L’’Iran a Ginevra per la 99° assemblea ILO

E' sbarcata domenica scorsa a Ginevra la delegazione iraniana, capeggiata dal ministro del lavoro e degli affari sociali Abdolreza Sheikh-ol Eslami, che nei prossimi giorni attenderà i lavori per la 99° assemblea dell'ILO, l'Organizzazione Internazionale per il Lavoro.

Al seguito del ministro Abdolreza Sheikh-ol Eslami una commissione di esperti e di rappresentanti di categoria che discuterà nei diversi incontri in calendario di tematiche che toccano da vicino il panorama occupazionale iraniano come la crescente disoccupazione, l'inquadramento e il legittimo supporto alle casalinghe e, in generale, il rispetto dei diritti dei lavoratori sanciti dalla dichiarazione del 1998.

Secondo quanto riportato dall'agenzia ISNA, la lunga settimana di missione diplomatica prevede per il ministro iraniano anche un incontro bilaterale con il direttore generale dell'organizzazione internazionale, Juan Somavia.

Venerdì 11giugno: Iran Day all’expo di Shangai

Si terrà tra pochi giorni la giornata interamente dedicate all'Iran, e ai suoi espositori, all'interno della più grande manifestazione fieristica mai avuta al mondo, l'Expo di Shangai, con più di 5Km quadrati di stand dedicati al tema ““Better City, Better Life””, anche in vista del rimodernamento architettonico che interesserà la stessa Shangai entro il 2011.

Tradizionalmente, tutti i Paesi presenti alla fiera celebrano una giornata a loro interamente dedicata e presieduta dai rispettivi capi di stato. Per l'Iran, il ministro per il commercio Mehdi Ghazanfari ha già fatto sapere che sarà presente Mohammed Ahmadinejad e che numerosi eventi sono stati preparati per accogliere le migliaia di iraniani in visita all'Expo per l'occasione. Sono attesi anche numerosi iraniani espatriati in Cina negli anni.

Già sette presidenti hanno celebrato la giornata del proprio Paese; ben 190 quelli presenti in totale, oltre a 50 organizzazioni internazionali che si sono ugualmente registrate alla manifestazione: finora è stata l'affluenza di circa 70-100 mila visitatori da qui al prossimo 31 ottobre, data di chiusura della manifestazione.

Anime musicali si fondono

Un singolare incontro di flauti, chitarra e antichi strumenti persiani oltre ogni confine materiale, nel limbo sensoriale dove la musica accomuna e unisce: il prossimo 25 aprile il Teatro dei Comici di Roma ospiterà un appuntamento insolito in cui quattro musicisti, italiani e iraniani, condivideranno armonie musicali, presente e passato delle proprie vite, e faranno rivivere al pubblico la magia di una vera e propria fusione interculturale, prima ancora che musicale.

L'armonia jazz di Beppe Capozza, chitarrista professionista e compositore musicale, autore del progetto ““Cont-anima-zione””, e le vibrazioni della sperimentazione elettronica di Fulvio Marras, produttore artistico, si mescoleranno alle note ipnotiche dei due musicisti, e fratelli, iraniani Reza e Hamid Moshenipour.

Reza nasce a Teheran nel 1976 dove studia la musica classica persiana e il tradizionale târ diplomandosi presso il conservatorio di Teheran; più giovane di qualche anno, il fratello Hamid lo segue in ogni esibizione con il suo tombak, strumento a percussione dell'antica Persia, che suona dall'età di nove anni, e con l'inseparabile flauto.

Grazie alla stima e all'appoggio amici come Giorgio Capozza e Fulvio Marras, oggi per i due fratelli Moshenipour è arrivato il momento di far conoscere anche in Italia l'anima della musica per cui vivono.

Un viaggio immaginifico, come lo definiscono gli stessi musicisti, che segue le fila di un intreccio sempre più stretto e avvolgente tra i suoni e le melodie di strumenti e culture provenienti da luoghi, profumi e ricordi lontani fra loro.

Giornata di studio e dibattito alla Sapienza di Roma: L’Iran verso le elezioni presidenziali

Il Dipartimento e la Facoltà di studi orientali della Sapienza propongono a studiosi, esperti, imprenditori, giornalisti specializzati, studenti e a quanti sono interessati all'Iran contemporaneo una giornata di studio sulle prossime elezioni presidenziali del 12 giugno 2009 in Iran.

Sono previste le relazioni di due studiosi di fama internazionale – Ali Granmayeh del London Middle East Institute dell'Università di Londra e Albert Bininachvili della School of International and Public Affairs della Columbia University di New York.

Le relazioni permetteranno di fare il punto sul quadro giuridico-normativo delle elezioni e soprattutto sulla politica interna ed estera della Repubblica islamica dell'Iran in relazione alle elezioni e ai diversi scenari che con esse si possono aprire.

Le tre relazioni saranno seguite da un dibattito aperto al pubblico coordinato da Laura Guazzone, docente di Storia contemporanea dei paesi arabi alla Facoltà di studi orientali. Al dibattito parteciperanno esperti di enti di ricerca pubblici e privati e rappresentanti del mondo dell'informazione, dell'imprenditoria e dell'università che interverranno partendo dalle loro esperienze e specifiche aree di competenza.

Saranno presenti, tra gli altri, Diego Baliani (Centro militare di studi strategici), Tiziana Ferrario (TG1 Rai), Angela Giordano (Camera di commercio e industria italo-iraniana), Lucia Goracci (TG3 Rai), Alberto Negri (Il sole 24 ore) e Bruno Ruffolo (GR Rai).

L'incontro si svolgerà a Roma il prossimo 5 giugno alle 9.30 presso la Facoltà di studi Orientali in via Principe Amedeo 182/b (Università La Sapienza).

Il turbante e la corona. Iran, trent’anni dopo

“Il turbante e la corona” è il nuovo libro di Alberto Negri, che ripercorre gli ultimi trent'anni dallo Shah a Khomeini ad Ahmadinejad dal 1979 al 2009, per rintracciare le origini più lontane e profonde della rivoluzione, esplorandone i luoghi, interrogandone i protagonisti, rivelando “le colpe” dell'Occidente e districando la capillare rete di alleanze fra le forze economiche e religiose del Paese.

Verrà presentato Martedì 26 maggio, ore 18.00 a ROMA, LA FELTRINELLI, via V.E. Orlando 78, dove parleranno con l'autore Lucio Caracciolo e Bijan Zarmandili.

Il primo viaggio di Negri in Iran e in Medi Oriente risale al 1980. Ricercatore all'Istituto di studi di politica internazionale ha iniziato nel 1981 la carriera giornalistica. Ȉ inviato del Sole 24 Ore, per cui ha seguito negli ultimi vent'anni i principali eventi politici e bellici in Medioriente, Africa, Balcani, Asia centrale.