Il lago di Urmia, riserva della biosfera dall’UNESCO, rischia di scomparire ‎

Il lago di Urmia, riserva della biosfera dall’UNESCO, rischia di scomparire ‎

Secondo un funzionario della Protezione Ambientale dell’Azerbaigian occidentale, Hassan Abbasnejad, il lago di Urmia, catalogato come riserva della biosfera dall’UNESCO, rischia di prosciugarsi nel giro di tre anni. Purtroppo si starebbe verificando ciò che gli esperti avevano previsto dieci anni fa. Questa preziosissima risorsa ambientale rischia di scomparire nell’immediato futuro.

Il lago di Urmia è un lago di acqua salata dell’Iran nord-occidentale e ospita vari uccelli migratori tra cui fenicotteri, pellicani, spatole, ibis, cicogne, monachine, trampolieri e gabbiani. Il lago si trova tra le province dell’Azerbaigian orientale e occidentale. Si tratta del terzo lago di acqua salata più grande del mondo, con una superficie di circa 5.200 km2.

La scomparsa del lago provocherà seri problemi ambientali al clima e all’ecosistema di tutta la zona.

Sono stati forniti alcuni dati: a causa dell’alto tasso di evaporazione, la parte più profonda del lago misura attualmente due metri e la distesa d’acqua è diminuita del 60% in seguito all’innalzamento del livello di salinità e alla conseguente diminuzione di ossigeno.

La diminuzione dell’ossigeno ha messo in pericolo la sopravvivenza dell’unica creatura che vive nelle acque del lago, l’artemia, preziosa fonte di cibo per i fenicotteri e altri uccelli migratori.

E’ stato menzionato l’alto tasso di evaporazione, la riduzione delle acque che si riversano nel lago, le precipitazioni scarse e lo sfruttamento eccessivo delle falde acquifere come cause della catastrofe ambientale.

Gli esperti affermano che la costruzione di dighe sui fiumi che alimentano il lago e i periodi di siccità hanno significativamente ridotto la quantità d’acqua che il lago di Urmia riceve ogni anno. Inoltre, la costruzione di un ponte che attraversa il lago ha sconvolto l’equilibrio ambientale.

Il funzionario ambientale locale, inoltre, ha annunciato che è stato costituito un gruppo di lavoro per cercare di salvare il lago e gestire la crisi; a questo scopo sono stati stanziati 1,8 miliardi di dollari.

Riversare acqua nel lago, creare nuvole artificiali (il cloud seeding), ottimizzare l’uso delle falde acquifere e rivedere i sistemi d’irrigazione delle aziende agricole vicine: queste le misure da prendere per salvare il lago di Urmia.

L’Iran inaugurerà un’Expo dei suoi prodotti ‎in Tagikistan

Un'esposizione dei prodotti iranani sarà inaugurata a Dushanbe, la capitale del Tagikistan, il 23 novembre, dove prenderanno parte oltre 40 aziende.

L'Iran aveva già organizzato un'altra manifestazione simile a Dushanbe in primavera.

Secondo la Camera di Commercio del Tagikistan, il valore degli scambi commerciali tra i due paesi si è aggirato intorno ai 180 milioni di dollari nel 2009.

L’Iran è al settantesimo posto nell’indice di ‎sviluppo umano dell’ONU

L'ONU ha pubblicato la classifica dell'Indice di sviluppo umano (HDI, Human Development Index) per l'anno 2010, dove l'Iran risulta essere al settantesimo posto su 169 paesi.

Ogni anno le Nazioni Unite pubblicano il rapporto sullo sviluppo, considerato un autorevole punto di riferimento economico e sociale in tutto il mondo. L'indice di sviluppo di ogni paese è calcolato in base all'aspettativa di vita alla nascita, agli anni di istruzione e al reddito pro capite.

Secondo l'analisi del rapporto, negli ultimi decenni la maggior parte dei paesi in via di sviluppo ha compiuto notevoli, anche se sottovalutati, progressi nella sanità , nell'istruzione e nella qualità della vita. Molti dei paesi più poveri hanno ottenuto i risultati più significativi.

Tuttavia i progressi fatti variano molto da paese a paese, e vi sono nazioni che hanno perso terreno dal 1970 in poi. Con l'introduzione di tre nuovi parametri, la ventesima edizione del rapporto sull'indice di sviluppo documenta grandi disuguaglianze tra i vari paesi (o anche all'interno di un singolo stato), grandi disparità tra uomini e donne in vari aspetti e la prevalenza di un'estrema povertà multidimensionale nell'Asia meridionale e nell'Africa sub-sahariana. La Norvegia, l'Australia e la Nuova Zelanda si sono piazzate ai primi tre posti, mentre l'Afghanistan e molti paesi africani si trovano in fondo alla classifica.

Libro sulle prime commedie di Shakespeare ‎tradotto in persiano ‎

Il libro William Shakespeare: le prime commedie di Derek Antona Traversi è stato tradotto in persiano da Farshid Ebrahimian, che ha sottolineato che le prime commedie del sommo autore inglese sono discusse sotto diversi punti di vista: la politica, la filosofia, la morale, la religione e le donne. Altre opere di Shakespeare sono ispirate da queste prime commedie ed evidenziano il suo pensiero sulle tematiche citate.

Nel libro sono prese in considerazione sei opere tra cui La bisbetica domata, I due gentiluomini di Verona, Pene d'amor perdute e Il mercante di Venezia.

Il volume sarà pubblicato da Sureh-Mehr Publications nell'immediato futuro.

Film iraniano-polacco sugli emigranti ‎polacchi durante la II Guerra

L'Iran e la Polonia hanno raggiunto un accordo per produrre un film incentrato sull'immigrazione polacca in Iran durante il secondo conflitto mondiale.

E' stato annunciato che annunciato sabato in un comunicato stampa che il regista iraniano Khosro Sinaii dirigerà Winter Train in collaborazione con un produttore polacco. Secondo l'accordo, il cast e lo staff tecnico saranno forniti da entrambi i paesi in base al loro potenziale per la realizzazione della pellicola.

Le riprese avverranno in entrambi i paesi e dovrebbero essere completate entro un anno. Pytlak, rappresentante culturale della Polonia, ha detto che la Polonia farà del suo meglio per la realizzazione del film, il cui scopo è testimoniare un avvenimento storico molto importante.

La II Guerra mondiale fu devastante per la Polonia: non solo la popolazione ebraica del paese venne quasi completamente annientata, ma anche milioni di polacchi non ebrei morirono. Buona parte della popolazione fu costretta a fuggire dalla patria per cercare rifugio in altri paesi, tra i quali l'Iran.