La Fondazione Ferdowsi rende omaggio a Shahram Nazeri

La Fondazione Ferdowsi rende omaggio a Shahram Nazeri

Teheran –- La Fondazione Ferdowsi ha reso omaggio al cantante Shahram Nazeri durante l’ultima serata della sua tournée a Teheran.
La Fondazione lo ha premiato per i risultati raggiunti nella diffusione dello Shahnameh.
Nazeri, insieme al Ferdowsi Ensemble, ha eseguito alcuni concerti basati sullo Shahnameh di Ferdowsi alla Milad Hall della capitale iraniana dal 10 al 12 marzo.

Dopo il concerto, Mohammad-Hossein Tusivand, direttore della Fondazione Ferdowsi, ha conferito all’artista un diploma onorario.
Nazeri si è lamentato che “sfortunatamente, a causa di alcuni eventi storici, questo genere musicale è andato un pò in declino negli ultimi cento anni.”
“Lo Shahnameh è legato all’Iran e costituisce la storia letteraria del paese, quindi sono contento di aver potuto eseguire questi concerti in patria.”
Nazeri e l’Ensemble avevano precedentemente eseguito concerti a New York, a Parigi e in alcuni paesi africani tra cui il Marocco, ma questo è stato il loro debutto in Iran.
Il concerto era incentrato su alcuni brani scelti dello Shahnameh, ovvero il passaggio di Siavash attraverso il fuoco e Zahhak e le sette avventure di Rustam; è stato eseguito anche un piccolo pezzo del “naqalli.”
Nel 2009, nel corso di una cerimonia svoltasi a Parigi, il governo francese ha insignito Nazeri del titolo di Cavaliere della Legione d’Onore, uno dei riconoscimenti più ambiti nel mondo dell’arte e della cultura.

(fonte: agenzia MNA)

Le poesie del poeta persiano Rudaki pubblicate in tre lingue

Teheran –- Una selezione di poesie di Rudaki (858-941) tradotte in tre lingue – inglese, tagiko e russo – è stata presentata sabato 12 marzo in una cerimonia a cui hanno preso parte i ministri della cultura dell'Iran e del Tagikistan.
La cerimonia si è svolta all'Istituto di Cultura ECO e ha visto la presenza di Mirzoshohrukh Asrorov, ministro della cultura tagiko, Mohammad Hosseini, ministro della cultura e dell'osservanza islamica dell'Iran, Hojjatollah Ayyubi, presidente dell'Istituto ospitante, e molte altre personalità .

Il volume, intitolato Breeze of Bokhara (La brezza di Bukhara), è pubblicato dall'Istituto di Cultura ECO. La traduzione delle poesie in lingua inglese è di Nastaran Nosratzadegan, la traduzione in russo è di Irana Zamani e la traduzione in tagiko è di Shah Mansur Shah-Mirza.
Nato nel villaggio di Rudak (Panjrud) nella provincia del Khorasan, ora in territorio tagiko, Rudaki fu il primo genio letterario del persiano moderno; compose le sue opere nel “nuovo persiano”, scritto in caratteri arabo-persiani.
Il ministro Asrorov ha sottolineato il fatto che Rudaki è universalmente conosciuto come il “padre” dei poeti persiani e ha detto che il volume contenente le sue poesie è il regalo più bello che si possa fare in occasione del Capodanno.
Ha poi aggiunto: “Siamo contenti che l'ECO (organizzazione per la cooperazione economica) abbia cominciato le sue pubblicazioni con una selezione delle poesie di Rudaki e siamo certi che questo volume rimarrà per sempre nella storia come lo stesso Rudaki.”
Il ministro iraniano Hosseini ha accennato alle affinità culturali esistenti tra gli stati membri dell'ECO e ha detto: “I paesi di lingua persiana come l'Iran, il Tagikistan, il Pakistan e l'Afghanistan vantano un gran numero di personalità rispettate dai loro popoli.”
Qolam-Ali Haddad-Adel, direttore dell'Accademia di lingua e letteratura persiana, ha detto: “èˆ un grande onore poter vantare un poeta di oltre mille anni fa la cui opera è ancora facilmente comprensibile. Questo enfatizza ancora di più la preziosità della lingua persiana.”
Il presidente Ayyubi ha poi concluso dicendo che il suo Istituto pubblicherà entro breve anche il volume I rituali del Nowruz.

Libro sulle prime commedie di Shakespeare ‎tradotto in persiano ‎

Il libro William Shakespeare: le prime commedie di Derek Antona Traversi è stato tradotto in persiano da Farshid Ebrahimian, che ha sottolineato che le prime commedie del sommo autore inglese sono discusse sotto diversi punti di vista: la politica, la filosofia, la morale, la religione e le donne. Altre opere di Shakespeare sono ispirate da queste prime commedie ed evidenziano il suo pensiero sulle tematiche citate.

Nel libro sono prese in considerazione sei opere tra cui La bisbetica domata, I due gentiluomini di Verona, Pene d'amor perdute e Il mercante di Venezia.

Il volume sarà pubblicato da Sureh-Mehr Publications nell'immediato futuro.

Premiato il computer game iraniano Garshasp Gorz-e-Serit

Gli inventori del computer game iraniano Garshasp Gorz-e-Serit, sviluppato dal 2006 nei Game Studios di Fanafzar Sharif, sono stati onorati da alcuni funzionari di istituzioni culturali all’Andisheh Hall dell'Art Bureau martedì 9 novembre.

Si tratta di un gioco d'avventura in terza persona ambientato in una Persia antica e mitologica, popolata da mostri e demoni.

Il gioco è basato sul Garshaspnama, composto tra il 1064 e il 1066 da Abu Mansur Ali ibn Ahmad Asadi Tusi.

Nel sito Internet dedicato al gioco si può leggere che ““la maggior parte delle immagini e delle scene presenti nel gioco è tratta da fatti storici.”” Il Garshaspnama, infatti, l'opera principale di Asadi Tusi, parla delle avventure dell'eroe Garshasp, identificato con l'antico eroe iraniano Kereshasp dell'Avesta.

Il gioco comincia così: ““Anni dopo l'imprigionamento di Azhi Dahaka a opera di Fereydun, i demoni dell'esercito delle tenebre comandato dallo stesso Azhi Dahaka si svegliarono. Il fratello di Garshasp fu ucciso mentre difendeva la sua terra, quindi l'eroe partì per vendicarlo: così cominciarono le sue avventure.

“”Il sito del gioco afferma che ““le principali sfide del videogame consistono nel combattimento in mischia, nella soluzione di enigmi e nell'esplorazione dell'ambiente.””

Il bazar di Tabriz e il mausoleo di Ardebil sono entrati nella lista del Patrimonio ‎dell’Umanità dell’UNESCO

La decisione è stata presa durante la 34″° sessione del Comitato UNESCO tenutasi a Brasilia, durante la quale sono stati aggiunti alla lista anche siti dell’Arabia Saudita, dell’Australia, dell’India, delle Isole Marshall e della Corea del Sud.

Il mausoleo di Safi ad-Din Ardebili, fondatore di un centro di sufismo ad Ardebil, si trova nell’Iran nord-occidentale, ed è stato costruito 1335 e il 1629. La parte principale dell’edificio, la tomba di Allah Allah, fu costruita da Sadr ad-Din Musa, figlio di Safi ad-Din Ardebili, il cui discendente Ismail I fondò la dinastia safawide che governò l’Iran nel XVI, XVII e all’inizio del XVIII secolo. Uno scrigno di legno intarsiato, probabilmente donato dal re timuride Homayun, è stato collocato sulla tomba dello sceicco.

Le parti che compongono il mausoleo hanno svolto varie funzioni nel corso dei secoli: biblioteca, moschea, scuola, ghiacciaia, ospedale, cucina, forno e uffici. Il mausoleo comprende inoltre un percorso per raggiungere il santuario dello sceicco diviso in sette segmenti che rispecchiano le sette tappe del misticismo sufi. Varie parti del mausoleo sono separate da otto porte, che rappresentano gli otto atteggiamenti del sufismo. L’opera presenta le caratteristiche tipiche dell’architettura islamica medievale dell’Iran e comprende anche una collezione di affascinanti manufatti. Diverse vennero aggiunte in seguito alla costruzione principale durante la dinastia safawide, luogo di sepoltura di molti sceicchi e molte vittime delle battaglie dei Safawidi.

Il Bazar di Tabriz è uno dei principali luoghi di commercio lungo la leggendaria Via della Seta, e si situata nella provincia dell’Azerbaigian orientale (Iran nord-occidentale). La storia del bazar rappresenta un perfetto sistema commerciale dell’Iran medievale. Il bazar di Tabriz fiorì durante il XIII secolo e mantenne il suo status commerciale e amministrativo fino al 1548, quando il re safawide Shah Tahmasp I trasferì la sua capitale a Qazvin. Il complesso comprende 23 caravanserragli, 22 corridoi, 20 viali interni, 28 moschee, 8 madrase, 5 bagni termali, 2 ghiacciaie e uno ““zurkhaneh”” (una tradizionale associazione sportiva iraniana). Il bazar è ricoperto da volte costruite con mattoni, che si ritrovano anche nei splendidi padiglioni come quello di Mozzafarieh, dedicato alla vendita di tappeti.

SITI IRANIANI INSERITI NEL PATRIMONIO DELL’UMANITà€

  1. Chogha Zanbil, provincia del Khuzestan, 1979
  2. Persepoli, provincia di Fars, 1979
  3. Piazza di Naqsh-e Jahan, provincia di Isfahan, 1979
  4. Takht-e Soleiman, provincia dell’Azerbaigian occidentale, 2003
  5. Pasargadae, provincia di Fars, 2004
  6. La città di Bam e il paesaggio circostante, provincia di Kerman, 2004
  7. La cupola di Soltanieh, provincia di Zanjan, 2005
  8. Bisotun, provincia di Kermanshah, 2006
  9. Chiese storiche di San Taddeo e di Santo Stefano, provincia dell’Azerbaigian occidentale, e Dzordzor (Zorzor), provincia dell’Azerbaigian orientale, 2008
  10. Antico acquedotto di Shushtar, provincia del Khuzestan, 2009
  11. Mausoleo dello sceicco Safi ad-Din Ardebili, provincia di Ardebil, 2010
  12. Bazar di Tabriz, provincia dell’Azerbaigian orientale, 2010.