Il Conservatorio di Teheran aprirà una sede in Canada

I dirigenti del conservatorio di Teheran si sono incontrati in una conferenza stampa.

Behzad Maafi, il direttore del conservatorio, ha detto ai giornalisti che la scuola è stata fondata nel 1998, e da allora ha diffuso e ha sostenuto la musica in tutto il paese. “Grazie a queste attività abbiamo firmato 12 accordi con i conservatori più prestigiosi del mondo, il che è un grande risultato per la musica iraniana. Prima dello scoppio della crisi in Ucraina abbiamo partecipato a una conferenza internazionale con altri 300 musicisti: ciò ha contribuito alla fama dell'Iran, poiché siamo finiti tra i primi dieci membri della conferenza.”

Egli ha anche fornito i dettagli dell'attività del Conservatorio. “Attualmente ospitiamo 1.200 studenti di musica che vogliono una laurea di primo e di secondo livello. Finora, più di 4.500 studenti si sono laureati, il 75% dei quali ora lavora come musicista, il che rappresenta un grande onore per noi.”

Ha inoltre detto che il conservatorio aprirà una sede internazionale a Toronto, in Canada, cosicché “uno studente di musica iraniano potrà iscriversi a corsi con il permesso del governo canadese.”

“La nostra intenzione è quella di introdurre la musica iraniana in Canada e lavoriamo per portare ai canadesi tutte le sottoclassi della musica iraniana, ” ha detto, fornendo i dettagli della futura agenda del Conservatorio. “Si terrà un corso accademico con diploma onorario di prestigio internazionale; altre sedi saranno aperte in altre città di tutto il paese, creando un'atmosfera molto simile a quella che disciplina i corsi di musica dei paesi leader nel settore. L'anno prossimo sarà costruito un nuovo edificio che ospiterà il conservatorio.”

Maafi ha detto che il centro è gestito in modo del tutto privato e fa affidamento su risorse personali; è concentrato sulla diffusione della musica iraniana e internazionale. Maafi spera che con il nuovo governo “l'attività nel settore della musica possa aumentare.”

Ricercatore iraniano progetta una tenda attivata dalla luce

Teheran –- Ali Javey, ricercatore iraniano dell'Università della California, ha progettato una tenda intelligente che si muove con la luce tramite un nanotubo al carbonio fotosensibile.

Dimenticate le tendine azionate da un telecomando: un nuovo progetto dei ricercatori dell'Università di Berkeley, in California, porterà ad avere tendine e altri oggetti che si muovono a seconda della luce, senza bisogno di batterie.

Gli ingegneri hanno creato un nuovo materiale fotosensibile fatto di nano tubi al carbonio e policarbonato di plastica. Questo video mostra le tendine sperimentali che si aprono o si chiudono a seconda della luce.

Un gruppo di ricerca guidato da Ali Javey, professore associato di ingegneria e scienze informatiche, ha creato strati di nano tubi al carbonio (rotoli di carbonio dello spessore di un atomo) e di membrana di policarbonato per ottenere un materiale che si muove rapidamente in risposta alla luce. In frazioni di secondo, i nano tubi assorbono la luce, la convertono in calore e lo trasferiscono alla membrana in policarbonato. La plastica si espande in risposta al calore, mentre lo strato di nano tubi non lo fa, cosicché il materiale formato da due strati si piega.

“Il vantaggio di questa nuova classe di oggetti fotosensibili è che essi sono molto facili da produrre e sono molto sensibili alla luce a bassa intensità ,” ha detto Javey, che lavora anche come scienziato di facoltà presso il Lawrence Berkeley National Lab. “La luce di una torcia è sufficiente a generare una risposta “.

I ricercatori hanno descritto i loro esperimenti in un documento pubblicato questa settimana sulla rivista Nature Communications. Sono stati in grado di modificare le dimensioni e la direzione di torsione (destra o sinistra) dei nano-tubi per far sì che il materiale reagisse a diverse onde di luce. La superficie del materiale da loro creato, ribattezzato “tendina intelligente”, può piegarsi o raddrizzarsi in base all'accensione o meno dell'interruttore.

“Prevediamo che saranno usate in edifici tecnologicamente avanzati ed ecocompatibili,” ha detto Javey. “Le tende fatte con questo materiale possono aprirsi o chiudersi automaticamente durante la giornata”.

Altre potenziali applicazioni includono motori diretti dalla luce e oggetti di robotica che si muovono verso la luce o lontano da essa, hanno aggiunto i ricercatori.

Altri coautori del progetto sono Xiaobo Zhang, autore dello studio ed ex laureando nel Javey Lab, e i ricercatori del Berkeley Sensor and Actuator Center.

Accordo tra Iran e Oman per vendita 10 mld metri cubi gas all’anno

L'Iran e l'Oman hanno firmato un contratto in materia energetica, con il quale la Repubblica Islamica si impegna a fornire al piccolo stato del Golfo 10 mliardi di metri cubi di gas all'anno.

Lo riferisce l'agenzia Irna, spiegando che l'accordo è stato firmato ieri, durante la visita del presidente iraniano Hassan Rohani a Muscat. Il ministro iraniano del petrolio, Bijan Namdar Zanganeh, ha spiegato che il gas viaggera' in una conduttura che colleghera' la provincia dell'Hormuzgan, nel sud dell'Iran, con il porto omanita di Sohar.

Il progetto sarà operativo entro tre anni e l'Oman utilizzerà solo una parte del gas iraniano, estratto dal giacimento di South Pars, per il consumo domestico, mentre un'altra parta sara' destinata all'esportazione ai paesi vicini. Zanganeh ha spiegato che la costruzione del gasdotto richiederà circa un miliardo di dollari, cifra interamente a carico dell'Oman, che diventera' per l'Iran il porto di riferimento per la vendita del suo gas all'intera regione.

L'accordo è stato reso possibile dal rilancio dei rapporti con i paesi vicini voluto dal presidente Rohani e soprattutto dall'alleggerimento delle sanzioni internazionali contro Teheran, che favoriscono gli investimenti esteri per lo sfruttamento dei suoi enormi giacimenti di gas e petrolio. Il contratto con l'Oman spiana la strada a un accordo più ampio, il cui valore stimato è di circa 60 miliardi dollari in 25 anni e che permetterà all'Iran di esportare il suo gas ai paesi del Golfo.

Fonte: Aki

Il Governatore dell’Azerbaigian Orientale incontra investitori italiani

Tabriz – Esmaeil Jabbarzadeh, governatore dell'Azerbaigian orientale, ha incontrato gli investitori italiani qui domenica sera e ha discusso con loro questioni di reciproco interesse.

Nel corso della riunione, Jabbarzadeh ha detto che la provincia accoglie e sostiene gli investimenti esteri per lo sviluppo.

Ha detto che nella provincia vi è un buon settore farmaceutico, un buon settore petrolchimico e la produzione di parti di ricambio per veicoli.

Il team italiano di investitori, qui per la seconda volta, ha dichiarato che è pronto a firmare contratti in provincia e che tornerà a Tabriz accompagnato da tre banche italiane per il finanziamento dei progetti.

Imprese italiane, nuovi partner del settore minerario iraniano

L'Iran accoglie con favore la realizzazione di nuovi progetti nel settore minerario in collaborazione con aziende italiane, tenuto conto delle preziose relazioni dei due paesi negli ultimi trent'anni, ha detto il viceministro dell'industria, delle miniere e del commercio.

Il viceministro Mehdi Karbaian, nel tentativo di attrarre investimenti, ha detto che Teheran dà il benvenuto agli investitori italiani nel settore delle miniere (fonte: Iran Daily).

L'Iran e l'Italia collaborano da più di tre decenni, ha detto Mehdi Karbasian, e il paese dà il benvenuto alla cooperazione italiana nel settore minerario.

L'alluminio, l'acciaio e il rame sono alcune delle aree potenziali di cooperazione, ha detto Karbasian in un incontro con Ignazio Moncada, amministratore di FATA Spa.

Karbasian, che è anche il capo del consiglio di amministrazione di Iranian Mines & Mining Industries Development & Renovation (IMIDRO), ha detto che IMIDRO intende aumentare la capacità di produzione di acciaio e di alluminio di 10 milioni di tonnellate e di 600.000 tonnellate rispettivamente, costruendo impianti nelle province di Hormuzgan e di Sistan-Balucistan.

Karbasian ha anche espresso la speranza che una nuova era comincerà nei rapporti Iran-Italia, con una collaborazione sempre più approfondita dell'Italia nei progetti iraniani.

Da parte sua, Moncada ha espresso interesse a rafforzare la cooperazione con l'Iran in progetti riguardanti l'alluminio e le centrali elettriche.

Secondo la Camera di Commercio italo-iraniana, il commercio annuale tra i due paesi è cresciuto notevolmente dal 2002, raggiungendo il suo picco di 9,7 miliardi di dollari nel 2011.

Tuttavia, dopo la decisione dell'UE di ampliare le sanzioni commerciali contro l'Iran, il commercio bilaterale nei primi undici mesi del 2012 è stato dimezzato a 4,8 miliardi di dollari. L'Italia, tuttavia, rimane il primo partner commerciale europeo dell'Iran.

In una riunione con il ministro degli Esteri italiano Emma Bonino lo scorso dicembre, il presidente iraniano Hassan Rouhani ha detto che l'Italia dovrebbe mantenere il suo ruolo di porta europea per l'Iran.

Dopo un accordo tra l'Iran e sei potenze mondiali sulle attività nucleari siglato lo scorso novembre, la Repubblica Islamica ha cercato investimenti internazionali nel settore auto, energia ed estrazioni. L'accordo mira a cancellare parte del programma nucleare in cambio di un allentamento delle sanzioni.