Imprese italiane, nuovi partner del settore minerario iraniano

L'Iran accoglie con favore la realizzazione di nuovi progetti nel settore minerario in collaborazione con aziende italiane, tenuto conto delle preziose relazioni dei due paesi negli ultimi trent'anni, ha detto il viceministro dell'industria, delle miniere e del commercio.

Il viceministro Mehdi Karbaian, nel tentativo di attrarre investimenti, ha detto che Teheran dà il benvenuto agli investitori italiani nel settore delle miniere (fonte: Iran Daily).

L'Iran e l'Italia collaborano da più di tre decenni, ha detto Mehdi Karbasian, e il paese dà il benvenuto alla cooperazione italiana nel settore minerario.

L'alluminio, l'acciaio e il rame sono alcune delle aree potenziali di cooperazione, ha detto Karbasian in un incontro con Ignazio Moncada, amministratore di FATA Spa.

Karbasian, che è anche il capo del consiglio di amministrazione di Iranian Mines & Mining Industries Development & Renovation (IMIDRO), ha detto che IMIDRO intende aumentare la capacità di produzione di acciaio e di alluminio di 10 milioni di tonnellate e di 600.000 tonnellate rispettivamente, costruendo impianti nelle province di Hormuzgan e di Sistan-Balucistan.

Karbasian ha anche espresso la speranza che una nuova era comincerà nei rapporti Iran-Italia, con una collaborazione sempre più approfondita dell'Italia nei progetti iraniani.

Da parte sua, Moncada ha espresso interesse a rafforzare la cooperazione con l'Iran in progetti riguardanti l'alluminio e le centrali elettriche.

Secondo la Camera di Commercio italo-iraniana, il commercio annuale tra i due paesi è cresciuto notevolmente dal 2002, raggiungendo il suo picco di 9,7 miliardi di dollari nel 2011.

Tuttavia, dopo la decisione dell'UE di ampliare le sanzioni commerciali contro l'Iran, il commercio bilaterale nei primi undici mesi del 2012 è stato dimezzato a 4,8 miliardi di dollari. L'Italia, tuttavia, rimane il primo partner commerciale europeo dell'Iran.

In una riunione con il ministro degli Esteri italiano Emma Bonino lo scorso dicembre, il presidente iraniano Hassan Rouhani ha detto che l'Italia dovrebbe mantenere il suo ruolo di porta europea per l'Iran.

Dopo un accordo tra l'Iran e sei potenze mondiali sulle attività nucleari siglato lo scorso novembre, la Repubblica Islamica ha cercato investimenti internazionali nel settore auto, energia ed estrazioni. L'accordo mira a cancellare parte del programma nucleare in cambio di un allentamento delle sanzioni.

Nioc verso nuovi contratti su petrolio

Nioc verso nuovi contratti su petrolio

I futuri contratti petroliferi iraniani in via di elaborazione in questi mesi saranno ”totalmente differenti dagli attuali buy back e molto, molto vicini a quelli riconosciuti internazionalmente nel mondo”:

lo ha detto il capo del Comitato creato nel ministero del Petrolio iraniano per riformare i contratti di estrazione del greggio, Seyyed Mehdi Hosseini. ”Stiamo tentando di essere più vicini a quei contratti” internazionali, ha aggiunto Hosseini.

Fonte: Ansa

Oltre 70 aziende parteciperanno alla fiera internazionale dell’arredo bagno e arredo cucina di Teheran

L'11ma edizione della mostra internazionale di arredo cucina, bagno, sauna e piscina si terrà a Teheran dal 22 al 25 agosto.

Circa 130 aziende iraniane e 70 società estere saranno presenti alla fiera.
Oltre alle società iraniane, parteciperanno all'evento aziende provenienti dalla Corea del Sud, Hong Kong, Azerbaijan, Cina, Svezia, Russia, Turchia, Finlandia, Brasile, Spagna e Paesi Bassi.

Iran: crescono le esportazioni non petrolifere

Nella prima metà dell'anno persiano, tra marzo e settembre, Teheran ha esportato 33,7milioni di tonnellate di merci, un risultato che vale un incremento del 40% rispetto al primo semestre dell'anno precedente. Questo dato include anche i condensati di gas.
Le cifre sono state fornite dal capo dell'Uffico nazionale delle Dogane, Abbas Me'marnejad, secondo il quale il valore delle esportazioni ha raggiunto 20,5miliardi di dollari, ovvero il 12,3% in più dell'anno prima. Cina, Emirati Arabi, Iraq, India e Afghanistan sono nell'ordine i principali importatori di merci iraniane. Nello stesso periodo di riferimento Turchia, Armenia e Azerbaigian hanno invece acquistato da Teheran 4,5miliardi di metri cubi di gas.

Complessivamente la Repubblica islamica ha così esportato tra marzo e settembre 105miliardi di metri cubi di materia prima.

Fonte: focusmo.it

L’Iran vuole raggiungere i 45 miliardi di dollari di esportazioni non petrolifere

Kiyumars Fathollah Kermanshahi, vicedirettore dell'Organizzazione per il commercio dell'Iran, ha affermato che il paese vuole raggiungere i 45 miliardi di dollari in esportazioni non petrolifere nel nuovo anno iraniano che comincerà il prossimo 21 marzo.

Il funzionario ha aggiunto che sono stati calcolati nello stesso periodo di tempo 10 miliardi per i servizi, compresi 3,3 miliardi di servizi tecnici e di ingegneria.

Egli ha sottolineato che con un aumento del 12% dell'export non petrolifero, le importazioni e le esportazioni raggiungeranno l'anno prossimo il punto d'equilibrio, il che sarà  un grande successo per il paese.

Kermanshahi aveva precedentemente affermato che i servizi esportati comprendono progetti tecnici, progetti d'ingegneria, turismo, informatica, trasporti, ecc.

Ha inoltre sottolineato che la tendenza al rialzo delle esportazioni non legate al petrolio significa che queste supereranno i 40 miliardi di dollari entro la fine dell'anno iraniano.

Il funzionario ha fatto notare che l'aumento del 149% dell'export non petrolifero durante il IV piano quinquennale di sviluppo socio-economico (2005-2010) rappresenta un risultato significativo.

Ha detto che il paese ha ottenuto un progresso del genere nonostante le minacce, le sanzioni e le ripercussioni della crisi finanziaria globale che hanno in qualche modo ostacolato le esportazioni dell'Iran.