Il commercio estero dell’Iran aumenta rapidamente

Il rapporto dell'Amministrazione doganale dell'Iran suggerisce che il commercio con l'estero non legato al petrolio è aumentato in modo significativo negli ultimi due mesi.

Le esportazioni nel periodo indicato sono state pari a circa 8,154 miliardi di dollari, che è il 30% in più rispetto allo stesso arco di tempo dell'anno precedente.

Le importazioni del paese sono state pari a 7,688 miliardi di dollari, il che mostra un aumento del 35% rispetto all'anno precedente.

L'anno fiscale iraniano inizia il 20 marzo e il rapporto delle Dogane copre il periodo dal 20 marzo al 20 maggio.

Secondo l'Amministrazione delle dogane, le esportazioni di Teheran sono state poco più di 6 miliardi di dollari nei primi due mesi del 2013, il 2% in meno rispetto all'anno precedente.

Le importazioni del paese sono state di 5,7 miliardi di dollari nei primi due mesi dello scorso anno, circa il 33% in meno rispetto al 2012.

Così, il commercio non petrolifero iraniano mostra un significativo incremento anche rispetto al periodo di tempo antecedente le sanzioni internazionali imposte al paese a metà del 2012.

L'ultimo rapporto dell'Amministrazione doganale registra un significativo aumento delle esportazioni di prodotti sotto sanzione da parte dell'Occidente, compreso il gas liquido (GPL), i prodotti petrolchimici e i condensati derivati dal gas.

Il GPL è un tipo di gas liquido che comprende propano e butano. I condensati di gas sono una sorta di petrolio leggero e costoso e sono estratti dai giacimenti di gas.

I paesi occidentali hanno allentato alcune sanzioni imposte all'Iran nel novembre del 2013 grazie all'accordo raggiunto sul nucleare.

Sulla base della relazione, le esportazioni di propano liquefatto e butano liquefatto sono state pari, rispettivamente, a 375 milioni di dollari e a 247 milioni di dollari negli ultimi due mesi.

Lo scorso anno, le esportazioni di propano liquefatto e butano liquefatto furono pari a 137 milioni di dollari e a 144 milioni, rispettivamente. In altre parole, le esportazioni di GPL dell'Iran sono aumentate di 2,2 volte da un anno all'altro.

Il rapporto indica anche che l'Iran ha esportato 3,03 miliardi di condensati di gas e 1,991 miliardi di prodotti petrolchimici nei primi due mesi dell'anno in corso.

Secondo il rapporto delle Dogane, l'Iran ha esportato 1,239 miliardi di condensati di gas e 1,717 miliardi di prodotti petrolchimici nel corrispondente periodo dello scorso anno.

In altre parole, le esportazioni di gas condensato dell'Iran sono aumentate di 2,4 volte. Anche le esportazioni di prodotti petrolchimici sono aumentate considerevolmente.

I condensati di gas e i prodotti petrolchimici rappresentano la metà delle esportazioni non petrolifere dell'Iran.

Fonte: Isna

Gli europei sono infastiditi dall’aumento del commercio tra Stati Uniti e Iran

Gli europei si lamentano del fatto che il commercio tra USA e Iran stia aumentando mentre le aziende del Vecchio Continente soffrono a causa delle sanzioni contro l'Iran volute proprio dal governo americano.

Secondo i dati compilati da Bloomberg, anche se il commercio Europa-Iran è venti volte superiore a quello USA-Iran, il business a stelle e strisce è aumentato del 35% a partire dal 2011, mentre la quota dell'UE è scesa del 77%.

Secondo Bloomberg, alcuni funzionari hanno detto che è ingiusto che le esportazioni americane soprattutto alimentari, farmaci e apparecchiature mediche aumentino mentre le aziende europee soffrono e le banche sono multate perché fanno affari con paesi colpiti da sanzioni.

“L'Unione Europea deve affrontare questi problemi parlando con gli Stati Uniti”, ha detto Marietje Schaake, membro olandese del Parlamento europeo che ha fatto parte della Commissione Affari Esteri di Strasburgo.

“Le sanzioni americane contro l'Iran hanno avuto un impatto negativo sulle aziende dell'Unione Europea,” ha detto Schaake, che ha visitato l'Iran lo scorso dicembre.

“Le divisioni tra gli alleati sulle misure da adottare contro l'Iran possono colpire gli sforzi congiunti USA-UE che mirano a punire Vladimir Putin per l'occupazione della Crimea,” ha detto Ian Kearns, direttore di European Leadership Network, un'agenzia di consulenze con sede a Londra guidata da ex funzionari UE.

Sempre secondo Bloomberg, gli USA (un tempo uno dei maggiori partner commerciali dell'Iran), si sono chiamati fuori da un giro d'affari di 400 miliardi di dollari dopo che i rapporti tra i due paesi andarono in frantumi in seguito alla Rivoluzione islamica del 1979.

Fonte: Bloomberg

In via d’implementazione la linea ferroviaria tra Iraq e Iran

Londra – Procedono i lavori per la nuova linea ferroviaria progettata per collegare al meglio Iran e Iraq che, nella sua prima fase, connetterà Khorramshahr a Shalamcheh per un tratto lungo 15 chilometri: l'’annuncio è stato fatto da un ufficiale del ministero dei trasporti di Baghdad che ha confermato pubblicamente il profondo interessamento al progetto da parte irachena.

La nuova linea avrà principalmente lo scopo di facilitare gli scambi commerciali tra Iraq, i paesi del Caucaso, l'Asia Centrale e il Mediterraneo, per un investimento totale di 110 milioni di dollari affidati a imprese di costruzione iraniane.

Come primo step, la ferrovia partirà da Basra, in Iraq, fino ad arrivare in Iran passando per Shalamcheh, città nella provincia sudoccidentale iraniana del Khuzestan; un secondo ramo della linea prevede invece un collegamento tra Jalulah e Baghdad, e poi un ulteriore nodo a Monzariyah, appena prima di entrare in territorio iraniano.

Il miglioramento dei trasporti ferroviari con l'’Iraq è tra le priorità dell'’attuale classe politica iraniana che, complessivamente, ha stanziato ben 1 bilione di dollari per la ricostruzione dell'’Iraq dopo la guerra degli ultimi anni.