L’Iran e l’Italia discutono la promozione di una cooperazione culturale

L’Iran e l’Italia discutono la promozione di una cooperazione culturale

Funzionari iraniani e italiani hanno sottolineato la necessità di condividere le loro esperienze in vari ambiti culturali.

In un incontro tra Mohammad Hassan Talebian, vicecapo dell’Ente iraniano per il turismo e l’artigianato, e Luca Giansanti, ambasciatore italiano a Teheran, le due parti hanno parlato di espandere la cooperazione per quanto riguarda i musei, i tappeti e i costumi tradizionali iraniani.

Descrivendo il ritmo della cooperazione come “positivo”, l’ambasciatore italiano ha sottolineato la necessità di firmare un memorandum d’intesa sulla cooperazione museale.

All’inizio di quest’anno, l’ex ministro italiano dei Beni e delle Attività culturali Massimo Bray ha detto in un’intervista che la cultura e la civiltà iraniane sono uniche e senza eguali al mondo.

Quando Massimo Bray ha visitato l’Iran nel gennaio di quest’anno, era membro del governo italiano e il secondo ministro italiano a visitare l’Iran negli ultimi dieci anni dopo Emma Bonino, Ministro degli Esteri. Tuttavia, a seguito delle dimissioni di Enrico Letta come Primo Ministro e in seguito al cambio di governo, è stato automaticamente rimosso dal suo incarico e sostituito da Dario Franceschini nel nuovo gabinetto presieduto da Matteo Renzi.

Massimo Bray è andato in Iran per ampliare ed espandere i legami culturali tra i due paesi, che hanno sempre mantenuto rapporti amichevoli. Bray era entusiasta di visitare le principali attrazioni culturali dell’Iran e ha affermato che il contributo di questo paese alla cultura mondiale è stato incredibilmente importante. Ha visitato diverse città come Isfahan, Kashan e Kerman, dove si è soffermato ad ammirare gli edifici storici.

Bray ha detto: “Credo che chiunque avrà la possibilità di visitare l’Iran come io l’ho avuta sarà d’accordo con me nell’affermare che l’identità storica e culturale dell’Iran è una delle più importanti al mondo. La civiltà iraniana ha avuto un enorme impatto sulla storia del genere umano.”

Il Festival iraniano di musica femminile sarà inaugurato a metà giugno

A metà giugno sarà inaugurato a Teheran il Festival di musica femminile e durerà dal 14 al 23 giugno, tutti i giorni dalle 15.00 alle 17.00″.

L'evento è sponsorizzato da aziende private e i biglietti saranno venduti da mercoledì sul sito iraniano dedicato ai concerti.

I gruppi che parteciperanno al festival di musica includono: Avaye Mehrbani (il Suono della Gentilezza), Kereshmeh (Civetteria), Avaze Melal (Cantico dei Paesi), Moshtaqe Shiraz (Avidi di Shiraz), Bouye Gandom (Odore di grano), Setareh Qotbi (Stella polare), Dadmehr (Canarino), Daryaye Raz (Mare di mistero), Chakavake Azad (Allodola libera) e Khonya.

Il Festival di musica femminile veniva solitamente ospitato dal Festival musicale internazionale di Fajr, ma quest'anno è stato cancellato e si svolgerà in separata sede. Ogni anno si tengono in varie città iraniane festival tradizionali di musica femminile.

Fonte: Isna

Teheran e Ankara firmeranno 26 accordi durante la visita di Rouhani in Turchia

L'ambasciatore della Turchia in Iran Umit Yardim ha detto che più di 20 patti saranno firmati durante la prossima visita del presidente iraniano Hassan Rouhani in Turchia.

Parlando in un incontro con il capo delle dogane Masoud Karbasian, Yardim ha detto che i preparativi sono già stati fatti per la stipula di 26 accordi tra l'Iran e la Turchia durante la visita di Rouhani ad Ankara verso la fine del mese.

Durante la sua visita, Rouhani terrà incontri con un certo numero di funzionari turchi di alto livello tra cui il presidente Abdullah Gul.

L'ambasciatore turco ha anche discusso della pianificata cooperazione doganale tra i due paesi e ha affermato che sarà pronta una volta terminate le discussioni degli esperti in materia.

Nel frattempo, il capo dell'ufficio dogane dell'Iran ha chiesto la rimozione degli ostacoli sulla via della cooperazione doganale e di frontiera tra l'Iran e la Turchia.

Karbasian, inoltre, ha sottolineato la necessità di un nuovo e comprensivo accordo doganale tra i due paesi sulla base del nuovo modello dell'Organizzazione Mondiale delle Dogane risalente al 2004.

Ankara e Teheran mirano a concludere i colloqui in corso in materia di energia, colloqui che puntano a ridurre il prezzo del gas iraniano importato dalla Turchia in cambio di un aumento nel volume del gas acquistato.

Fonte: Tasnim

Scienziato iraniano scopre 193 nuove proteine

Uno scienziato iraniano, Amin Moqaddam Gholami, ha scoperto insieme ai suoi colleghi della Johns Hopkins University di Baltimora 193 nuovi tipi di proteine mentre mappava il proteoma umano.

Gli scienziati hanno scoperto 193 proteine umane nascoste, in una ricerca che ha prodotto la prima mappa completa del proteoma umano, uno strumento che può contribuire a guarire molte malattie.

Le proteine sono molecole complesse che eseguono le istruzioni dei geni, svolgendo il lavoro necessario a costruire e regolare i tessuti e gli organi del corpo. Una mappa delle proteine umane può ampliare la ricerca nel campo della diagnostica e dello sviluppo dei farmaci, continuando il Progetto sul genoma umano.

La ricerca, pubblicata oggi sulla rivista Nature, ha studiato tessuti provenienti da adulti e feti, aprendo potenzialmente una nuova finestra sulle malattie che si sviluppano già a partire dall'infanzia. Le 193 proteine identificate sono una vera e propria sorpresa, perché sono state individuate in una regione del genoma dove nessuno pensava potessero esserci.

“Alcune proteine sviluppate nelle ovaie e nei testicoli possono fungere da marker biologico per identificare in futuro vari tipi di tumore”, hanno scritto i ricercatori nel loro documento.

Il progetto, che ha coinvolto 72 ricercatori, ha usato la spettrometria di massa per identificare le proteine ed è costato meno di 1 milione di dollari, ha detto Akhilesh Pandey, l'autore principale e professore di medicina genetica, patologia, oncologia e biochimica alla Johns Hopkins University di Baltimora.

“I ricercatori ora sanno quali parti del genoma codificano le proteine”, ha detto Pandey. “Ora gli scienziati possono scoprire quale proteina è localizzata in un determinato posto e quali proteine sono ristrette in un solo organo o in un tipo di cellula.”

Fonte: Isna

L’Iran produce catalizzatori Euro 4

L'Iran è riuscito a costruire catalizzatori usati nella produzione di benzina Euro 4 mentre si sforza di distribuire carburante premium in tutte le province.

La società iraniana Exir Novin Farayand Asia ha lanciato la linea di produzione del catalizzatore con la collaborazione della SPEC (l'azienda che fornisce l'equipaggiamento e i servizi tecnici e ingegneristici alle industrie petrolchimiche).

La fabbrica appena costruita fornirà alle raffinerie e alle industrie petrolchimiche iraniane otto catalizzatori necessari alla produzione di benzina di alta qualità .

I prodotti della compagnia saranno utilizzati negli impianti petrolchimici di Bandar Abbas, Nouri e Bou Ali Sina, oltre che in altre raffinerie in tutto il paese.

Durante la cerimonia di inaugurazione del prodotto, il viceministro del petrolio e dell'industria petrolchimica Abbas Sheri Moqaddam ha detto che nessuno aveva previsto che l'Iran sarebbe stato in grado di produrre questi catalizzatori.

Egli ha espresso la speranza che la società possa esportare i suoi prodotti verso i mercati internazionali.

Sheri Moqaddam ha sollecitato ulteriori sforzi per produrre altri catalizzatori necessari all'industria del petrolio, del gas e dei prodotti petrolchimici.

L'Iran ha notevolmente ampliato la gamma e il volume della sua produzione petrolchimica negli ultimi anni.

La Repubblica islamica dell'Iran, che possiede la terza riserva petrolifera accertata del mondo e le più grandi riserve di gas naturale, è determinata a diventare il più grande produttore petrolchimico in Medio Oriente.

Fonte: Tasnim

L’Iran e la Russia siglano un nuovo accordo doganale

Masoud Karbasian, capo dell'Ufficio Dogane dell'Iran, ha detto che Teheran e Mosca sigleranno un nuovo accordo per soddisfare le ultime esigenze nei rapporti tra i due paesi.

Parlando in un incontro con l'ambasciatore russo in Iran Levan Jagarian, Karbasian ha fatto riferimento alla necessità che i due paesi si scambino i dati doganali elettronicamente, e ha detto inoltre che Teheran e Mosca firmeranno un nuovo documento sulla cooperazione doganale in base alle esigenze di oggi.

Ha detto che il nuovo accordo è necessario, dato lo sviluppo delle relazioni bilaterali e l'aumento del livello degli scambi commerciali tra i due stati.

Karbasian, inoltre, ha sottolineato la cooperazione tra le dogane russe e iraniane nella lotta contro la criminalità organizzata.

Jagarian, da parte sua, ha evidenziato il potenziale di espansione degli scambi tra i due paesi.

Egli ha anche promesso di lavorare per risolvere i problemi che i commercianti iraniani stanno affrontando in Russia.

Il capo delle dogane iraniane ha incontrato l'ambasciatore russo prima della sua visita a Mosca.

Fonte: Tasnim

Le imprese della Corea del Sud vogliono aumentare i legami commerciali con l’Iran

Il Ministro degli Esteri sudcoreano, Yun Byung-se, ha detto che le aziende del suo paese desiderano intrattenere legami commerciali più forti con l'Iran.

In un incontro con il vice ministro degli Esteri iraniano per l'Asia e il Pacifico Ebrahim Rahimpour a Seoul, Yun ha fatto riferimento agli accordi nucleari tra l'Iran e sei potenze mondiali, aggiungendo che le aziende del suo paese stanno monitorando attentamente gli ultimi sviluppi della situazione.

Egli ha anche espresso l'entusiasmo delle imprese sudcoreane per una cooperazione più forte con l'Iran in campo economico e commerciale. Il diplomatico iraniano in visita, da parte sua, ha descritto come “positiva” la tendenza generale dei negoziati nucleari fra Teheran e sei potenze mondiali, anche se non ha escluso possibili divisioni sulla questione.

Rahimpour ha sottolineato: “Speriamo che l'accordo finale tra l'Iran e il Gruppo di paesi 5+1 venga firmato il prima possibile: il punto cruciale è che i paesi occidentali rispettino il diritto dell'Iran ad arricchire l'uranio.”

I delegati rappresentanti l'Iran e il Gruppo 5+1 (noto anche come P5+1 o E3+3) hanno concluso l'ultimo round di negoziati sul programma nucleare di Teheran la scorsa settimana a Vienna, la capitale dell'Austria.

Il quarto round della trattativa-fiume aveva come obiettivo la stesura di un accordo completo per terminare il braccio di ferro decennale tra l'Iran e l'Occidente sulla questione nucleare.

Il prossimo round di negoziati tra l'Iran e il sestetto si terrà dal 16 al 20 giugno a Vienna.

Fonte: Tasnim

L’Iran diventerà una delle maggiori destinazioni turistiche nel 2014

L'amministrazione del presidente Hassan Rouhani ha aperto le porte ai turisti e l'Iran sta diventando una delle maggiori destinazioni turistiche del 2014.

Con i suoi antichi monumenti, le moschee scintillanti e i paesaggi spettacolari, l'Iran è la patria di alcuni dei tesori culturali del pianeta.

La nuova amministrazione di Hassan Rouhani sta prendendo provvedimenti per aprire l'Iran agli stranieri, nel tentativo di importare valuta estera tanto necessaria a un'economia duramente colpita da anni di sanzioni.

Il governo sta rivedendo le sue rigide regole sull'immigrazione per facilitare o abolire l'obbligo di visto per la maggior parte dei visitatori stranieri.

L'amministrazione di Rouhani ha annunciato l'intenzione di facilitare il rilascio del visto per aumentare il numero di visitatori e incrementare i proventi annui del turismo dagli attuali 2 miliardi di dollari a 10 miliardi.

Giovedì 15 maggio il Ministro dell'Intelligence Seyyed Mahmoud Hojjatoleslam Alavi ha detto che lo sviluppo del settore del turismo deve essere preso sul serio, dal momento che può essere uno dei capisaldi dell'economia di resistenza proposta dalla Guida Suprema.

Il ministro ha detto che l'Iran faciliterà il rilascio del visto per 12 paesi.

Alavi ha aggiunto che la missione del ministero è quella di garantire la sicurezza, in modo che i turisti possano godere di calma e di tranquillità in Iran.

Alavi ha detto che occorre prendere in considerazione la costruzione o il completamento di infrastrutture, in modo che l'Iran possa assistere a un boom nel settore del turismo.

In gennaio il Financial Times ha scritto che l'Iran può tornare in cima alla lista dei paesi da visitare nel 2014 grazie ai cambiamenti che vi sono stati nella politica interna ed estera.

Masoud Soltanifar, direttore dell'organizzazione iraniana del turismo e dell'artigianato, ha detto che il numero di turisti europei è aumentato del 240% tra il 9 aprile e il 10 maggio rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso.

La maggior parte degli hotel a 4 e a 5 stelle nelle città di Isfahan, Shiraz, Yazd e Kashan è stata prenotata da turisti europei per i prossimi sei mesi.

Le attrattive dell'Iran sono fuori discussione per i turisti stranieri: stazioni sciistiche, spiagge, meravigliose architetture islamiche, antichi siti archeologici e cibo eccellente.

Fonte: Irna

Motivi geometrici di 7.500 anni ispirano gli stilisti moderni

Alcuni stilisti che disegnano tessuti hanno creato una collezione ispirata da motivi usati nei vasi scoperti nel sito di Sialk Tepe, vicino a Kashan, e risalenti a 7.500 anni fa. Queste opere ceramiche rinvenute a Sialk presentano alcuni motivi di animali e geometrici.

La collezione, creata da Elham Naderi, Hosna Elyasi, Armaghan Monshi e Raheleh Heidari, è attualmente in mostra alla Galleria Shalman di Teheran.

“Questa collezione rappresenta uno degli approcci più moderni nei confronti dell'arte antica,” ha detto il direttore della galleria Ali Mazarei.

“La maggior parte dei tessuti è stata creata per l'abbigliamento femminile e i designer vogliono rendere familiari lo stile e l'eleganza dei motivi antichi.”

“Molti anni prima del V millennio avanti Cristo, gli abitanti dell'altopiano iraniano cominciarono a vivere nelle pianure dopo un grande cambiamento climatico. Uno dei siti più antichi si trova nella regione di Sialk.”

Mazarei ha detto che i motivi rappresentanti animali come cavalli, capre, stambecchi, cervi, conigli e serpenti avevano certi significati simbolici nell'arte della regione.

“Questa mostra è un nuovo omaggio alla ricca cultura dell'Iran”, ha aggiunto.

La mostra resterà aperta fino al 28 maggio presso la galleria, il cui indirizzo è: Kavusi Alley 27, fuori Rudbar – Gharbi St. e Mirdamad Avenue.

Sialk Tepe fu oggetto di scavi per la prima volta da parte dell'archeologo francese Roman Ghirshman nel 1933, poi gli scavi ripresero nel 1934 e nel 1937.

Sialk Tepe, che si ritiene essere lo ziggurat più antico del mondo, si compone di due tumuli conosciuti come nord Sialk e sud Sialk, collocati a circa 600 metri di distanza. I manufatti rinvenuti nel tumulo nord sono più antichi di quelli rinvenuti nel tumulo sud.

Già nel 3.200 avanti Cristo gli abitanti di Sialk usavano un tipo di scrittura nota come proto elamita, i cui segni univano numeri a pittogrammi. Il sito fu abbandonato alla fine dell'Età del ferro prima dell'avvento dei Medi, la prima dinastia dell'Iran.

Recenti studi effettuati da archeologi iraniani indicano che le prime case costruite presso il sito di Sialk risalgono a circa 7500 anni fa.

Fonte: Teherantimes

In corso la XII Fiera internazionale dei fiori e delle piante

La XII Fiera internazionale dei fiori e delle piante è in corso al Parco Goftegoo di Teheran.
In tutto, 134 produttori nazionali e 32 aziende provenienti da Turchia, Armenia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Cina, Spagna e Sri Lanka hanno mostrato i loro prodotti floreali e vegetali.
Gholamhossein Soltan-Mohammadi, presidente dell’Associazione floricoltori di Teheran, ha detto a Iran Daily che la fiera mostra le ultime tendenze in fatto di floricoltura, in modo particolare per quanto riguarda le piante ornamentali.
“La fiera offre l’opportunità alle persone di conoscere meglio i fiori e le piante. Molti dei fiori esposti in fiera non si vedono in alcun negozio di fiori,” ha detto.
Attualmente la provincia di Teheran produce il 50% dei fiori coltivati in Iran. Questo nonostante il fatto che molte regioni del paese siano più favorite della capitale da un punto di vista climatico e abbiano prezzi inferiori, sia per quanto riguarda la terra sia per ciò che riguarda i salari.
Soltan – Mohammadi ha detto che le condizioni per coltivare i fiori sono meglio in Iran che in Europa, ma nel Vecchio Continente ci sono serre moderne. “Se vogliamo diventare il primo paese nel campo della floricoltura, dobbiamo modernizzare le serre, promuovere il know-how dei produttori iraniani e assumere giovani laureati.”
“Le nostre condizioni climatiche sono più adatte per la coltivazione di alcune specie di fiori. Per esempio, il gladiolo dell’Iran ha vinto la medaglia d’oro in una fiera floreale giapponese,” ha aggiunto.
Essendo uno stato enorme con condizioni climatiche diverse, l’Iran è uno dei maggiori produttori di fiori ornamentali del mondo.
L’Iran si trova al 17mo posto nella classifica mondiale dei paesi produttori di piante ornamentali. La Fiera internazionale dei fiori e delle piante terminerà il 23 maggio.