In via d’implementazione la linea ferroviaria tra Iraq e Iran

Londra – Procedono i lavori per la nuova linea ferroviaria progettata per collegare al meglio Iran e Iraq che, nella sua prima fase, connetterà Khorramshahr a Shalamcheh per un tratto lungo 15 chilometri: l'’annuncio è stato fatto da un ufficiale del ministero dei trasporti di Baghdad che ha confermato pubblicamente il profondo interessamento al progetto da parte irachena.

La nuova linea avrà principalmente lo scopo di facilitare gli scambi commerciali tra Iraq, i paesi del Caucaso, l'Asia Centrale e il Mediterraneo, per un investimento totale di 110 milioni di dollari affidati a imprese di costruzione iraniane.

Come primo step, la ferrovia partirà da Basra, in Iraq, fino ad arrivare in Iran passando per Shalamcheh, città nella provincia sudoccidentale iraniana del Khuzestan; un secondo ramo della linea prevede invece un collegamento tra Jalulah e Baghdad, e poi un ulteriore nodo a Monzariyah, appena prima di entrare in territorio iraniano.

Il miglioramento dei trasporti ferroviari con l'’Iraq è tra le priorità dell'’attuale classe politica iraniana che, complessivamente, ha stanziato ben 1 bilione di dollari per la ricostruzione dell'’Iraq dopo la guerra degli ultimi anni.

Iran: un gruppo di lavoro risponderà alla crisi finanziaria

Teheran – Il consiglio dei ministri iraniano ha appena ufficializzato la composizione del gruppo di esperti che, in seguito alla proposta del presidente Ahamadinejad, si occuperà dell'impatto della crisi finanziaria mondiale sull'economia iraniana, sforzandosi di convertirne gli effetti il più possibile in vantaggi.

L'Iran, in realtà , è forse una delle economie al mondo che sta soffrendo di meno la violenta crisi che si abbatte globalmente, soprattutto sui sistemi economici più sviluppati, ormai da un anno; al contrario, almeno 20 Paesi, tra Europa, Nord America e Asia, stanno fronteggiando un periodo di recessione tra i più duri mai visti in seguito al crollo verticale dei titoli su quasi tutti i mercati.

Partendo, dunque, da questa posizione di vantaggio, il gruppo di lavoro capeggiato dal ministro delle Finanze valuterà nuove manovre in campo bancario, assicurativo e commerciale (import/export, ma anche investimenti stranieri in Iran), senza escludere la possibilità di varare appositamente nuove leggi o cambiarne di altre già in corso.

Tra Marzo e Dicembre aumento del cemento prodotto in Iran: + 14%

Teheran – Nei primi nove mesi dell’anno (secondo il calendario iraniano a partire da Marzo), l'Iran ha già prodotto ben il 14% di cemento in più rispetto allo stesso periodo nel 2007, mettendo in commercio 34.658 milioni di tonnellate di cemento destinato all'edilizia.

Basti pensare che in un solo mese, dal 21 Novembre al 20 Dicembre 2008, la produzione di cemento iraniano ha raggiunto complessivamente 3.3 milioni di tonnellate, il che giustifica ampiamente i numeri sopra citati che battono le previsioni precedentemente citate nel Quarto Piano di Sviluppo Socio-Economico del Paese.

Riprendono gli scavi archeologici nell’antica provincia di Fars

Teheran – Per la quinta volta nella storia del sito archeologico di Sorvan, nella provincia meridionale di Fars, un team di archeologi iraniani e stranieri si appresta a riavviare gli scavi che hanno già portato alla luce reperti risalenti a 8000 anni fa.

Sono iraniani, australiani e britannici gli esperti che danno il via alla nuova stagione: Alireza Asgari, direttore iraniano del team, e Lloyd Weeks dell'Università di Nottingham, dirigeranno i lavori sui reperti del periodo achemenide; dall'altra parte, Cameron Petrie, dell'Università di Cambridge, e l'archeologo iraniano Alireza Sardari, guideranno il team preposto agli studi della sezione preistorica.

Quella di Tol-e Nurabad è un'aerea particolarmente interessante per i ritrovi archeologici le cui origini remote partono dal periodo neolitico (6000 aC) e includono il periodo post-achemenide (1000 aC). Su questo stesso sito, nel 2007, sono state fatte rinvenire le preziose rovine di un palazzo del periodo degli Achemenidi che lascia supporre l'effettiva esistenza della città di Lidoma, più volte citata nelle antiche tavole ritrovate nella zona di Persepoli.

Pur dovendosi dedicare soprattutto proprio allo studio della rinvenuta struttura achemenide, il team di archeologici studierà nel periodo di permanenza anche gli effetti di cambiamenti climatici lunghi 10mila anni sull'intera aerea.

Nel 2009 altri sei siti iraniani entreranno nel Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco

Teheran – Junko Taniguchi, inviato dell'Unesco a Teheran, ha dichiarato domenica alla CHN che sei nuovi monumenti iraniani verranno inseriti nella lista del Patrimonio dell'Umanità ; questo come apprezzamento per i restauri e le opere di conservazione di cui sono stati oggetto i monumenti.

Le sei opere in questione sono: lo ziggurat di Chogha Zanbil, la piazza di Naqsh-e Jahan, Takht-e Soleiman, Pasargad, la cupola di Soltanieh e il gruppo di chiese storiche di San Taddeo, Santo Stefano e Dzordzor.

Lo scorso anno anche Bisotun, la città  di Bam e Persepolis sono state inserite nella lista del Patrimonio dell'Umanità  dell'Unesco.