La Renault prevede di aumentare la produzione per tornare a esportare auto in Iran

La Renault, una delle maggiori industrie automobilistiche francesi, vuole aumentare la produzione dei motori quattro cilindri nei suoi stabilimenti di Madrid, in Spagna, per tornare a esportare nel mercato iraniano. L'azienda aveva abbandonato il paese a causa delle sanzioni imposte dagli USA per fermare il programma di sviluppo nucleare.

I funzionari della Renault hanno detto che hanno intenzione di aumentare la produzione dei motori K4 dagli attuali 940 a 1.500 entro due settimane.

Il K4 è un motore a 4 cilindri, 1600 cc, ed è utilizzato in molti modelli Renault presenti in Iran.

Il 1° luglio 2013, la Renault è stata costretta a bloccare completamente l'esportazione verso l'Iran in seguito all'estensione delle sanzioni americane a tutto il settore automobilistico della Repubblica Islamica.

Il 26 luglio dello stesso anno, la Renault ha registrato un enorme calo dei profitti per il primo semestre del 2013, dopo aver azzerato l'intero valore della sua attività in Iran. La società ha subito una perdita di 512 milioni di euro (680 milioni di dollari) dopo avere sospeso le sue attività nella Repubblica islamica.

Nel 2012, la Renault ha venduto un totale di 100.783 veicoli in Iran, e ha avuto una quota di mercato del 10%. La Repubblica islamica era l'ottavo mercato globale di Renault in base al volume delle vendite, più importante anche del mercato spagnolo e italiano.

Il 12 gennaio 2014, l'Iran ed i cinque membri permanenti del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite – Russia, Cina, Francia, Gran Bretagna e Stati Uniti – più la Germania hanno finalizzato un accordo per implementare l'accordo provvisorio sul nucleare a cui si era arrivati a Ginevra il 24 novembre 2013. L'accordo provvisorio, entrato in vigore il 20 gennaio scorso, è preliminare alla completa risoluzione della vertenza decennale che riguarda il programma nucleare della Repubblica Islamica.

Secondo l'accordo di Ginevra, l'Iran ha acconsentito a limitare alcune attività nello sviluppo del programma nucleare come segno di buona volontà , mentre il sestetto ha tolto alcune sanzioni come il divieto di esportazione in USA e nella UE di oro, metalli preziosi, prodotti petrolchimici e auto. Inoltre ha ripreso la fornitura di parti di ricambio per aerei.

L’Iran firma un accordo con la Slovenia

Gholamhossein Shafei, presidente della camera di commercio iraniana, e Samu Kheribar Milich, presidente della camera di commercio slovena, hanno firmato un accordo domenica scorsa per evitare la doppia tassazione.

I due funzionari hanno inoltre convenuto di stabilire un consiglio per la cooperazione reciproca e di preparare il terreno per l'esecuzione di accordi precedenti, tra cui l'attuazione di una via commerciale.

Shafei ha notato che ci sono buoni motivi per aumentare la cooperazione tra i settori privati dei due Paesi in tutti i campi, compreso il transito delle merci.

Il funzionario sloveno, da parte sua, ha fatto riferimento al ruolo chiave dell'Iran nell'economia della regione e ha definito la sua visita molto significativa.

Ha chiesto l'espansione dell'interscambio commerciale tra i due paesi.

Il presidente del parlamento sloveno, a capo di una delegazione politica e commerciale di alto livello, è arrivato a Teheran sabato mattina.

La delegazione economica slovena comprende esperti in materia di energia, banche, energia elettrica, telecomunicazioni e agricoltura.

L’Iran discute con la Slovenia il rafforzamento dei legami energetici

Janko Veber, il presidente del parlamento sloveno, a Teheran in visita ufficiale, si è incontrato domenica con i ministri dell'energia e del petrolio per discutere di varie questioni, tra cui la cooperazione tra i due paesi e la fornitura di energia dall'Iran.

Houshang Falahatian, il viceministro dell'energia, Hamid Chitchian, il ministro dell'energia, e il politico sloveno hanno affermato durante l'incontro di domenica di “volere costruire centrali elettriche, linee di trasmissione, relè di sicurezza e altri macchinari usati nelle centrali di distribuzione.”

Veber ha anche incontrato il ministro del petrolio iraniano, Bijan Namdar Zanganeh, e ha scambiato con lui opinioni su vari argomenti, inclusa la possibilità di una fornitura di gas dall'Iran alla Slovenia.

In precedenza, nella giornata di sabato, il presidente del parlamento della Slovenia ha incontrato il suo omologo iraniano, Ali Larijani, e ha esplorato la possibilità di espandere le relazioni bilaterali tra i due paesi.

Durante l'incontro, Veber ha sottolineato l'importanza politica ed economica dell'Iran nel mondo, e ha detto che Lubiana è pronta a stringere legami più forti con Teheran.

Fonte: Tasnim

Ministro iraniano: la Germania vuole promuovere rapporti commerciali bilaterali

Il ministro dell'energia iraniano ha sottolineato che le aziende tedesche sono pronte a partecipare alla realizzazione di progetti di energia rinnovabile in Iran.

“I tedeschi sono pronti a riprendere e ad ampliare i rapporti economici, comprese le operazioni nelle energie rinnovabili con l'Iran, e noi accogliamo favorevolmente la cooperazione con questo paese, che è assai rinomato in ambito industriale,” ha detto Hamid Chitchian a Berlino, la capitale tedesca, venerdì scorso.

Chitchian ha compiuto un viaggio in Germania per visitare l'IFAT a Monaco di Baviera, fiera leader a livello mondiale per l'ambiente e lo smaltimento dei rifiuti.

Il ministro iraniano ha intenzione di vedere un certo numero di funzionari tedeschi tra cui Barbara Hendricks, il ministro per l'ambiente, oltre a dirigenti delle industrie “verdi” (fonte: Press TV).

Il ministro dell'energia iraniano ha detto che un certo numero di contratti e protocolli di intesa sono stati firmati nel corso dei suoi incontri con i rappresentanti delle imprese energetiche tedesche.

La situazione politica in Iran si sta muovendo in modo tale da facilitare i legami economici e commerciali con i paesi esteri, tra cui la Germania, ha dichiarato Chitchian.

Il ministro iraniano ha aggiunto che l'Agenzia iraniana per le energie rinnovabili ha avviato un'ampia ricerca sulle potenzialità eoliche del paese, in collaborazione con la tedesca Lahmeyer International, e ha espresso ottimismo sul fatto che le imprese tedesche continueranno ad espandere la loro cooperazione con l'Iran indipendentemente dagli ostacoli esistenti.

Fonte: Tasnim

L’Iran e l’Italia formeranno un consiglio per l’energia

L'Iran e l'Italia hanno concordato di istituire un consiglio congiunto per l'energia, ha affermato un membro della Lega per l'amicizia parlamentare italo iraniana.

Jalil Jafari, secondo quanto riportato dall'agenzia SHANA, ha detto: “La decisione è stata presa dopo che alcuni parlamentari italiani e iraniani si sono incontrati per discutere di energia.”

“Accogliamo con favore la presenza di aziende qualificate nei [nostri] giacimenti di petrolio e di gas, in particolare nei giacimenti comuni”, ha proseguito.

Ha aggiunto che i parlamentari italiani sono stati rassicurati circa la natura pacifica del programma nucleare iraniano.

Jafari ha detto che le aziende italiane sono molto competenti nel settore dell'esplorazione.