Iran International Aluminium Conference

L'Iran International Aluminium Conference (IIAC2009), organizzato dall'Iran Aluminium Research Center e da IMIDRO (Iranian Mines and Mineral Development and Renovation Organization), è in programma per il 22 e 23 aprile 2009 a Teheran, in Iran.
IIAC2009 mira a discutere i recenti sviluppi dell'industria dell'alluminio e tratterà aspetti quali produzione, lavorazione, costruzione, rapporti struttura/proprietà e applicazioni ingegneristiche dell'alluminio.

La domanda crescente di alluminio ne ha aumentato il consumo capitale in questa regione, grazie al notevole ampliamento di vari settori quali costruzioni, trasporti, alimentare e industrie elettriche.

Grazie alle enormi risorse di petrolio e gas nonché alla posizione geografica favorevole e alla disponibilità delle risorse umane, l'Iran è una nazione mediorientale importante e promettente per gli investimenti stranieri, e in particolare per l'industria dell'alluminio.

Di conseguenza è fondamentale che le società che parteciperanno alla conferenza conoscano le nuove tecnologie e gli sviluppi dei settori industriali trattati e le più avanzate attrezzature.
Durante i giorni della conferenza si terrà una grande esposizione con partecipanti proveniente dall'Iran e da altre nazioni.

fonte: aluplanet.com

Un fondo per lo sviluppo nazionale contro la crisi del prezzo del greggio

Teheran –- Dopo il fondo nazionale per la stabilizzazione del prezzo del petrolio, il governo iraniano, a fronte di una sempre più crescente preoccupazione legata alle fluttuazioni instabili del mercato del greggio, ha deciso di mettere a disposizione nuovo denaro che possa dare oggi sostegno alla sofferente economia iraniana.

Lo ha annunciato oggi Mohammad-Hadi Zahedi-Vafa, vice ministro delle Finanze di Teheran, che da un lato si è dimostrato sereno nella valutazione di un'economia iraniana fortunatamente salva dalla crisi finanziaria globale che sta attanagliando i paesi più avanzati, dall'altro lato, tuttavia, non ha potuto fare a meno di ricordare come lo stato di salute dell'Iran dipenda strettamente dal mercato del greggio per i suoi introiti, di conseguenza apparirebbe oggi prioritario nell'agenda del governo iraniano cercare di tamponare laddove possibile le perdite dovute all'attuale crollo del prezzo dell'oro nero.

Il fondo d'emergenza verrà meglio definito in base all'attuale piano di sviluppo quinquennale; è certo, tuttavia, che esso andrà a finanziare il settore privato, le cooperative e l'intero settore non governativo, stimolando il più possibile gli investimenti, tanto quelli iraniani quanto quelli degli stranieri in Iran.

Iran: un gruppo di lavoro risponderà alla crisi finanziaria

Teheran – Il consiglio dei ministri iraniano ha appena ufficializzato la composizione del gruppo di esperti che, in seguito alla proposta del presidente Ahamadinejad, si occuperà dell'impatto della crisi finanziaria mondiale sull'economia iraniana, sforzandosi di convertirne gli effetti il più possibile in vantaggi.

L'Iran, in realtà , è forse una delle economie al mondo che sta soffrendo di meno la violenta crisi che si abbatte globalmente, soprattutto sui sistemi economici più sviluppati, ormai da un anno; al contrario, almeno 20 Paesi, tra Europa, Nord America e Asia, stanno fronteggiando un periodo di recessione tra i più duri mai visti in seguito al crollo verticale dei titoli su quasi tutti i mercati.

Partendo, dunque, da questa posizione di vantaggio, il gruppo di lavoro capeggiato dal ministro delle Finanze valuterà nuove manovre in campo bancario, assicurativo e commerciale (import/export, ma anche investimenti stranieri in Iran), senza escludere la possibilità di varare appositamente nuove leggi o cambiarne di altre già in corso.

Tra Marzo e Dicembre aumento del cemento prodotto in Iran: + 14%

Teheran – Nei primi nove mesi dell’anno (secondo il calendario iraniano a partire da Marzo), l'Iran ha già prodotto ben il 14% di cemento in più rispetto allo stesso periodo nel 2007, mettendo in commercio 34.658 milioni di tonnellate di cemento destinato all'edilizia.

Basti pensare che in un solo mese, dal 21 Novembre al 20 Dicembre 2008, la produzione di cemento iraniano ha raggiunto complessivamente 3.3 milioni di tonnellate, il che giustifica ampiamente i numeri sopra citati che battono le previsioni precedentemente citate nel Quarto Piano di Sviluppo Socio-Economico del Paese.

Iran, Eni vicina all’accordo sul giacimento di Darkhovin, terza fase di sviluppo

Teheran – L'amministratore delegato della National Iran Oil Company (NIOC) ha annunciato che sono stati raggiunti gli accordi preliminari con l'italiana ENI per realizzare la terza fase del progetto di sviluppo del giacimento petrolifero di Darkhovin.

Seifollah Jashnsaz ha dato l'annuncio al margine del settimo incontro annuale dei direttori ricerca e tecnologia della NIOC tenutosi a Teheran lo scorso lunedì.

Il contratto entrerà in vigore quando sarà ratificato dal consiglio d'amministrazione della NIOC, egli ha affermato.

Quando gli è stato chiesto perché l'inaugurazione della fase due del progetto aveva subito un ritardo di due anni, egli ha risposto che tale contrattempo fu dovuto a un blocco nell'importazione di alcune parti richieste dal progetto.

Lo sviluppo di Darkhovin, un giacimento situato nell'Iran sud-occidentale vicino al confine con l'Iraq, è gestito dall'italiana ENI, gruppo che si occupa di gas e petrolio, per conto dell'iraniana Arvandan Oil & Gas Company, una sussidiaria della NIOC.

Nel 2001 ENI ha firmato con la compagnia petrolifera iraniana un contratto da 550 milioni di dollari per sviluppare il giacimento. Ha completato la prima fase nel 2005 e attualmente è entrata nella seconda fase. Ora la “fase due” del giacimento di Darkhovin produce circa 100.000 barili di petrolio al giorno, ma si arriverà a 160.000 quando il progetto sarà completato.