Premiato il computer game iraniano Garshasp Gorz-e-Serit

Gli inventori del computer game iraniano Garshasp Gorz-e-Serit, sviluppato dal 2006 nei Game Studios di Fanafzar Sharif, sono stati onorati da alcuni funzionari di istituzioni culturali all’Andisheh Hall dell'Art Bureau martedì 9 novembre.

Si tratta di un gioco d'avventura in terza persona ambientato in una Persia antica e mitologica, popolata da mostri e demoni.

Il gioco è basato sul Garshaspnama, composto tra il 1064 e il 1066 da Abu Mansur Ali ibn Ahmad Asadi Tusi.

Nel sito Internet dedicato al gioco si può leggere che ““la maggior parte delle immagini e delle scene presenti nel gioco è tratta da fatti storici.”” Il Garshaspnama, infatti, l'opera principale di Asadi Tusi, parla delle avventure dell'eroe Garshasp, identificato con l'antico eroe iraniano Kereshasp dell'Avesta.

Il gioco comincia così: ““Anni dopo l'imprigionamento di Azhi Dahaka a opera di Fereydun, i demoni dell'esercito delle tenebre comandato dallo stesso Azhi Dahaka si svegliarono. Il fratello di Garshasp fu ucciso mentre difendeva la sua terra, quindi l'eroe partì per vendicarlo: così cominciarono le sue avventure.

“”Il sito del gioco afferma che ““le principali sfide del videogame consistono nel combattimento in mischia, nella soluzione di enigmi e nell'esplorazione dell'ambiente.””

L’Iran comincia a sviluppare un giacimento di ‎petrolio congiunto al confine con l’Iraq ‎

L'Iran ha cominciato il piano di sviluppo del giacimento petrolifero di Azar, che possiede insieme all'Iraq, come ha annunciato il Viceministro del petrolio Mohsen Khojastemehr sabato scorso.

Entro la fine dell'anno persiano corrente (21 marzo 2011) sarà presa una decisione sullo sviluppo dei giacimenti di gas e di petrolio insieme ai paesi confinanti. Secondo un programma predefinito, gli interventi di sviluppo nei giacimenti sfruttati in comune interesseranno gli oleodotti.

Il giacimento di Azar si trova nella regione di Anaran, nell'Iran occidentale, e le sue riserve totali (comprese quelle del versante iracheno, nella zona di Badra) si aggirano intorno ai 400 milioni di barili.

Il Viceministro ha poi sottolineato che il Ministero del petrolio ha adottato una politica di decisioni a breve termine perché non intende cominciare lunghe trattative con compagnie estere. Ha aggiunto che il piano di sviluppo generale del giacimento di Azar è già stato preparato; attualmente sono in corso colloqui con compagnie iraniane ed estere circa gli investimenti per sostenere questo piano. Le operazioni di estrazione dovrebbero cominciare a breve.

Precedentemente era stato annunciato che il piano di sviluppo del giacimento di Azar sarebbe costato intorno a 1,4 miliardi di dollari e che la produzione iniziale di 20.000 barili di greggio al giorno sarebbe iniziata entro il marzo del 2012.

Il giacimento di Azar si trova nella regione di Anaran, nell'Iran occidentale, e le sue riserve totali (comprese quelle del versante iracheno, nella zona di Badra) si aggirano intorno ai 400 milioni di barili. Una volta completato il piano di sviluppo, il giacimento produrrà 50.000-65.000 barili di greggio al giorno per un periodo di 25 anni.

Secondo un sito di informazione iracheno, una fonte del Ministero del petrolio dell'Iraq dello scorso maggio riporta che il paese sta sviluppando molti giacimenti insieme ai paesi confinanti. Il Ministero iracheno del petrolio ha sviluppato parte del giacimento di Badra e ha invitato l'Iran a fare altrettanto con il giacimento di Azar. L'Iraq, dopo avere firmato nel 2009 contratti ventennali con un gran numero di compagnie petrolifere internazionali al fine di aumentare la sua produzione ancora sottostimata, ha annunciato il 4 ottobre di avere aumentato le sue riserve da 115 a 143,1 miliardi di barili.

Si tratta di un aumento del 24%, che ha permesso all'Iraq di superare l'Iran nella classifica delle riserve petrolifere e che ha piazzato il paese dietro all'Arabia Saudita e al Venezuela.Una settimana dopo Teheran ha risposto aumentando le sue riserve da 138 a 150,3 miliardi di barili (aumento pari al 9%), aggiungendo che il dato probabilmente crescerà ancora entro la fine dell'anno iraniano nel marzo del 2011. L'attuale produzione iraniana, nonostante le sanzioni degli USA, delle Nazioni Unite e dell'Unione Europea, è ancorata a 3,7 milioni di barili al giorno; l'Iraq, è a 2,4 milioni di barili giornalieri.La classifica dell'OPEC tiene conto della produzione piuttosto che delle riserve, anche se si ritiene che l'Iraq abbia altri 100 miliardi di barili in giacimenti non ancora utilizzati.

Foto, quadri e testi di 690 artisti in mostra a Tehran

Foto, quadri e testi di 690 artisti in mostra a Tehran

Una ricca esibizione dei migliori scatti fotografici di poco meno di 300 artisti, tutti iraniani, sarà allestita fino al 22 settembre nella capitale Teheran, presso il Palazzo dei Fotografi, nei pressi di Somayyeh street e Hafez avenue, già preso d'assalto da critici intenditori, giornalisti e semplici curiosi venuti ad ammirare da vicino le opere esposte.

Tutte le opere sono ispirate alla quotidianità e alle aree più rurali del Paese. Nei prossimi giorni, e fino a tutta la settimana successiva, quindi, sarà possibile ad esempio ammirare le foto di Mohammad Khoshru, così come la collezione di Mortez Teimuri che però restarà esposta al pubblico solo per alti tre giorni.

Tra le performance video, quelle di Maziar Mokhtari che saranno ospitate presso la Galleria Tarrahan-e Azad fino all'ultimo giorno d'apertura dell'intera mostra d'arte.

Non solo foto, tuttavia, per quella che è una delle più vaste esibizioni finora mai messe in opera a Teheran: nei corridoi delle diverse gallerie dislocate per il centro, infatti, è possibile visitare anche i quadri di pittori come Farbod Morshedzadeh (Galleria Henna) e Saeid Rafiei-Monfared (Galleria Mah), esposti fino alla fine del mese, oltre che leggere da vicino i manoscritti di Behruz Hakimi ospitati fino al 22 settembre presso il museo del quartiere Seyyed Khandan.

L’Expo dell’edilizia 2010 a Teheran

Dal 3 al 6 agosto la capitale iraniana ha ospitato la decima Edizione del Salone dell'Edilizia, dove hanno partecipato all'evento circa 1000 imprese edilizie iraniane e 400 estere, provenienti da Belgio, Germania, Olanda, Spagna, Svezia, Emirati Arabi, Turchia, India, Cina, Pakistan, Malesia e Qatar.

Il salone ha messo in mostra le ultime novità riguardanti ascensori, montacarichi, gru, macchinari da costruzione, materiali per la copertura, sanitari, strumenti per la sicurezza, porte, finestre, materiali isolanti termici e acustici, tubature e accessori vari.

Le esportazioni non legate al petrolio superano i 9 miliardi di dollari in 4 mesi

Le esportazioni iraniane non legate al petrolio, compresi i gas condensati, hanno raggiunto nei primi quattro mesi del calendario iraniano la cifra di 9,145 miliardi di dollari, oltre il 21% in più rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Nel frattempo, le importazioni nello stesso arco di tempo sono aumentate del 17% e hanno raggiunto la cifra di 18,449 miliardi di dollari.

Anche il peso delle esportazioni è aumentato (più 22% rispetto allo stesso periodo dell'anno passato) ed è arrivato a 20,62 milioni di tonnellate. Il rapporto indica inoltre che le merci importate nel periodo ammontano a 14,7 milioni di tonnellate, meno 10,7% rispetto all'anno scorso.
Il bene più esportato è stato il propano liquido (per un ricavo di 471 milioni di dollari, pari al 6% delle esportazioni al di fuori del petrolio). La Cina è stata l'acquirente maggiore di beni iraniani, comprando per 1,3 miliardi di dollari (16% del totale). Al secondo posto l'Iraq, con importazioni equivalenti a 1,25 miliardi di dollari.

Durante questo periodo gli Emirati Arabi sono stati gli esportatori principali verso l'Iran, raggiungendo il 30% delle esportazioni verso il paese.

La Cina, la Germania, la Corea del Sud e la Turchia occupano dal secondo al quinto posto, con rispettivamente l'8,9, l'8,5, il 6,3 e il 6,1% delle esportazioni verso l'Iran.