Centro iraniano per il commercio in Irak a Soleimaniyeh

Il segretario generale della Camera delle Cooperative iraniane ha affermato che entro la prossima settimana l’'Iran aprirà il suo primo centro per il commercio in Iraq, nella città settentrionale di Soleimaniyeh, in modo che le aziende iraniane, soprattutto le cooperative, potranno utilizzare questo centro come base per le loro transazioni con i colleghi iracheni.

Nel corso di una riunione con rappresentanti della Camera di Commercio dell'Iran, Babak Afqahi ha affermato che i commerci con l'Iraq stanno calando sempre di più. Riportando inoltre che: ““Eravamo il primo partner commerciale dell'Iraq, ma nei primi quattro mesi dell'anno iraniano (dal 21 marzo al 21 luglio) vi abbiamo esportato merci per un valore complessivo di 1,2 miliardi di dollari, il che costituisce solo una piccola fetta del mercato iracheno.”” Ha sottolineato inoltre che attualmente è la Turchia il primo partner commerciale dell'Iraq nonché rivale dell'Iran in quell'area, aggiungendo che Ankara ha fatto massicci investimenti in Iraq: mentre l'Iran si compiace per l'apertura del suo primo centro per il commercio in quel paese, la Turchia ne ha già inaugurati dodici.

Meno importazioni di veicoli commerciali per l’Iran: sì agli investimenti interni

Arriva da Teheran il monito a diminuire il numero di mezzi di trasporto già assemblati all'estero e poi importati in Iran, compresi bus e minibus, i cui costi vengono ritenuti eccessivi per le casse di un Paese in grado di provvedere da sé a soddisfare la domanda interna del mercato dei trasporti.

L'industria metal meccanica iraniana si prepara quindi a far fronte da sé alla crescente domanda di veicoli di piccolo e grosso calibro destinati, perlopiù, alle grandi città come Teheran dove le esigenze di spostamenti rapidi e frequenti aumentano sempre di più e con esse il traffico che congestiona, spesso, le principali arterie cittadine. Secondo il Ministero per l'Industria e le Miniere Iraniano i costi della manodopera in Europa e quelli per il trasporto dei mezzi pesanti dai Paesi trans mediterranei fino in Iran incidono massicciamente sul prezzo finale al mercato di veicoli che possono ormai essere prodotti con facilità e qualità nei risultati dall'industria interna.

Non solo un mero calcolo matematico, dunque, alla base della proposta del dicastero dell'industria che mira senz'altro ad ottimizzare i costi di importazione, ma anche e soprattutto ad incoraggiare ed incrementare la produttività interna ritenuta alla pari degli standard registrati nei paesi immediatamente vicini all'Iran e non. Il provvedimento, tuttavia, se prenderà luogo riguarderà perlopiù i mezzi pesanti e tutti quelli destinati alle attività pubbliche di trasporto e a quelle commerciali, escluse quindi auto e motoveicoli riservati all'uso privato.