La biennale della miniatura sarà presto un evento internazionale

Teheran – L'esposizione d'arte in miniatura che da anni si tiene in Iran e in altri paesi vicini, è destinata ad vere presto rilievo internazionale sollevando il velo di indifferenza che offuscherebbe questa tradizione artistica millenaria e, in generale, tutta l'arte iraniana nel mondo critico moderno.

Questo in poche battute il sunto del discorso che Morteza Heidari, segretario del consiglio direttivo, ha tenuto lunedì scorso in visita al Museo d'Arte Contemporanea di Teheran. L'arte della miniatura in Iran gode di una traduzione lunga ben 30,000 anni e lo stesso fatto che per la scorsa edizione, tenutasi a Dubai, sette degli otto concorrenti scelti ad esporre fossero iraniani confermerebbe gli elevati standard estetici raggiunti dagli artisti in Iran.

Quest'anno la mostra si terrà nell'ultimo mese dell'anno secondo il calendario iraniano (19 Febbraio/21 Marzo) e il tema su cui si concentrerà la gran parte delle opere sarà la raffigurazione del simorgh, leggendario animale alato descritto dal poeta Ferdowsi e raccontato anche da Attar's Mantiq at-Tayr.

Per l'edizione prossima sono già state invitate numerose figure straniere provenienti dai paesi in cui viene altrettanto praticata questa antica forma d'arte: chi fosse interessato ad esporre le proprie opere può ancora rivolgersi al segretariato centrale per la biennale a Teheran.

Apre sabato a Tehran il primo Expo sulla scultura in Iran

Teheran –- Più di 200 sculture realizzate da 150 artisti caratterizzeranno la prima esposizione nazionale mai avuta in Iran che verrà inaugurata sabato 8 Novembre nella capitale all'interno del più ampio “Forum degli Artisti Iraniani”.

Il valore complessivo delle opere esposte è stato valutato dagli esperti fino a un massimo di 4milioni di rials (all'incirca 4000 dollari) secondo il segretario della mostra Kurosh Golnari che ha anche caldamente invitato settore pubblico e privati ad acquistare le opere in esibizione. Scopo della mostra è, infatti, quello di promuovere e finanziare il mercato della scultura in Iran, introducendo fino al 20 Novembre prossimo (data di chiusura dell'expo) i lavori dei più promettenti tra gli artisti iraniani emergenti.

Uno sforzo di promozione della scultura iraniana quindi massiccio, sponsorizzato dall'Associazione degli Scultori Iraniani, l'Organizzazione per l'Arte di Teheran, il Forum Nazionale degli Artisti Iraniani e la rivista d'arte “Tandis”.

Un catalogo di tutte le sculture sarà distribuito durante l'inaugurazione: sarà possibile così avere subito una panoramica generale di tutte le opere esposte, di cui la più alta risulta misurare all'incirca 2 metri, mentre la più piccola soli 30 centimetri.

Unesco riconosce la qualità dell’industria culturale e creativa in Iran

Teheran – Tre eventi organizzati nella ““capitale culturale del mondo islamico””, Isfahan, chiameranno nella splendida città iraniana, fino all'8 Ottobre, un gran numero di esperti internazionali con l'obbiettivo di studiare e proporre nuove idee per potenziare l'industria culturale in Iran.

Esperti provenienti da numerosi paesi (Danimarca, Olanda, India, Malesia, Tailandia, Afghanistan, Kazakhstan, Kyrgyzstan, Tajikistan, Turkmenistan e Uzbekistan) stanno giudicando in questi giorni vari tipi di manufatti non solo iraniani, bensì provenienti anche dalle repubbliche centro-asiatiche, promuovendone soprattutto la fattura eco-compatibile.

Durante il primo dei tre eventi culturali ospitati ad Isfahan, infatti, il lavoro degli specialisti si è concentrato sulla promozione degli standard di qualità nella produzione di manufatti in linea con il rispetto dell'ambiente; dal 5 al 7 Ottobre, invece, si procederà con la scelta dei migliori tra 68 pezzi d'arte artigianale centro-asiatici e 157 prodotti dell'arte manifatturiera iraniana, da premiare con il Premio d'Eccellenza Unesco per il 2008.

All'esame della giuria saranno sottoposti tradizionali strumenti in metallo, sculture, tessuti di lana e in fibra naturale, oggetti in legno, ceramiche e quant'altro l'artigianato asiatico possa vantare.
Il terzo e ultimo evento si terrà l'8 Ottobre, sempre a Isfahan, quando i membri di una giuria per metà iraniana e per metà afghana riceveranno un corso d'aggiornamento sulle medesime tematiche di sviluppo di cui sopra, con il patrocinio dell'Unesco e dell'Organizzazione Iraniana per il Patrimonio Culturale, l'Artigianato e il Turismo (ICHHTO).

Isfahan è da tempo un vero e proprio museo all'aperto di reperti architettonici, oggetti d'arte e artigianato, tanto da ottenere il riconoscimento ufficiale del suo splendore dall'Organizzazione della Conferenza Islamica (OIC) che nel 2006 l'ha appunto assurta a città capitale dell'arte islamica.

L’Interpol nega il rientro in Iran del bassorilievo rubato a Persepoli

L’Interpol nega il rientro in Iran del bassorilievo rubato a Persepoli

Teheran –- La polizia internazionale (Interpol) fa sapere che non aiuterà la Repubblica Islamica d'Iran a riottenere un basso rilievo risalente al periodo achemenide, sottratto al Paese e venduto per la prima volta all'asta al Christie House di New York 34 anni fa.

Continua dunque la bagarre del collezionismo d'arte tra le forze di polizia e le istituzioni iraniane per la cultura che hanno già offerto, in passato, 500.000 sterline per riavere la reliquia storica raffigurante la testa di un soldato e rubata nell'antico palazzo persiano dell'Apadana trenta anni prima della Rivoluzione Islamica.

Stimato per un valore di 1,188,000 dollari, il bassorilievo è ancora a Londra dopo che il suo primo acquirente, un collezionista francese, lo comprò all'asta di New York nel 1974 per poi rivenderlo on-line dopo ben trenta anni di possesso geloso.

Già allora l'Ambasciata Iraniana a Londra provò ad opporsi alla vendita del pezzo d'arte su Internet, ottenendo però scarsi risultati. La partita, di fatto, è ancora aperta e non godrà del supporto dell'Interpol.

Mostra Venezia alle Finestre a Tehran

Teheran – Il fotografo Riccardo Zipoli al Museo di Arte Contemporanea di Teheran, 19 febbraio – 13 aprile 2008. La mostra è stata esposta a Roma, e verrà esposta Venezia, al castello di Sanssouci a Potsdam e alla Maison Européenne de la Photographie di Parigi nell'estate del 2009.

Le quaranta fotografie, realizzate fra il 2004 e il 2006, presentano una Venezia sconosciuta, riflessa nei vetri delle proprie finestre, al contempo effimera ed eterna.

Si tratta di una città mutevole e inafferrabile, e insieme ideale e metafisica. Non si tratta di una sua copia, ma di un'altra Venezia, una Venezia immaginaria che cambia forme e colori, che diffonde la sua presenza in vedute inaspettate e in accostamenti stupefacenti dove il concreto si unisce all'astratto. Cupole, alberi, campanili, colonne, nuvole, statue e comignoli spuntano da dentro le finestre di case e palazzi, assumendo forme nuove e inusuali.

Le fotografie sono presentate a coppie, e ogni coppia è contraddistinta da una particolarità che accomuna le due immagini. I versi che accompagnano le fotografie sono tutti dedicati al motivo del riflesso nello specchio e sono tratti dal canzoniere persiano di Mirzâ Abdolqâder Bidel (1644-1720), uno fra i massimi esponenti della letteratura in lingua persiana. Si tratta, nel complesso, di un invito a visitare la città in modo originale e di un esempio suggestivo di come sia possibile mettere in sintonia le espressioni artistiche di due civiltà .

Riccardo Zipoli Dal 1975 insegna lingua e letteratura persiana all'Università Ca' Foscari di Venezia, dove è stato direttore del dipartimento di Studi eurasiatici dal 1990 al 1996 e dal 1999 al 2005. Autore di numerose pubblicazioni, si occupa principalmente di problemi storici e stilistici nell'ambito della letteratura persiana. Ha svolto un'intensa attività nel campo della traduzione con un'attenzione specifica nei confronti degli autori dello stile indiano, in particolare Sâ'eb e Bidel. Ȉ stato il primo a introdurre al pubblico occidentale la produzione poetica del regista persiano Abbas Kiarostami. Ha iniziato a fotografare nel 1972. Le sue opere sono state esposte e pubblicate in Italia e all'estero (ha partecipato, fra l'altro, alla XIV Biennale d'Arte di San Paolo in Brasile nel 1977 e ha esposto alla Silk Road Gallery di Teheran nel 2005).

Nel 1978 ha conseguito il diploma in regia e in direzione della fotografia al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma.