Sulle tracce del terribile Gengis Khan, nel XIV secolo, tornano a farsi vedere su larga scala, anche in Medio Oriente, i Mongoli provenienti dall’Estremo Oriente.
Poco dopo la metà del 1300 fu la volta del valoroso Tamerlano (occidentalizzazione del vero nome Timur- i lang , “lo zoppo”) che si lanciò alla conquista dell’ovest per costruire un impero degno di rispetto, impero che nel 1405 si sarebbe esteso dal Caucaso fino all’ India .
Inizia nel 1370 l’edificazione dell’impero del re di provenienza asiatica (Uzbekistan) ma di origini turco-mongole (discendente da una dinastia nomade che lì si era stabilita). Questa edificazione prende il via proprio nelle sue terre quando, subito dopo la metà del 1300 , Tamerlano scacciò il casato Chinggiskhanide dei Chagatay nella regione Transoxiana .
Dopo la prima fase di espansione che completò con la conquista di Afghanistan , Moghulistan e Khwarazm , Tamerlano inaugurò la serie degli attacchi all’ Iran , punto di snodo importante nella sua campagna militare che sin dall’inizio mirava ad un’estensione a ovest dei suoi territori. Le antiche regioni della Persia, variamente dominate da diversi governatori con le loro piccole o grandi famiglie dinastiche che risorgevano sulle rovine dell’impero degli Ilkhani, costituivano per lui il primo ostacolo al suo impero.
Nel 1381 Tamerlano iniziò l’invasione dell’Iran, cominciando dalla regione orientale del Khorasan e in particolare dalla città di Herat , allora governata dalla dinastia dei Kartid i; l’espansione in Iran proseguì poi ai danni della repubblica locale dei Sarbedar e ai danni delle vicine regioni dell’ Afghanistan governate da Sultan Ahmad, appartenente alla dinastia dei Gialairidi.
L’attacco ai Muzaffaridi e alle regioni dell’Iran centrale arrivò nel 1387 con la presa dell’agognata Isfahan : all’arrivo di Tamerlano nella città è legata una delle pagine più sanguinose dell’antica storia dell’Iran, poiché decine di teste furono mozzate e ammassate in strada e il sovrano trucidò chiunque osasse ribellarsi alla sua presenza (si parla di circa centomila morti).
Meno tragiche le annessioni all’Impero Timuride della città di Shiraz e delle regioni settentrionali dell’Iran, dove il controllo dei Timuridi venne perfezionato a partire dal 1395. La campagna iraniana di Tamerlano ebbe fine lì, distratto com’era il re da ciò che intanto accadeva nei territori orientali, minacciati più volte da un altro terribile mongolo, Toqtamish Khan , e dalle lotte che lo impegnarono in Russia meridionale , in India e in Cina fino alla sua morte, nel 1405 .
Dopo la sua morte, Tamerlano consegnò l’Impero Timuride prima al nipote Pir Muhammad e poi, morto precocemente quest’ultimo, a Miran Shah .
Shah Rukh, il figlio più giovane di Tamerlano, spostò la capitale del regno a Herat e regnò fino al 1447 ; Husayn Bayqarah , invece, fu l’ultimo dei sovrani timuridi succeduti al grande re capostipite: dopo la sua morte, 1506 , nulla rimase di quel vasto impero che fu conquistato a poco a poco dagli Uzbeki .