Aziende italiane vogliono fare affari in Iran

Teheran, 12 marzo – Mohammad Ali Hosseini, ambasciatore iraniano in Italia, ha affermato che aziende italiane vogliono espandersi nell'Asia Centrale, in Medio Oriente e nel Golfo Persico tramite la Repubblica islamica dell'Iran.
Investitori di Roma e di Milano hanno mostrato interesse a concludere affari con l'Iran.

Hosseini, parlando al margine di una conferenza tenuta sulle opportunità d'investimento nel suo paese, ha detto che le aziende italiane hanno già un'esperienza lunga e positiva con l'Iran e desiderano rafforzare ed espandere questa collaborazione.
Le statistiche mostrano che oltre mille ditte italiane fanno affari con l'Iran e il paese dovrebbe offrire agli investitori opportunità su piccola, media e grande scala.
Il diplomatico ha fatto notare che il 90% dell'economia del Bel Paese è costituita dalla piccola e media impresa.
Ha inoltre sottolineato che entrambi i paesi si stanno sforzando di cercare nuove strade per ampliare le relazioni commerciali.

(fonte: agenzia AMN)

Velasco è il nuovo allenatore della nazionale iraniana di pallavolo

Julio Velasco, veterano della pallavolo mondiale, sarà il nuovo allenatore della nazionale iraniana di volley.
L'argentino, già allenatore delle nazionali di Spagna e d'Italia, ha firmato un contratto con la federazione iraniana che si concluderà alla fine dei Giochi Olimpici del 2012.

Velasco ha allenato la Spagna durante i mondiali di volley dell'anno scorso che si sono tenuti in Italia.
Egli è uno degli allenatori più rispettati nel mondo del volley e ha ottenuto grandi successi con le sue squadre.
Nel 1989 divenne allenatore della nazionale italiana maschile, che portò subito alla vittoria degli Europei di quell'anno. Ripeté l'impresa agli Europei del 1993 e del 1995. Inoltre, sotto la guida di Velasco l'Italia vinse la medaglia d'argento ai Campionati del Mondo del 1989, oltre a 5 World League.
Altro candidato al posto di allenatore dell'Iran era Silvano Prandi, già allenatore della nazionale bulgara.

Il film Nader e Simin al Festival di Hong Kong

Il film iraniano Nader e Simin: una separazione, vincitore dell'Orso d'oro, è stato invitato al Festival cinematografico internazionale di Hong Kong.

Questo dramma familiare, tra i titoli di maggior successo della Berlinale 2011, ha attirato l'attenzione degli organizzatori della kermesse di Hong Kong. Il festival si terrà nella città cinese dal 20 marzo al 5 aprile prossimi.

Il film, interpretato da Leila Hatami e Shahab Hosseini, racconta le vicende di una coppia che sta divorziando e che deve affrontare il problema dell'affidamento del figlio.

Il festival proporrà retrospettive del celebre regista iraniano Abbas Kiarostami e dei registi cinesi Jia Zhangke e Kuei Chih-Hung.

Nader e Simin: una separazione ha vinto l'Orso d'oro come miglior film durante la recente edizione del Festival di Berlino, mentre il cast ha vinto l'Orso d'argento per il miglior attore e la migliore attrice.

L'Hollywood Reporter ha scritto che la pellicola iraniana vincitrice a Berlino potrebbe comparire nella rosa dei film stranieri candidati all'Oscar dell'anno prossimo.

L’Iran firma un documento di cooperazione economica con la Thailandia

L'ottavo meeting della commissione per la cooperazione bilaterale tra la Repubblica islamica dell'Iran e la Thailandia si è concluso a Bangkok giovedì 24 febbraio.
Kasit Piromya, il ministro tailandese degli affari esteri, e Mehdi Ghanzanfari, il ministro iraniano del commercio, hanno redatto un documento di 53 articoli.

Tale documento comprende vari argomenti: commercio, servizi tecnici, export di prodotti agricoli, assicurazioni e vincoli doganali.
Chaiwut Bannawat, il ministro tailandese dell'industria, ha detto lo scorso gennaio che gli investitori del suo paese vogliono investire nei diversi campi del mercato iraniano.
Parlando a margine di una conferenza sulle opportunità di investimento nella Repubblica islamica, Bannawat ha poi aggiunto: “Gli investitori tailandesi non vedono l'ora di investire in campi diversi come l'industria alimentare, l'industria automobilistica, l'elettronica, l'informatica, il turismo, i trasporti e l'industria estrattiva.”
Secondo le statistiche del 2009, il fatturato commerciale tra i due paesi ammontava a 1,111 miliardi di dollari. L'Iran esporta in Thailandia soprattutto acciaio, ferro, prodotti chimici, medicinali e frutta, mentre le compagnie tailandesi sono attive in Iran perlopiù nel settore della pesca.
(fonte: agenzia ISNA)

Le esportazioni industriali e minerali dell’Iran salgono a 18 miliardi di dollari

Le esportazioni industriali e minerali dell'Iran hanno raggiunto quasi i 18 miliardi di dollari durante i primi dieci mesi dell'attuale anno iraniano, cominciato il 21 marzo 2010.
Il ministro dell'industria e delle miniere ha rivelato in un rapporto che le esportazioni del paese sono aumentate di oltre il 22%, raggiungendo la somma di 17,963 miliardi di dollari, paragonate a quelle dell'anno precedente.

L'Iran fa parte dei 15 paesi più ricchi di minerali ed esporta i suoi prodotti in 159 nazioni, tra cui la Cina, l'India, gli Emirati Arabi, l'Afghanistan e l'Iraq.
Il paese, con appena l'1% della popolazione mondiale, possiede oltre il 7% delle riserve minerali del pianeta. L'Iran giace su 37 miliardi di tonnellate di riserve sicure e possiede oltre 57 miliardi di tonnellate di riserve potenziali di 68 tipi di minerali, tra cui oro, ferro, piombo, cromo, carbone, rame e zinco.
In particolare, l'Iran ha le riserve di zinco più grandi del mondo, le seconde riserve mondiali di rame ed è al nono posto per quanto riguarda il ferro.
A metà febbraio Shamseddin Hosseini, ministro dell'economia e della finanza, ha affermato che le esportazioni non petrolifere della Repubblica islamica sono arrivate a 26 miliardi di dollari nel periodo di dieci mesi conclusosi lo scorso 21 gennaio.
Ha detto infatti: “Alla fine dello scorso anno iraniano i dati hanno oltrepassato i 26 miliardi di dollari e negli ultimi dieci mesi abbiamo esportato per un valore di 26 miliardi.”
Il ministro ha fatto notare che l'Iran può vantare queste cifre grazie all'imitazione del modello della vicina Turchia, la quale esporta ogni anno materie prime non petrolifere per un valore complessivo di 100 miliardi di dollari.
Secondo una stima dell'FMI, il Fondo Monetario Internazionale, l'Iran è il terzo paese dell'area Medio Oriente/Asia centrale in termini di import-export.