Gli europei sono infastiditi dall’aumento del commercio tra Stati Uniti e Iran

Gli europei si lamentano del fatto che il commercio tra USA e Iran stia aumentando mentre le aziende del Vecchio Continente soffrono a causa delle sanzioni contro l'Iran volute proprio dal governo americano.

Secondo i dati compilati da Bloomberg, anche se il commercio Europa-Iran è venti volte superiore a quello USA-Iran, il business a stelle e strisce è aumentato del 35% a partire dal 2011, mentre la quota dell'UE è scesa del 77%.

Secondo Bloomberg, alcuni funzionari hanno detto che è ingiusto che le esportazioni americane soprattutto alimentari, farmaci e apparecchiature mediche aumentino mentre le aziende europee soffrono e le banche sono multate perché fanno affari con paesi colpiti da sanzioni.

“L'Unione Europea deve affrontare questi problemi parlando con gli Stati Uniti”, ha detto Marietje Schaake, membro olandese del Parlamento europeo che ha fatto parte della Commissione Affari Esteri di Strasburgo.

“Le sanzioni americane contro l'Iran hanno avuto un impatto negativo sulle aziende dell'Unione Europea,” ha detto Schaake, che ha visitato l'Iran lo scorso dicembre.

“Le divisioni tra gli alleati sulle misure da adottare contro l'Iran possono colpire gli sforzi congiunti USA-UE che mirano a punire Vladimir Putin per l'occupazione della Crimea,” ha detto Ian Kearns, direttore di European Leadership Network, un'agenzia di consulenze con sede a Londra guidata da ex funzionari UE.

Sempre secondo Bloomberg, gli USA (un tempo uno dei maggiori partner commerciali dell'Iran), si sono chiamati fuori da un giro d'affari di 400 miliardi di dollari dopo che i rapporti tra i due paesi andarono in frantumi in seguito alla Rivoluzione islamica del 1979.

Fonte: Bloomberg

L’Iran è in grado di produrre 4 milioni di barili al giorno di petrolio

L'Iran ha la capacità di produrre più di 4 milioni di barili di greggio al giorno, ha affermato un funzionario.

“Abbiamo la capacità di produrre oltre 4 milioni di barili al giorno, ma ci limitiamo a venderne un milione al giorno perché puntiamo a un uso appropriato di queste risorse”, ha detto Mohammad Baqer Nobakht.

Il Ministro del petrolio anche ha detto di recente che il paese ha portato le sue esportazioni di greggio a 1,5 milioni di barili al giorno.

“Attualmente, l'Iran sta esportando in media 1,5 milioni di barili al giorno di petrolio”, ha detto Bijan Namdar Zanganeh a Mosca.

Ha detto che gli stati membri dell'Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio (OPEC) faranno spazio alla produzione di petrolio iraniano, aggiungendo: “Credo che lo faranno, sono sicuro che lo faranno. Mi hanno detto direttamente, faccia a faccia, che ci sosterranno e che faranno spazio a noi iraniani.”

I giganti petroliferi mondiali, tra cui Royal Dutch Shell, British Petroleum (BP), Petronas dalla Malesia, Repsol dalla Spagna, Lukoil (il secondo più grande produttore di petrolio della Russia), la francese Total e l'italiana Eni, hanno mostrato interesse a tornare in Iran a seguito della parziale riduzione delle sanzioni internazionali.

Fonte: Shana

L’Iran aiuterà la Spagna a restaurare e a conservare i siti archeologici

Masood Soltanifar, capo dell'Ente iraniano del turismo e dell'artigianato, ha detto che la Spagna ha accolto con favore l'offerta dell'Iran di condividere l'esperienza nel restauro e nella conservazione di monumenti antichi e siti archeologici.

Soltanifar, parlando a Madrid con José Rodriguez Spiteri (presidente del Fondo spagnolo per la cultura), ha affermato che l'Iran vanta una grande esperienza nel restauro di siti storici ed è pronto ad aiutare la Spagna nella conservazione del suo grande patrimonio.

Egli ha poi proseguito: “Siamo eredi di una civiltà vecchia di 7.000 anni, quindi abbiamo la capacità di restaurare e preservare i siti storici. Potete utilizzare la nostra esperienza nel settore.”

Soltanifar ha spiegato che in Iran lo studio sulla conservazione dei siti archeologici continua fino al dottorato di ricerca, e gli esperti in archeologia sono istruiti sotto la supervisione del suo ente.

Vi sono inoltre 500 musei pronti a entrare in funzione, alcuni sotto la supervisione dell'Ente per il turismo, artigianato e patrimonio.

Le aziende italiane vogliono investire nella provincia di Kermanshah

Le aziende italiane vogliono investire nella provincia di Kermanshah

Un gruppo di manager di aziende italiane, durante una visita a Kermanshah, ha espresso la volontà di investire nel settore industriale e nel settore turistico della provincia.

Ebrahim Rezaei Babadi, governatore della provincia, ha detto lo scorso martedì: “Qualsiasi investimento straniero in questa provincia si rivelerà utile per gli investitori, perché le loro capacità in vari settori sono uniche”.

Egli ha osservato che l’Iran e l’Italia hanno buone relazioni da parecchio tempo, e negli ultimi anni gli investitori italiani hanno investito nel petrolio, nel petrolchimico e nel gas iraniano.

Egli ha poi aggiunto che l’Iran è pronto ad ampliare la cooperazione con le imprese italiane e accoglie con favore qualsiasi investimento nella provincia.

Fonte: Irna

L’Iran è stato rieletto nel corpo direttivo dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro

Il Ministro iraniano del lavoro e del welfare ha affermato che la Repubblica islamica è stata rieletta come membro del corpo direttivo dell'Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO, International Labour Organization).

Mohammad Taqi Hosseini ha detto all'agenzia Tasnim che gli stati membri dell'Organizzazione hanno votato lunedì a larghissima maggioranza affinché l'Iran facesse parte del consiglio direttivo per il secondo mandato consecutivo.

La votazione ha avuto luogo presso la sede dell'ILO a Ginevra, in Svizzera, dove si sta svolgendo la Conferenza internazionale sul lavoro n. 103 (dal 28 maggio fino al 12 giugno).

Hosseini ha detto che la presenza dell'Iran nel corpo di governo è di grande importanza dato che è l'organo decisionale dell'ILO e dato il ruolo dell'organizzazione nel controllo dell'attuazione delle convenzioni fondamentali.

Ha aggiunto che l'Iran gioca un ruolo importante nella ILO e coopera ampiamente con essa.

Il Consiglio direttivo è l'organo esecutivo dell'Organizzazione Internazionale del Lavoro. Si riunisce tre volte l'anno, a marzo, giugno e ottobre. Prende decisioni sulla politica dell'ILO, decide l'ordine del giorno della Conferenza Internazionale del Lavoro, adotta il progetto di bilancio da presentare alla Conferenza ed elegge il Direttore Generale.

L'Organizzazione Internazionale del Lavoro ha lo scopo di promuovere i diritti sul posto di lavoro, di favorire le opportunità di trovare un lavoro dignitoso, di migliorare la protezione sociale e rafforzare il dialogo sulle questioni legate al lavoro.

Fonte: Tasnim