Roma - “Misteri Persiani. I volti nascosti dell'Iran”, il nuovo, appassionante libro di Antonello Sacchetti (edito da edizioni Infinito) è stato presentato ieri in Campidoglio alla presenza dell'autore, tra gli interventi di Bijan Zarmandili, Amir Madani e Paolo Masini.
Un autore italiano per un libro che rappresenta un viaggio immaginario nella diversità iraniana, tra le differenti culture e le numerose etnie che fanno dell'Iran un Paese solo in parte persiano, non solo islamico, bensì anche cristiano, ebraico e zoroastriano.
La prefazione tutta iraniana di Amir Madani apre il libro con un elogio delle doti narrative e descrittive di Sacchetti, e con un inno all'interculturalità , auspicando la vera conoscenza di un Paese, l'Iran, che ancora oggi, nel XXI secolo, non riesce a liberarsi dell'ombra ingombrante di un islamismo fondamentalista che offusca tutto il resto: il fascino del presente, ma anche la grandezza del passato persiano a cui l'Italia per prima deve molto in termini storici.
“Misteri Persiani” sta tutto in questo: è un tentativo convinto a svelare l'Iran delle tradizioni millenarie, dei colori e dei profumi delle tribù che ancora la popolano ben lontane dall'affollata capitale; è la rivalutazione sincera di un Paese che ancora funge da cerniera tra l'Europa e l'Estremo Oriente, gelosa forse del suo mistero, ma disponibile a farsi gustare e ammirare, anche attraverso le semplici pagine di un libro che ne racconta il volto meno conosciuto.
“L'Autore, per l'acutezza delle osservazioni, sembra un diretto discendente dei grandi viaggiatori europei da Marco Polo ad Ambrogio Contarini e soprattutto del romano Pietro della Valle, che raggiunse la corte dei re sufi nel XVI secolo” (Amir Madani).
Il libro è patrocinato da Il cassetto (www.ilcassetto.it).
0 Comments