L’Iran ha commemorato l’anniversario del riconoscimento da parte dell’UNESCO dei “Naqqaali”, avvenuto nel 2011, fatto che ha coinciso con la festa della Commemorazione di Firdausi.
La tradizionale narrazione orale Shahnameh (Epica dei Re) di Firdausi è stata inserita nella lista dei beni immateriali che hanno bisogno di una salvaguardia urgente.
L’anniversario dell’iscrizione è stato commemorato dai “Naqqaals” (cantastorie) e da varie celebrità .
L’UNESCO scrive che il Naqqaali è la più antica forma di rappresentazione drammatica in Iran e aveva giocato a lungo un ruolo importante nella società , dalla corte reale ai villaggi. L’esecutore – il Naqqaal – racconta storie in versi o in prosa, accompagnate da gesti, movimenti, a volte musica e rotoli dipinti.
I Naqqal hanno sia la funzione di intrattenitori sia la funzione di trasmettere la cultura e la letteratura persiana; devono quindi conoscere le espressioni culturali locali, le lingue, i dialetti e la musica tradizionale.
Il Naqqali richiede un notevole talento, una memoria vivida e la capacità d’improvvisare per catturare l’audience. I cantastorie indossano costumi semplici ma possono avere anche elmi e giacche corazzate per ricreare scene di battaglie. Le donne cantastorie recitano di fronte a un pubblico misto. Fino a poco tempo fa, questi cantastorie erano ritenuti i custodi più importanti del folklore, della musica popolare e dell’epica iraniana.
Il Naqqali era una forma di recitazione eseguita nelle caffetterie, nelle tende dei nomadi, nelle abitazioni e in luoghi storici come gli antichi caravanserragli. Tuttavia, il declino delle caffetterie e il sorgere di nuove forme d’intrattenimento hanno portato al declino del Naqqali.
L’invecchiamento dei maestri (i cosiddetti morshed) e la popolarità decrescente tra le giovani generazioni hanno causato un forte calo del numero di cantastorie qualificati, minacciando la sopravvivenza stessa di quest’arte drammatica.
Fonte: Mehrnews
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