Teheran – Il contributo che le donne Iraniane ormai danno indiscutibilmente a livello sociale ed economico al Paese, grazie alle loro molteplici attività occupazionali, non le risparmia ancora dagli oneri della responsabilità domestica a cui, prima, era completamente relegato il ruolo della donna.
Sono queste le conclusioni a cui è arrivato un gruppo di ricercatori dell'Università “Allameh Tabatabaii” lavorando ad uno studio dei problemi cosiddetti famigliari.
Il rapporto finale mostra come a dispetto di una crescente emancipazione per cui le donne iraniane oggi, rispetto al passato, abbiano ridefinito il loro status sociale lavorando alla stregua degli uomini, resista una visione tradizionalista che vorrebbe le donne comunque devote ai lavori domestici e attente all'andamento della famiglia.
Nemmeno l'idea di una equa collaborazione in casa sembra avere del tutto successo, cosicché se le donne più istruite sostengono la validità di una ripartizione dei compiti tra moglie e marito, i loro compagni continuano a pensarla in maniera tradizionale.
Sebbene insomma le donne iraniane ormai passino la maggior parte della propria giornata fuori di casa a lavorare, esattamente come la controparte maschile della società, resta l'aspettativa che sia compito loro sbrigare le faccende domestiche, anche dopo ore di estenuante lavoro.
Una soluzione viene spesso offerta dalla forma di impiego part-time che consentirebbe alla donna moglie e madre di riservare parte della giornata alle faccende domestiche preservando la quiete famigliare e la stima del marito; per quelle, invece, che non rinunciano alla possibilità di fare carriera non resta che improvvisarsi “super – eroine” pagando, però, con un crescente senso di frustrazione che ne impedisce la piena realizzazione come donne e come professioniste.
Secondo i risultati della ricerca, le costrizioni, il moltiplicarsi degli impegni e le contraddizioni di un ruolo a metà tra il moderno e il tradizionale, sono tra le maggiori cause di stress e ansietà tra le Iraniane al giorno d'oggi.
Va meglio però, a quanto pare, a chi preferisce dedicarsi di più alla carriera anziché alla casa: sebbene molte di loro lamentino l'inadeguatezza dei salari percepiti, la percentuale di soddisfazione relativa al lavoro fuori dalle mura domestiche resta significativamente elevata.
0 commenti