non solo.

Sono già state esportate, infatti, più di 1,112,000 tonnellate di gas condensato e circa 33,000 tonnellate di zolfo dall'inizio dell'anno dal sito di Assaluyeh secondo quanto reso noto dal direttore e responsabile energetico della zona nella provincia meridionale di Bushehr dove si trova un'area di 100Kmq di impianti e raffinerie.

Oltre al gas, tuttavia, negli ultimi anni sul fronte energetico l'Iran ha potuto contare anche sui numerosi giacimenti minerari di cui è ricco: solo negli ultimi 5 anni (periodo compreso nel quarto piano di sviluppo socio-economico del governo) sono stati estratti più di 2 miliardi di tonnellate di minerali tra cui ferro, rame, carbone, oro e titanio. Sono più di 50 i progetti di esplorazione ed estrazione mineraria avviati in questi ultimi cinque anni.

Nuovi uffici di Free Trade Zone iraniani presto in India

Teheran farà aprire prossimamente a Mumbai, in India, nuovi uffici da dove sarà possibile promuovere speciali aree duty-free in cui il commercio di beni provenienti dall'Iran venga facilitato dall'abbattimento di tasse e barriere doganali, attraendo e favorendo gli investimenti stranieri.

Questo è quanto emerge dalle parole di Hamid Baqaei, segretario del Consiglio di coordinamento delle zone a libero commercio in Iran che auspica l'apertura a breve di numerose agenzie iraniane free-trade in molti Paesi del mondo, tra cui l'Italia. Molti iraniani espatriati all'estero, oltre ad imprenditori stranieri, già investono in queste zone usufruendo delle agevolazioni fiscali e burocratiche che comportano.
Tra gli obbiettivi prossimo-futuri di Hamid Baqaei anche Pakistan, Turchia, Russia, Arabia Saudita, Malesia, Spagna e Germania dove verranno promosse nuove FTZ iraniane.

La promessa di maggiore cooperazione economica Iran-Libano

Vicini e collaborativi sul piano politico, parlando dei recenti rapporti tra Iran e Libano non si può dire altrettanto sul piano economico, dove la collaborazione fra i due Paesi potrebbe essere migliore e più redditizia per entrambi.

Questo è quanto emerso dalle parole, forse un po' polemiche, del ministro iraniano per lo sviluppo urbano, Seyyed Ali Lotfizadeh, durante la cerimonia d'apertura dei lavori della VI commissione di cooperazione economica Iran-Libano che si sono tenuti a Teheran lunedì scorso. L'Iran avrebbe tutte le competenze e tutti i mezzi necessari per sostenere l'economia dei vicini libanesi se solo il governo di Beirut aprisse maggiormente le proprie frontiere alle filiali di istituti di credito iraniani, ad esempio, o anche solo a nuovi esercizi commerciali, fiere e esposizioni che porterebbero una ventata di aria nuova all'economia libanese e alle casse dello stato. Nelle parole di Seyyed Ali Lotfizadeh anche il progetto di migliorare i collegamenti tra Iran e Libano attraverso nuove reti ferroviarie e stradali e connessioni aeree aggiuntive.

Condizione imprescindibile affinché la nuova partnership economica sia efficace, però, sarebbe quella di istituzionalizzare maggiormente i rapporti economico-commerciali tra i due Paesi, secondo Teheran, attraverso l'apposita costituzione di comitati permanenti e la de-burocratizzazione dei rapporti diplomatici attraverso la rimozione dei visti governativi.

L’Italia nomina Kamran Shirdel Cavaliere della Croce

L’Italia nomina Kamran Shirdel Cavaliere della Croce

Il regista e documentarista Kamran Shirdel è stato recentemente insignito del titolo di Cavaliere della Croce, il più alto grado previsto dall’Ordine al Merito della Repubblica Italiana (spesso abbreviato OMRI), secondo solo a quello del Presidente della Repubblica che ne è a capo.

Nato a Teheran 70 anni fa e padre di una parte del cinema iraniano moderno impegnato socialmente, Kamran Shirdel è il primo regista iraniano in assoluto ad essere omaggiato della prestigiosa medaglia italiana riservata a personalità che si distinguono per i loro eccelsi contributi nel campo della letteratura, dell’economia, della musica, dei servizi pubblici e della filantropia.

La premiazione è avvenuta nei giorni scorsi a Teheran, presso l’Ambasciata Italiana: durante la sua brillante carriera, infatti, Shirdel ha avuto il merito di esportare in Iran il neo-realismo del cinema italiano educando i cinefili più fini ai grandi capolavori di Federico Fellini, Michelangelo Antonioli, Pierpaolo Pasolini e Francesco Rosi. Cresciuto artisticamente con le letture di Kafka, Ernest Hemingway, Erskin Caldwell, William Faulkner, Andre Gide, Tolstoi, Dostoievski e Saint Exaupry, le cui opere venivano tradotte in farsi, Shirdel una volta arrivato in Italia conosce da vicino la scuola realistica e neorealistica della letteratura italiana e si lascia conquistare dallo stile asciutto di Verga e Pirandello, ma anche di Alvaro, Cassola, Pavese e Sciascia.

Per il cinema di casa propria, invece, il regista iraniano, il cui talento è riconosciuto a livello internazionale, ha tracciato la strada per un genere di documentario critico e sociale; i suoi film sono stati proiettati a molti festival in tutto il mondo e ha ricevuto numerosi premi internazionali.

Tra le sue opere si ricordano invece ““Morning of the 4th Day””, ““Mirror””, ““The Night It Rained”” e ““Simin””. Sua anche la fondazione del Festival dei Film – documentari di Kish, noto con l’acronimo KIDFF e rampa di lancio di molti registi emergenti.

Chiusi i battenti delle fiere internazionali sull’edilizia a Tehran

Si sono concluse domenica scorsa con una massiccia affluenza di visitatori le due importanti esibizioni internazionali che si sono tenute a Teheran sul mondo dell’edilizia: la 15″° edizione della fiera dei materiali e dei macchinari di costruzione, e la 13″° edizione della fiera dei sistemi di riscaldamento e raffreddamento per interni.

Oltre 700 complessivamente le aziende presenti e distribuite tra le due fiere, circa 425 quelle iraniane; ma tra gli stand non è mancata la partecipazione di numerosi Paesi provenienti da tutto il mondo tra cui Italia, Grecia, Germania, Francia e Spagna, ma anche Canada, Giappone, Cina, Corea del Sud e Turchia a dimostrazione di un interesse ampiamente diffuso al settore edilizio.

Firmati nuovi accordi commerciali Iran-Brasile

L'Iran e Brasile, domenica scorsa, in seguito alla visita del presidente brasiliano Lula a Teheran hanno siglato una serie di accordi di tipo commerciale che porteranno ad un incremento del fatturato per un totale di 10 miliardi di dollari in un anno.

Undici i nuovi contratti stipulati dalle parti che riguardano industria, petrolio, energia, minerali, tecnologia e finanza. Innanzitutto le agevolazioni governative alle esportazioni di generi alimentari dal Brasile all’'Iran: 1miliardo di euro verrà stanziato per i prossimi cinque anni a favore del traffico di beni tra i due paesi affinché possa esser reso progressivamente indipendente dai prestiti delle banche straniere. ““Non ha alcun senso che il nostro commercio dipenda ancora così strettamente dalle disposizioni e della benevolenza degli istituiti di credito stranieri”” ha commentato Lula, arrivato a Teheran sabato notte a capo di una nutrita delegazione di 300 esperti di finanza e di politica.

Unione di forze, quindi, da parte dei due presidenti che annunciano battaglia contro un sistema economico globale giudicato inadeguato e affatto equo, asservito alla logica di dominio dei poteri principali: ““Iran e Brasile dovrebbero costruire un futuro brillante e di successo esclusivamente a proprio favore, e negli interessi di altri Paesi indipendenti dai poteri forti nel mondo”” ha aggiunto Ahmadinejad.