Iran-Pakistan: nel 2014 pronta la nuova pipeline di gas naturale

Dal 2014 arriveranno nuove forniture di gas iraniano ai confini con il Pakistan: questo in sostanza l’accordo formalmente stipulato domenica scorsa da Iran e Pakistan che, dopo un decennio di trattative, porterà alla costruzione di una pipeline che trasporterà gas naturale nei territori pakistani e costerà diversi miliardi di dollari.

Il gasdotto collegherà la regione meridionale di Pars con la regione pakistana del Baluchistan e le province Sindh, tutte a sud del Paese. Secondo i progetti, già da questa settimana l'Iran avvierà la costruzione di 300 Km di pipeline partendo dalla città sudorientale di Iranshahr, fino ai confini pakistani, passando per il porto di Chabahar. La rete che porterà gas al Pakistan, consta già di 907 Km costruiti dall'Iran tra Asalouyeh e Iranshahr. Dal canto suo, Islamabad, per bocca del ministro per l'Energia Kamran Lashari, fa sapere che in un anno studierà come realizzare nei tempi accordati il suo tratto di pipeline lungo circa 700 Km e necessario a importare il gas in arrivo dall'Iran fino alla città di Nawabshah.

Soddisfatto alla firma del nuovo accordo commerciale, il ministro per il petrolio iraniano Javad Owji dichiara l'obbiettivo di esportare 21 milioni di metri cubi di gas naturale al giorno verso il Pakistan a partire dal 2014.

Ad un passo dal compimento, quindi, il disegno energetico che impegna i due Paesi dal 1990 e che, inizialmente, intendeva coinvolgere anche l'India che tuttavia, per ragioni di storica rivalità politica, ha rinunciato al partner iato e all'estensione della rete all'interno dei suoi confini.

Segno + per l’import/export attraverso l’Iran nei primi due mesi dell’anno

Segno + per l’import/export attraverso l’Iran nei primi due mesi dell’anno

Ad appena due mesi dall’inizio dell’anno secondo il calendario iraniano, i flussi di import/export registrati dalle autorità iraniane segnano già più di 1 milione e mezzo di merci transitate attraverso i confini iraniani, per un valore complessivo di 4,68 miliardi di dollari di fatturato.

Cina, Turkmenistan, Uzbekistan e Emirati Arabi Uniti sono tra i principali Paesi partner negli scambi commerciali con l’Iran in questo inizio d’anno, ma è l’Iraq soprattutto a convogliare la maggior parte dei traffici di beni in entrata e in uscita dal Paese: nel periodo compreso tra il 21marzo e il 20 maggio 2010 sono state esportate solo verso il territorio iracheno ben 230,000 tonnellate di merci, circa il 14.7% del totale delle esportazioni iraniane.

Più merci, quindi, in movimento da e verso l’Iran rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, il 60% in più in termini di peso, il 38% in più in termini di valore e di fatturato.

L’’Iran a Ginevra per la 99° assemblea ILO

E' sbarcata domenica scorsa a Ginevra la delegazione iraniana, capeggiata dal ministro del lavoro e degli affari sociali Abdolreza Sheikh-ol Eslami, che nei prossimi giorni attenderà i lavori per la 99° assemblea dell'ILO, l'Organizzazione Internazionale per il Lavoro.

Al seguito del ministro Abdolreza Sheikh-ol Eslami una commissione di esperti e di rappresentanti di categoria che discuterà nei diversi incontri in calendario di tematiche che toccano da vicino il panorama occupazionale iraniano come la crescente disoccupazione, l'inquadramento e il legittimo supporto alle casalinghe e, in generale, il rispetto dei diritti dei lavoratori sanciti dalla dichiarazione del 1998.

Secondo quanto riportato dall'agenzia ISNA, la lunga settimana di missione diplomatica prevede per il ministro iraniano anche un incontro bilaterale con il direttore generale dell'organizzazione internazionale, Juan Somavia.

Nel museo di Arte Contemporanea di Tehran in mostra i capolavori della pittura

Il Museo d’Arte Contemporanea di Teheran mette espone in questi giorni alcune opere pittoriche internazionali, perlopiù provenienti da Occidente, molte delle quali messe in mostra al pubblico per la prima volta in assoluto.

Circa una trentina le opere finora mai esposte; 150 in tutto i quadri di cui è composta la mostra intitolata ““Manifestazione dell'Arte Contemporanea”” e che spaziano dall'espressione minimalista a quella tipica dell'impressionismo.

In galleria, quadri di Picasso, Pollock, Chagall, Monet e Matisse. Per l'occasione, numerose personalità artistiche e istituzionali hanno presieduto la cerimonia d'inaugurazione lo scorso lunedì; per l'Iran presenti il ministro per gli Affari Culturali Hamid Shahabadi e Mahmud Shaluii, direttore del museo che ospita l'evento.

Positivo il parere di Shahaba che si ritiene soddisfatto della riuscita della manifestazione e dell'apporto che tutto il governo ha saputo dare: ““La Repubblica Iraniana è orgogliosa di possedere uno dei migliori musei d'arte al mondo”” ha dichiarato il ministro ““questo luogo è il frutto del lavoro che per anni gli artisti iraniani hanno svolto con cura e amore per l'arte, producendo grandi opere originali, ma sforzandosi anche di far arrivare qui, a Teheran, alcuni tra i maggiori capolavori internazionali.

In questo modo diamo la possibilità a tutti di apprezzare delle migliori opere pittoriche al mondo ma anche di promuovere l'arte iraniana competitiva e apprezzata a tutti i livelli””.

Nel corso della cerimonia d'apertura è stato premiato con una medaglia all'onore Shahbazi-Moqaddam che per 30 anni ha dedicato la propria vita al museo d'arte contemporanea di Teheran che oggi, anche grazie al suo lavoro, ospita più di 40.000 opere d'arte provenienti da tutto il mondo e perlopiù risalenti al periodo compreso tra il 1973 e il 1977. In esposizione anche manufatti iraniani aggiunti alla collezione esistente solo dopo la Rivoluzione Islamica.

Nuovo memorandum di intesa tra Iran e Montenegro

Sono stati accordati nuovi accordi tra l’Organizzazione Iraniana per la Sicurezza e gli Scambi e l'equivalente Commissione montenegrina: la firma avverrà solo a margine della 35° conferenza internazionale delle Commissioni di Sicurezza per gli scambi commerciali che si terrà a Montreal, in Canada, a cui anche i rappresentanti iraniani saranno presenti.

Un nuovo passo avanti per la sicurezza economica e commerciale è stato quindi compiuto dall'Iran che già negli anni passati ha frimato protocolli d'intesa simili con Filippine, Malesia, Indonesia e Brasile, ma anche Oman, Pakistan e Kyrgyzstan.

A rafforzamento della cooperazione internazionale, l'Organizzazione iraniana ha anche concluso accordi con la Banca per lo Sviluppo Islamico e l'Istituto malesiano di Finanza Islamica.

Tra i progetti futuri, invece, nuovi protocolli d'intesa sembrano essere riservati a Tailandia, Azerbaijan, Macedonia e Bolivia.