Expo 2015: Galli, mi auguro presenza iraniana a Museo scienza Milano

Il direttore generale del Museo della scienza e della tecnologia di Milano, Fiorenzo Galli, ha siglato con l'omologo museo iraniano “un memorandum, alla presenza dell'ambasciatore italiano a Teheran, per una collaborazione che sta muovendo ora i primi passi per avere una forma e che potrà, mi auguro, prevedere una loro presenza qui presso di noi in occasione di Expo”.

E' quanto Galli annuncia in occasione della presentazione della 'Nuova ala elicotteri'. “Su quali forme e su quali temi – chiosa – abbiamo appena iniziato a discutere”.

Fonte: Adnkronos

Iran: contatti con aziende petrolifere in vista riduzione sanzioni

Il ministro del Petrolio iraniano, Bijan Namdar Zanganeh, ha reso noto di aver ”ripreso i contatti” con le principali aziende petrolifere mondiali, in vista di una possibile attenuazione delle sanzioni economiche, dopo l’accordo raggiunto domenica a Ginevra sul nucleare di Teheran.

Zanganeh ha rivelato al Financial Times di aver contattato le aziende petrolifere ”con l’intenzione di invitarle a tornare a stringere rapporti commerciali con l’Iran”.

All’inizio degli anni ’90, Zanganeh convinse Total, Royal Dutch Shell, Eni e Statoil a investire nei settori petroliferi e del gas di Teheran, nonostante le sanzioni economiche in vigore.

Il ministro del Petrolio ha precisato al Ft che ”sono queste” le aziende che Teheran punta a far rientrare nel Paese, una volta attenuate le sanzioni.

”L’accordo di Ginevra è un primo passo per la revoca delle sanzioni.

Non possiamo firmare contratti, ma l’intesa aprirà le porte”, ha spiegato Zanganeh.

Le sanzioni internazionali ”hanno ridotto la produzione e l’esportazione di petrolio, paralizzando anche lo sviluppo dei siti petroliferi e del gas”, ha chiarito il ministro.

”Abbiamo bisogno di transazioni e interazioni con aziende internazionali affidabili per ricevere non solo capitale, ma tecnologia e capacità di gestione: con le sanzioni non possiamo raggiungere il livello di esportazioni che vogliamo, non abbiamo accesso a parte del nostro denaro ed è molto difficile per noi acquistare alcune apparecchiature di cui abbiamo bisogno”, ha concluso il ministro Zanganeh.

Fonte AFP