Mostra Venezia alle Finestre a Tehran

Teheran – Il fotografo Riccardo Zipoli al Museo di Arte Contemporanea di Teheran, 19 febbraio – 13 aprile 2008. La mostra è stata esposta a Roma, e verrà esposta Venezia, al castello di Sanssouci a Potsdam e alla Maison Européenne de la Photographie di Parigi nell'estate del 2009.

Le quaranta fotografie, realizzate fra il 2004 e il 2006, presentano una Venezia sconosciuta, riflessa nei vetri delle proprie finestre, al contempo effimera ed eterna.

Si tratta di una città mutevole e inafferrabile, e insieme ideale e metafisica. Non si tratta di una sua copia, ma di un'altra Venezia, una Venezia immaginaria che cambia forme e colori, che diffonde la sua presenza in vedute inaspettate e in accostamenti stupefacenti dove il concreto si unisce all'astratto. Cupole, alberi, campanili, colonne, nuvole, statue e comignoli spuntano da dentro le finestre di case e palazzi, assumendo forme nuove e inusuali.

Le fotografie sono presentate a coppie, e ogni coppia è contraddistinta da una particolarità che accomuna le due immagini. I versi che accompagnano le fotografie sono tutti dedicati al motivo del riflesso nello specchio e sono tratti dal canzoniere persiano di Mirzâ Abdolqâder Bidel (1644-1720), uno fra i massimi esponenti della letteratura in lingua persiana. Si tratta, nel complesso, di un invito a visitare la città in modo originale e di un esempio suggestivo di come sia possibile mettere in sintonia le espressioni artistiche di due civiltà .

Riccardo Zipoli Dal 1975 insegna lingua e letteratura persiana all'Università Ca' Foscari di Venezia, dove è stato direttore del dipartimento di Studi eurasiatici dal 1990 al 1996 e dal 1999 al 2005. Autore di numerose pubblicazioni, si occupa principalmente di problemi storici e stilistici nell'ambito della letteratura persiana. Ha svolto un'intensa attività nel campo della traduzione con un'attenzione specifica nei confronti degli autori dello stile indiano, in particolare Sâ'eb e Bidel. Ȉ stato il primo a introdurre al pubblico occidentale la produzione poetica del regista persiano Abbas Kiarostami. Ha iniziato a fotografare nel 1972. Le sue opere sono state esposte e pubblicate in Italia e all'estero (ha partecipato, fra l'altro, alla XIV Biennale d'Arte di San Paolo in Brasile nel 1977 e ha esposto alla Silk Road Gallery di Teheran nel 2005).

Nel 1978 ha conseguito il diploma in regia e in direzione della fotografia al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma.

La CNOOC non ha ancora firmato per lo sviluppo dei giacimenti di gas nel North Pars

Teheran – La corporazione nazionale cinese offshore (CNOOC) è ancora in trattative con l'Iran riguardo allo sviluppo congiunto dei giacimenti di gas nel North Pars, nel Golfo Persico.

A febbraio CNOOC e l'iraniana Pars Oil e società del gas stavano per firmare un contratto definitivo, del valore di 16 bilioni di dollari circa, per sviluppare i giacimenti di gas. Ad ogni modo la firma del contratto è stata differita per “reattività internazionale”, ma le due parti stanno ancora trattando su quel tema.

La CNOOC e il partner iraniano hanno firmato un memorandum di intesa sul North Pars l'anno scorso. Secondo l'accordo iniziale, la CNOOC doveva reperire 10 milioni di tonnellate di gas naturale liquido annualmente dall'Iran.

L’Iran lancerà una società medica in Italia

Teheran – Un gruppo di medici iraniani prevedono di lanciare una Società medica iraniana in Italia per fornire assistenza ai pazienti iraniani.

L'organizzazione, che si aprirà probabilmente nel nord Italia, si prefigge di raggruppare tutte le persone di origine iraniana che stanno studiando, sono laureate o stanno praticando nei vari campi della medicina. Al momento ci sono più di 250 medici esperti iraniani nel nord dell'Italia e quasi 700 studenti nel Paeseche studiano Medicina.

Uno scopo essenziale della società è quello di stabilire legami professionali, scientifici, tecnici e culturali tra i medici iraniani che vivono in Italia e quelli che operano in Iran. La società spera di fornire assistenza a tutti coloro che si interessano di ricerca medica e di educazione. Aiutando i parenti iraniani, specialmente in tempi di crisi, è un altro obiettivo importante.

Mostra “…E tu gallo perchè non voli?” a Mantova

Roma – L'inaugurazione della mostra a cura di Mehryar Ghaderi Isfahani, Lili Hayeri Yazdi, Serendipità ed Elena Vai si terrà sabato 5 aprile 2008 alle 17.00 al Palazzo della Ragione, Mantova.

La ricca storia dell'illustrazione iraniana presentata attraverso le opere di celebri illustratori, esponenti delle raffinate scuole di tecnica figurativa di Kanoon.

Anteprima mondiale di opere contemporanee dalla Collezione del Museo dell'Illustrazione di Kanoon, Institute for the Intellectual Development of Children and Young Adults. Il titolo dell'evento (“… E tu gallo perché non voli?”) tratto dai versi di Nima Yushij, vuole rappresentare il tema del volo quale territorio di nessuno, di non appartenenza, di spazio neutrale, di non giudizio.

La mostra è dedicata all'illustrazione di libri per l'infanzia in Iran, disciplina di formazione contemporanea che tuttavia si muove sullo sfondo di una lunga e significativa tradizione iconico-figurativa, a partire dai manoscritti decorati del periodo Sasanide. Nel contesto della mostra sarà presente l'installazione sonora “sono-gramma-cubico”, un atto di territorializzazione “dello spazio nello spazio” ideato e realizzato da Gianluca Cingolani. Organizzazione a cura di Mehryar Ghaderi Isfahani (rappresentante in Italia di Kanoon), Lili Hayeri Yazdi (ricercatore associato e consulente culturale di Kanoon), Serendipità , Elena Vai, in collaborazione con il comune di Mantova.

Ramin Bahrami a Roma

Ramin Bahrami a Roma

Ramin Bahrami, il giovane pianista iraniano, il 25 e 27 marzo si è salito sul palco dell’Auditorium Parco della Musica di Roma per un paio di concerti dedicati alla musica di Johann Sebastian Bach.

Nel primo dei due appuntamenti Bahrami si è misurato con “«Le Variazioni Goldberg”», scritte dal musicista tedesco, mentre nel secondo ha affrontato alcuni brani del “«Concerto italiano”».

Inoltre il 26 marzo dalle ore 21.00, presso la Sala Santa Cecilia, ha avuto luogo lo spettacolo “«Maratona Bach, pensavo fosse Bach”» con Mario Brunello e la partecipazione in video di Vinicio Capossela, tra musica, parole, videoproiezioni ed elettronica.

Mostra Strumenti di Pace a Roma

Roma – Dal 5 al 20 aprile a Roma presso il Museo Nazionale degli Strumenti Musicali di Roma si terrà una mostra dedicata agli “Strumenti di pace”.
Il “Museo Nazionale degli Strumenti Musicali” di Roma, in collaborazione con l'Istituto Culturale dell'Ambasciata della Repubblica Islamica dell'Iran, il Museo della Musica di Teheran e l'Organizzazione Culturale e Artistica di Teheran, ospiterà una collezione di strumenti musicali iraniani provenienti dal “Museo della Musica” di Teheran.

Nella mostra saranno esposti strumenti iraniani per l'esecuzione della musica classica (Tar, Setar, Kemantche, Ney, Tombak) e regionale (Dotar, Qopuz, Qeygiaq, Cornamusa, Balaban, Surna, Karna) insieme ad alcuni tipi di percussioni iraniane. Sarà presente anche il maestro liutaio Amir Atai, esperto costruttore di Setar e Kemantche.

Il giorno dell'inaugurazione della mostra, alle ore 18,30, suonerà il gruppo musicale iraniano Ensemble Hamdel.

Il museo romano è uno tra i più importanti del mondo, per l'unicità di alcuni pezzi conservati, come l'Arpa Barberini (disegnata da Gian Lorenzo Bernini) e il primo pianoforte di Bartolomeo Cristofori ed è inserito in un contesto di grande rilievo architettonico e urbanistico, a poca distanza dalla Basilica Lateranense, compreso tra le Mura Aureliane, l'Anfiteatro Castrense e la Basilica costantiniana di Santa Croce in Gerusalemme.

Ad accrescere la suggestività del luogo, i resti archeologici della villa di Eliogabalo. Il valore simbolico del sito, con le rovine della Roma imperiale e le testimonianze del Cristianesimo, ben si presta ad accogliere i valori della cultura orientale trasfusi dalla mostra.

Marjane Satrapi a Roma

Per il ciclo “Il Paese delle donne” Marjane Satrapi ha incontrato il suo pubblico italiano martedì 25 marzo all'Auditorium Parco della Musica di Roma.

L'artista iraniana, che nella graphic novel ““Persepolis”” ha raccontato la sua infanzia e la sua adolescenza in un Iran sconvolto dagli eventi degli ultimi 30 anni – la caduta dello shah, la vittoria della Rivoluzione Islamica e il disastroso conflitto con l'Iraq -, dopo essere stata premiata a Cannes per il film d'animazione tratto da “Persepolis”, a febbraio ha partecipato agli Oscar.

Il film, appena uscito in Italia, è già uscito anche in altri 40 Paesi. All'Auditorium di Roma, in una sala gremita di gente, Satrapi ha confessato che intende riprendere a disegnare e a scrivere.

In quest'ultimo anno – Satrapi ha spiegato – ho girato talmente tanto che mi sono un pò inaridita. Ho bisogno di leggere, andare al cinema, osservare gli altri. Altrimenti come faccio a trovare ispirazione?”. In merito all'Iran, Marjane Satrapi sottolinea che la situazione potrebbe migliorare per le donne, che oggi – tra le altre cose – sono il 64 per cento degli iscritti all'università .

L’Iran celebra l’italiano Giovanni M.D’Erme

Teheran – L'italiano Giovanni M.D'Erme, esperto di Hafez, è stato insignito della medaglia del Centro Iraniano per lo Studio di Hafez per i suoi 50 anni di studio e diffusione della letteratura persiana in Italia.

La cerimonia, tenuta domenica sera nella Sadra Hall dell'Università delle Scienze Mediche di Shiraz, era parte di una conferenza lunga un week end in corso in quella città per celebrare la “Giornata della poesia mondiale”.

L'unica città del paese che presta la dovuta attenzione alle celebrazioni del “world poetry day” è proprio Shiraz, ha detto il segretario della conferenza Kavus Hassanli, aggiungendo, “Questo dimostra che questa città possiede in sé movimenti letterari attivi e vigorosi”.

Membro dell'Istituto Universitario Orientale di Napoli, D'Erme ha studiato la letteratura persiana e in particolar modo la poesia di Hafez per gran parte della sua vita. D'Erme fu il primo a tradurre il Divan di Hafez in italiano. L'anno scorso il Centro per lo Studio di Hafez ha insignito l'orientalista ed esperto di Hafez francese Charles-Henri de Fouchécour.