Il ministro del Petrolio iraniano, Bijan Namdar Zanganeh, ha reso noto di aver ”ripreso i contatti” con le principali aziende petrolifere mondiali, in vista di una possibile attenuazione delle sanzioni economiche, dopo l’accordo raggiunto domenica a Ginevra sul nucleare di Teheran.
Zanganeh ha rivelato al Financial Times di aver contattato le aziende petrolifere ”con l’intenzione di invitarle a tornare a stringere rapporti commerciali con l’Iran”.
All’inizio degli anni ’90, Zanganeh convinse Total, Royal Dutch Shell, Eni e Statoil a investire nei settori petroliferi e del gas di Teheran, nonostante le sanzioni economiche in vigore.
Il ministro del Petrolio ha precisato al Ft che ”sono queste” le aziende che Teheran punta a far rientrare nel Paese, una volta attenuate le sanzioni.
”L’accordo di Ginevra è un primo passo per la revoca delle sanzioni.
Non possiamo firmare contratti, ma l’intesa aprirà le porte”, ha spiegato Zanganeh.
Le sanzioni internazionali ”hanno ridotto la produzione e l’esportazione di petrolio, paralizzando anche lo sviluppo dei siti petroliferi e del gas”, ha chiarito il ministro.
”Abbiamo bisogno di transazioni e interazioni con aziende internazionali affidabili per ricevere non solo capitale, ma tecnologia e capacità di gestione: con le sanzioni non possiamo raggiungere il livello di esportazioni che vogliamo, non abbiamo accesso a parte del nostro denaro ed è molto difficile per noi acquistare alcune apparecchiature di cui abbiamo bisogno”, ha concluso il ministro Zanganeh.
Fonte AFP
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