Il regista Farhadi vuole donare l’Orso d’Argento al Museo del Cinema

Teheran – Asghar Farhadi intende donare l'Orso d'Argento al Museo del Cinema iraniano. Ha vinto il premio come miglior regista per A proposito di Elly in occasione del 59mo Festival del Cinema di Berlino.
Farhadi, alla Berlinale per promuovere il suo film con le attrici Merila Zarei, Rana Azadivar e con l'attore Peyman Moadi, è tornato in patria martedì mattina.

Asghar Farhadi mostra l'Orso d'Argento come miglior regista dopo il suo arrivo all'aeroporto “Imam Khomeini” il 17 febbraio. Ha vinto il premio per A proposito di Elly in occasione del 59mo Festival del Cinema di Berlino.
Egli è stato calorosamente accolto dalla moglie, la regista Parisa Bakhtavar, e dalla figlia, oltre che da molti altri membri del suo entourage e dai giornalisti.

Nel suo breve discorso, ha espresso la sua felicità per le reazioni positive del pubblico alla sua nuova produzione, sia a Berlino sia in Iran.

Farhadi, inoltre, ha vinto un Simorgh di Cristallo come miglior regista al 27mo Festival del Cinema di Fajr.

Il produttore cinematografico Mahmud Razavi ha annunciato che a breve ci sarà una conferenza stampa con il regista Farhadi e gli altri membri del cast e della troupe.

A proposito di Elly racconta la storia di alcuni iraniani del ceto medio che si recano sul Mar Caspio; il viaggio, però, si trasforma in una tragedia quando essi provano a difendere i loro costumi.

Il regista di Jamshid and Khorshid cerca migliori condizioni per la proiezione del film

Teheran – Behruz Yaghmaian, regista del film d'animazione Jamshid and Khorshid, ha criticato il ritardo nella proiezione e ha annunciato che finché non vi saranno le giuste condizioni il film non andrà sugli schermi.
In una sessione tenuta qui all'Associazione iraniana degli scrittori e dei critici di teatro, molti membri del cast e della produzione hanno discusso e rivisto il lavoro.

Il regista Yaghmaian è stato il primo a parlare: “Abbiamo passato quattro anni a produrre il film, il risultato della nostra esperienza trentennale. Ammettiamo che il film presenta punti deboli, ma sentivamo che c'era un vuoto nel cinema iraniano a proposito dell'animazione. Per questo abbiamo prodotto Jamshid and Khorshid.”

“Abbiamo lavorato utilizzando una strategia “prova ed errore” e abbiamo cercato di imparare senza avere paura di sbagliare. Questo film d'animazione ha formato molti professionisti in vari campi cinematografici,” il regista ha aggiunto.

Il produttore Nader Yaghmaian subito dopo ha aggiunto: “I responsabili del cinema iraniano non ci hanno aiutato. In questi anni abbiamo lavorato con tutta la nostra passione cercando di promuovere il cinema iraniano, ma non abbiamo avuto la possibilità di mostrare sullo schermo un film a cui hanno collaborato più di 70 persone.”

Ha continuato: “Finché non vi sarà un momento appropriato, non proietteremo il film. Questa animazione deve essere vista; se gli sforzi del nostro team non saranno apprezzati, allora nessuno investirà in questo tipo di produzioni.”

“L'animazione è stata prodotta con il mio capitale personale e quello di mio fratello. Il Centro per i documentari e i film sperimentali ha coperto il 5% dei costi e anche la Fondazione cinematografica Farabi ha prestato denaro per la produzione. L'intero progetto è costato 5 miliardi di rial (intorno ai 5 milioni di dollari).”

Film di 49 paesi al Festival di Fajr

Teheran – Film di 49 paesi saranno proiettati al 27° Festival cinematografico internazionale di Fajr, che si terrà dall'1 all'11 febbraio prossimi in vari cinema di Teheran.Diciannove paesi asiatici, diciotto europei, sette dal continente americano, quattro dall'Africa e uno dall'Oceania proietteranno i loro film durante il gala.I film, sottotitolati in persiano, saranno divisi nelle varie sezioni del festival: film internazionali, asiatici, spirituali e pellicole non in gara. Questa edizione renderà  omaggio a cineasti di fama mondiale con alcune sezioni dedicate a loro.

Saranno proiettati i quattro film di John Ford premiati con l'Oscar: Un uomo tranquillo, Com'era verde la mia valle, Furore e Ombre rosse. Il festival proietterà anche film del celebre regista britannico Mike Leigh in una sezione intitolata: “Mike Leigh, un regista di critica politica e sociale, come Ken Loach.”

Nato in Gran Bretagna nel 1943, Mike Leigh è regista cinematografico e teatrale nonché sceneggiatore e drammaturgo. Cominciò la sua carriera negli anni Sessanta e viene spesso paragonato a Ken Loach poiché realizza film di orientamento sociale incentrati sui conflitti quotidiani della gente comune. Tra i suoi film più noti vi sono Dolce è la vita (1990), Topsy-Turvy (1999) e il working class drama Tutto o niente (2002).

Un'altra sezione del festival, intitolata “Muto ma vivo”, è dedicata ai registi morti nel 2008: qui sarà possibile vedere film di Anthony Minghella (Gran Bretagna), Robert Mulligan (USA), Youssef Chahine (Egitto), Kon Ichikawa (Giappone), Dino Risi (Italia) e Sydney Pollack (USA). Anche il leggendario attore americano Paul Newman (1925-2008) sarà  ricordato: molti suoi film saranno proiettati al festival.
Infine, il festival conferirà  un premio alla carriera alla leggenda di Bollywood Amitabh Bachchan.

Il filmfest di Fajr onorerà Amitabh Bachchan

Il filmfest di Fajr onorerà Amitabh Bachchan

Teheran – La leggenda di Bollywood Amitabh Bachchan sarà onorata al Festival cinematografico internazionale di Fajr il prossimo febbraio.

Gli organizzatori del festival, la più prestigiosa rassegna cinematografica iraniana, vorrebbero conferire a Bachchan un premio alla carriera.

“Il film festival di Teheran mi ha invitato per onorarmi di un premio alla carriera. Non so se riuscirò ad andarci, perché nello stesso periodo riceverò un altro premio al World Economic Forum di Davos”, ha scritto Bachchan sul suo blog www.bigb.bigadda.com

Bachchan è celebre in Iran per le sue interpretazioni di Sholay e Shakti. Benché la maggior parte degli iraniani conosca quasi tutti i film dell’attore, egli viene identificato soprattutto con il personaggio di Vijay da lui interpretato in Shakti.

Dodici film iraniani alla IX Edizione di AsiaticaFilmMediale di Roma

Roma – Tra i film in competizione dal 15 al 23 novembre 2008 sono presenti opere che provengono dalla Cina, dalle Filippine, dal Giappone, dall'India, dal Pakistan, dall'Iran, dal Kazakistan, dallo Sri Lanka e dalla Thailandia.

Si potrà vedere anche l'ultima opera di Samira Makhmalbaf, “Two legged horse”, girato in Afghanistan, sul rapporto di potere tra due ragazzi, e “As simple as that”, di Seyyed Reza Mir Karimi, una giornata di una casalinga della classe media iraniana.

Ci sarà anche il film di chiusura del festival, “Song of sparrows”, di Majid Majidi, Orso d'Argento per la migliore interpretazione, al Festival di Berlino e candidato all'Oscar.

Ospitati nella nuova sede del festival il Tempio di Adriano, è il ciclo dei documentari storici “Iran prima della rivoluzione”, girati prima della rivoluzione islamica del 1979. Due opere “Le ballon rouge” e “Le vent des amoureux” accompagnano la retrospettiva di Kamran Shirdel, pioniere del documentario iraniano, oltre che architetto e urbanista, ospite della rassegna.

Il programma si può consultare sul sito del festival: http://www.asiaticafilmmediale.it/it_scheda_filmlist.php?id_config=1&x_nazione=Iran&z_nazione=LIKE