Teheran – L'esposizione d'arte in miniatura che da anni si tiene in Iran e in altri paesi vicini, è destinata ad vere presto rilievo internazionale sollevando il velo di indifferenza che offuscherebbe questa tradizione artistica millenaria e, in generale, tutta l'arte iraniana nel mondo critico moderno.
Questo in poche battute il sunto del discorso che Morteza Heidari, segretario del consiglio direttivo, ha tenuto lunedì scorso in visita al Museo d'Arte Contemporanea di Teheran. L'arte della miniatura in Iran gode di una traduzione lunga ben 30,000 anni e lo stesso fatto che per la scorsa edizione, tenutasi a Dubai, sette degli otto concorrenti scelti ad esporre fossero iraniani confermerebbe gli elevati standard estetici raggiunti dagli artisti in Iran.
Quest'anno la mostra si terrà nell'ultimo mese dell'anno secondo il calendario iraniano (19 Febbraio/21 Marzo) e il tema su cui si concentrerà la gran parte delle opere sarà la raffigurazione del simorgh, leggendario animale alato descritto dal poeta Ferdowsi e raccontato anche da Attar's Mantiq at-Tayr.
Per l'edizione prossima sono già state invitate numerose figure straniere provenienti dai paesi in cui viene altrettanto praticata questa antica forma d'arte: chi fosse interessato ad esporre le proprie opere può ancora rivolgersi al segretariato centrale per la biennale a Teheran.
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