da iran.it | Mag 2, 2010 | Economia
La compagnia petrolifera di Stato iraniana ha ufficialmente dato inizio all'estrazione di petrolio dal giacimento dell'isola di Hengam, imponente risorsa di greggio e gas naturale scoperta nel 1975 nello stretto di Hormuz.
Allo stato attuale l'Iran estrae 4,500 barili di greggio al giorno, ma la piattaforma, che da un anno frutta già all'Oman qualcosa come 10,000 barili al giorno, rappresenta una concreta prospettiva di crescita degli utili della compagnia iraniana nel breve periodo, come annunciato nelle previsioni dell'amministratore delegato Mahmoud Zirakchianzade:
“Non appena lanceremo la seconda fase di sviluppo del processo di estrazione del petrolio dal sito di Hengam, la nostra produzione giornaliera di greggio raggiungerà i 25,000 barili. Questa fase” aggiunge Zirakchianzade “verrà avviata entro la fine dell'anno, inteso secondo il calendario iraniano” (20 Marzo 2011 ndr).
da iran.it | Feb 2, 2010 | Economia
Il presidente dell'Azienda iraniana per il trasporto del gas ha detto che il Kuwait è interessato ad allacciare la sua rete con quella dell'Iran.
“La rete per il trasporto del gas è già arrivata a Khorramshahr nel sud dell'Iran ed è possibile estenderla ulteriormente in Kuwait”, ha detto Reza Almasi in un'intervista lunedì scorso.
Il piano per collegare le reti dei due paesi comprende un gasdotto sottomarino che arrivi fino al confine kuwaitiano; è un'opera realizzabile in breve tempo considerando le infrastrutture della provincia meridionale del Khuzestan.
L'esportazione annuale di 3-4 miliardi di metri cubi di gas naturale dal giacimento di Pars fino al Kuwait è stata una delle questioni principali sollevate in un incontro dello scorso novembre tra il ministro iraniano del petrolio Masoud Mirkazemi, e il suo omologo del Kuwait, lo sceicco Ahmad Al-Abdullah Al-Sabah.
Secondo le statistiche, le riserve iraniane di gas comprendevano nel 2008 circa 950 trilioni di piedi cubi, una quantità seconda solo a quella della Russia; circa due terzi delle riserve iraniane di gas naturale si trovano in giacimenti non ancora sfruttati.
Il Kuwait ha una modesta quantità di gas naturale. Il paese non è stato in grado di soddisfare la domanda interna di gas naturale, nonostante gli sforzi per aumentarne l'estrazione.
da iran.it | Feb 2, 2010 | Economia
Il governo iraniano ha incluso il rilascio di “ 9.5 miliardi in obbligazioni nella prossima legge sul bilancio per finanziare lo sviluppo delle infrastrutture.
Secondo l'agenzia Mehr, il progetto di legge autorizza il governo a emettere obbligazioni fino a 1,5 miliardi di euro per finanziare i progetti di infrastrutture nel settore idrico e in quello agricolo.
Il ministero del petrolio è stato autorizzato a emettere fino a 5 miliardi di euro in obbligazioni per garantire il capitale necessario da investire nei progetti in corso. Anche le industrie e le miniere sono state autorizzate a emettere bond fino a un massimo di 2 miliardi per investire in piani economici e per l'ambiente.
La legge autorizza anche le grandi città a emettere obbligazioni fino a 20 trilioni di rial (circa 1,4 miliardi di euro) per poi realizzare progetti di sviluppo e di conservazione dei centri storici.
Il disegno di legge dovrebbe essere approvato dal Parlamento. L'emissione delle obbligazioni è subordinata all'autorizzazione della Banca centrale Iraniana.
Domenica scorsa il presidente Mahmoud Ahmadinejad ha presentato in parlamento la legge di bilancio del prossimo anno iraniano (marzo 2010-marzo 2011).
da iran.it | Feb 2, 2010 | Economia
La Central Iranian Oil Fields Company (CIOFC) progetta di assorbire 7 miliardi di dollari per lo sviluppo dei giacimenti di petrolio e di gas della regione centrale entro il 2015 (termine del quinto piano di sviluppo socioeconomico quinquennale); questo ha riferito lunedì l'amministratore delegato della compagnia.
Alireza Zeyghami ha detto che questo piano porterà la produzione dei giacimenti dagli attuali 160.000 barili al giorno a 500.000 (agenzia SHANA).Ha inoltre aggiunto: “Anche la produzione giornaliera di gas sarà portata a 500 milioni di metri cubi entro la data menzionata.”
da iran.it | Set 8, 2009 | Economia
L'amministratore delegato della raffineria di petrolio di Abadan ha detto che la fase 3 del piano di sviluppo dell'impianto è completa all'80%.
Secondo il canale di stato iraniano (IRIB) Alireza Abhaji ha detto che il progetto probabilmente entrerà in funzione verso la metà di marzo del 2010.
Egli ha affermato: “Quando l'unità entrerà in funzione, la produzione di benzina della raffineria salirà a 16 milioni di barili al giorno dagli attuali 10 milioni. Tale produzione soddisferà il 20% della richiesta interna di benzina.”
Secondo l'IRIB, la fase 3 di sviluppo della raffineria produrrà ogni giorno 25.000 barili di cracker catalitico, 434 tonnellate di gas liquefatto e 251 tonnellate di gas estratto dalle operazioni di fissione.
L'unità di fissione sarà allestita utilizzando la tecnologia UOP (universal oil product). Il cracker catalitico è un reattore chimico impiegato per la conversione di oli con un elevato punto di ebollizione in carburanti con un punto di ebollizione più basso.
Si stima che il completamento del piano di sviluppo costerà 280 milioni di euro.
In precedenza, Abhaji aveva affermato che una società cinese entrerà al 35% nel progetto di sviluppo di questa raffineria. Egli ha poi aggiunto: “Il Ministero del petrolio dà una grande importanza al progetto della raffineria di Abadan perché vuole aumentare la capacità dell'impianto di fornire diversi prodotti petroliferi.”
La raffineria si trova nella città sud-occidentale di Abadan, vicino alla costa del Golfo Persico. Venne completata nel 1912 ed era una delle raffinerie più grandi del mondo quando venne distrutta nel 1980 durante la guerra tra Iran e Iraq.
All'epoca la raffineria aveva una capacità di 635.000 barili al giorno ed era parte di un complesso comprendente impianti petrolchimici molto importanti. Dal 1988, anno in cui finì la guerra, la sua produzione è cresciuta costantemente: adesso si aggira sui 450.000 barili di greggio al giorno.