L’Iran lancia in orbita un satellite

Teheran – Nei giorni in cui il presidente iraniano Ahmadinejad si trova a New York, alle prese con i lavori dell’apertura della 63″° sessione dell'Assemblea Generale dell'ONU, viene annunciato pubblicamente che presto l'Iran metterà in orbita il suo primo satellite.

L'annuncio è stato dato dallo stesso presidente nel corso di un incontro con esuli iraniani a New York. Ahmadinejad non ha riferito ai microfoni numerosi dettagli se non il fatto che il razzo sarà dotato di 16 propulsori e raggiungerà una distanza dalla terra di 690 chilometri.

Il satellite messo in orbita sarà comunque esclusivamente di fabbricazione iraniana, questo rende unico l'evento che dovrebbe realizzarsi a breve, secondo il presidente: l'Iran infatti ha già lanciato altri satelliti, ma sempre attraverso vettori costruiti da Paesi terzi.

Il satellite dovrebbe servire a scopi commerciali o meteorologici. Il primo satellite messo in orbita dall'Iran risale al 2005.

Finanza: si dimette il direttore della Banca Centrale d’Iran

Teheran – Ad un anno appena dal suo incarico, Tahmasb Mazaheri rinuncia alla direzione della Banca Centrale rassegnando le dimissioni.

Il posto che fu di Mazaheri da Settembre del 2007, appunto, secondo fonti ufficiali verrà ricoperto ad interim dal segretario generale della banca, Mahmoud Bahmani.

Mazhaeri aveva avviato lo scorso mese un processo di riforma monetaria che avrebbe portato all'eliminazione dei tre zeri dalla valuta nazionale, il Rial. Su decisione dell'ormai ex direttore, la Banca Centrale ha effettivamente stampato nuove banconote da 50 e 100 Rial, sostituendo prima 500,000 (518 dollari) poi 1 milione di Rial (1,036 dollari) in assegni bancari, la maggior parte però rifiutata da numerose istituzioni, banche comprese, innescando la crisi dei rapporti tra governo e Banca Centrale.

L’Iran è disposto a vendere gas e infrastrutture all’india

Teheran – Nel momento in cui le grandi compagnie energetiche internazionali raffreddano i rapporti con l'India, il direttore della Compagnia Iraniana per l'Esportazione del Gas, Nasrollah Seifi, invitato dalle compagnie private indiane ad un seminario a Nuova Delhi, ha fatto sapere che al contrario l'Iran sta valutando la possibilità di rispondere alla domanda energetica del mercato indiano in continua crescita.

Dalla tre giorni di seminario, in cui sono stati analizzati gli attuali bisogni energetici dell'India, è venuta fuori l'ipotesi che il Paese ben presto potrebbe affrontare una vera e propria crisi di settore causata dall'insufficienza delle forniture di gas naturali per quei settori su cui si concentra la scommessa indiana sullo sviluppo (sia quello industriale, che quello privato o dei trasporti).

Il Paese Indiano ha bisogno al più presto di una rete di fornitura di gas regolare alle principali città (l'obbiettivo è di raggiungere la copertura di 200 città entro il 2020): le compagnie iraniane non solo provvederebbero alle infrastrutture necessarie perché questo avvenga, ma a quel punto diventerebbero anche i fornitori numero uno del mercato indiano.

In India, inoltre, si pensa ormai da tempo di diversificare il tipo di carburante utilizzato per i trasporti, sostituendo diesel e greggio con gas naturale compresso (CNG) ad esempio, con minore impatto sull'ambiente peraltro.

Il mercato indiano dovrebbe essere raggiunto anche da gas in arrivo da Turkmenistan e Myanmar, ma questo non preoccupa Nasrollah Seifi che, in base agli accordi, è convinto che ciò non avrebbe ripercussioni sulle importazioni di gas iraniano.

Un'occasione d'oro per l'Iran, secondo Seifi, per lanciare nuovi, promettenti accordi commerciali con l'India, anche oltre il mercato energetico, nella prospettiva di un'intesa completa da stabilire tra i due Paesi.

Firmato il memorandum d’intesa nel settore geologico fra Iran ed Ecuador

Teheran –- Iran e Ecuador scendono in campo, fianco a fianco, decisi a lavorare assieme nel campo degli studi geologici e delle conseguenti estrazioni minerarie.

Il ministro per l'Industria e le Miniere iraniano e il ministro per l'Energia ecuadoriano hanno infatti siglato, sabato scorso, un accordo che oltre a intensificare effettivamente la operazione tra i due Paesi nel settore energetico, significa molto di più per entrambe le parti.

Significa, infatti, rafforzare le reciproche relazioni nell'arena internazionale, ricordando una volta di più al mondo intero la fiducia che i due governi ripongono l'uno nell'altro, come fa notare Hadi Mirmohammad Meiguni, direttore degli affari internazionali dell'Organizzazione Iraniana per i Rilevamenti Geologici.

I due ministri hanno fatto sapere che faranno spedire delegazioni di esperti nei rispettivi Paesi entro la fine dell'anno, allo scopo di condurre ispezioni sul campo e capire le capacità minerarie di cui entrambi i territori dispongono.

La rivincita di Child of the Earth, il film debutto di Ali Ahangar

Teheran – Ha ottenuto 12 candidature e ha vinto fino a 6 riconoscimenti, in occasione della 12° rassegna Celebrazione del Cinema Iraniano, il film “Child of the Earth” che al Fajr Festival, invece, era stato un flop senza infamia e senza gloria.

Arriva quindi in grande stile il riscatto del regista Mohammad-Ali Ahangar che, davanti alla sorpresa di un così grande riconoscimento, non ha perso occasione di polemizzare un pò con la giuria e gli organizzatori della precedente rassegna: “Il grande successo del film in questa rassegna compensa la fredda accoglienza che invece gli era stata riservata al Fajr Festival”, rimarca il regista, “ogni festival ha le sue regole. Nella Celebrazione del Cinema Iraniano la giuria è composta da un gruppo di esperti provenienti dal mondo professionista del cinema e i film, infatti, vengono selezionati in modo più professionale”.

“Child of the Earth” è il primo film ad aver ottenuto 12 nomination nella storia della rassegna, e parla di una donna di nome Mina che, dopo la scomparsa del marito in guerra, si convince del fatto che lui la stia aspettando in una terra lontana e straniera.

Dopo l'indiscutibile successo Ali Ahangar ha ricordato la riconoscenza verso il Teheran's Art Bureau che ha pienamente supportato la realizzazione del film in ogni sua fase.