Nuovi uffici di Free Trade Zone iraniani presto in India

Teheran farà aprire prossimamente a Mumbai, in India, nuovi uffici da dove sarà possibile promuovere speciali aree duty-free in cui il commercio di beni provenienti dall'Iran venga facilitato dall'abbattimento di tasse e barriere doganali, attraendo e favorendo gli investimenti stranieri.

Questo è quanto emerge dalle parole di Hamid Baqaei, segretario del Consiglio di coordinamento delle zone a libero commercio in Iran che auspica l'apertura a breve di numerose agenzie iraniane free-trade in molti Paesi del mondo, tra cui l'Italia. Molti iraniani espatriati all'estero, oltre ad imprenditori stranieri, già investono in queste zone usufruendo delle agevolazioni fiscali e burocratiche che comportano.
Tra gli obbiettivi prossimo-futuri di Hamid Baqaei anche Pakistan, Turchia, Russia, Arabia Saudita, Malesia, Spagna e Germania dove verranno promosse nuove FTZ iraniane.

La promessa di maggiore cooperazione economica Iran-Libano

Vicini e collaborativi sul piano politico, parlando dei recenti rapporti tra Iran e Libano non si può dire altrettanto sul piano economico, dove la collaborazione fra i due Paesi potrebbe essere migliore e più redditizia per entrambi.

Questo è quanto emerso dalle parole, forse un po' polemiche, del ministro iraniano per lo sviluppo urbano, Seyyed Ali Lotfizadeh, durante la cerimonia d'apertura dei lavori della VI commissione di cooperazione economica Iran-Libano che si sono tenuti a Teheran lunedì scorso. L'Iran avrebbe tutte le competenze e tutti i mezzi necessari per sostenere l'economia dei vicini libanesi se solo il governo di Beirut aprisse maggiormente le proprie frontiere alle filiali di istituti di credito iraniani, ad esempio, o anche solo a nuovi esercizi commerciali, fiere e esposizioni che porterebbero una ventata di aria nuova all'economia libanese e alle casse dello stato. Nelle parole di Seyyed Ali Lotfizadeh anche il progetto di migliorare i collegamenti tra Iran e Libano attraverso nuove reti ferroviarie e stradali e connessioni aeree aggiuntive.

Condizione imprescindibile affinché la nuova partnership economica sia efficace, però, sarebbe quella di istituzionalizzare maggiormente i rapporti economico-commerciali tra i due Paesi, secondo Teheran, attraverso l'apposita costituzione di comitati permanenti e la de-burocratizzazione dei rapporti diplomatici attraverso la rimozione dei visti governativi.

L’Italia nomina Kamran Shirdel Cavaliere della Croce

L’Italia nomina Kamran Shirdel Cavaliere della Croce

Il regista e documentarista Kamran Shirdel è stato recentemente insignito del titolo di Cavaliere della Croce, il più alto grado previsto dall’Ordine al Merito della Repubblica Italiana (spesso abbreviato OMRI), secondo solo a quello del Presidente della Repubblica che ne è a capo.

Nato a Teheran 70 anni fa e padre di una parte del cinema iraniano moderno impegnato socialmente, Kamran Shirdel è il primo regista iraniano in assoluto ad essere omaggiato della prestigiosa medaglia italiana riservata a personalità che si distinguono per i loro eccelsi contributi nel campo della letteratura, dell’economia, della musica, dei servizi pubblici e della filantropia.

La premiazione è avvenuta nei giorni scorsi a Teheran, presso l’Ambasciata Italiana: durante la sua brillante carriera, infatti, Shirdel ha avuto il merito di esportare in Iran il neo-realismo del cinema italiano educando i cinefili più fini ai grandi capolavori di Federico Fellini, Michelangelo Antonioli, Pierpaolo Pasolini e Francesco Rosi. Cresciuto artisticamente con le letture di Kafka, Ernest Hemingway, Erskin Caldwell, William Faulkner, Andre Gide, Tolstoi, Dostoievski e Saint Exaupry, le cui opere venivano tradotte in farsi, Shirdel una volta arrivato in Italia conosce da vicino la scuola realistica e neorealistica della letteratura italiana e si lascia conquistare dallo stile asciutto di Verga e Pirandello, ma anche di Alvaro, Cassola, Pavese e Sciascia.

Per il cinema di casa propria, invece, il regista iraniano, il cui talento è riconosciuto a livello internazionale, ha tracciato la strada per un genere di documentario critico e sociale; i suoi film sono stati proiettati a molti festival in tutto il mondo e ha ricevuto numerosi premi internazionali.

Tra le sue opere si ricordano invece ““Morning of the 4th Day””, ““Mirror””, ““The Night It Rained”” e ““Simin””. Sua anche la fondazione del Festival dei Film – documentari di Kish, noto con l’acronimo KIDFF e rampa di lancio di molti registi emergenti.

Chiusi i battenti delle fiere internazionali sull’edilizia a Tehran

Si sono concluse domenica scorsa con una massiccia affluenza di visitatori le due importanti esibizioni internazionali che si sono tenute a Teheran sul mondo dell’edilizia: la 15″° edizione della fiera dei materiali e dei macchinari di costruzione, e la 13″° edizione della fiera dei sistemi di riscaldamento e raffreddamento per interni.

Oltre 700 complessivamente le aziende presenti e distribuite tra le due fiere, circa 425 quelle iraniane; ma tra gli stand non è mancata la partecipazione di numerosi Paesi provenienti da tutto il mondo tra cui Italia, Grecia, Germania, Francia e Spagna, ma anche Canada, Giappone, Cina, Corea del Sud e Turchia a dimostrazione di un interesse ampiamente diffuso al settore edilizio.

Firmati nuovi accordi commerciali Iran-Brasile

L'Iran e Brasile, domenica scorsa, in seguito alla visita del presidente brasiliano Lula a Teheran hanno siglato una serie di accordi di tipo commerciale che porteranno ad un incremento del fatturato per un totale di 10 miliardi di dollari in un anno.

Undici i nuovi contratti stipulati dalle parti che riguardano industria, petrolio, energia, minerali, tecnologia e finanza. Innanzitutto le agevolazioni governative alle esportazioni di generi alimentari dal Brasile all’'Iran: 1miliardo di euro verrà stanziato per i prossimi cinque anni a favore del traffico di beni tra i due paesi affinché possa esser reso progressivamente indipendente dai prestiti delle banche straniere. ““Non ha alcun senso che il nostro commercio dipenda ancora così strettamente dalle disposizioni e della benevolenza degli istituiti di credito stranieri”” ha commentato Lula, arrivato a Teheran sabato notte a capo di una nutrita delegazione di 300 esperti di finanza e di politica.

Unione di forze, quindi, da parte dei due presidenti che annunciano battaglia contro un sistema economico globale giudicato inadeguato e affatto equo, asservito alla logica di dominio dei poteri principali: ““Iran e Brasile dovrebbero costruire un futuro brillante e di successo esclusivamente a proprio favore, e negli interessi di altri Paesi indipendenti dai poteri forti nel mondo”” ha aggiunto Ahmadinejad.