Hāfez, o Hāfiz, per esteso K hwaje Shams al-Din Muhammad Hāfez Shirazi (خواجه شمسالدین محمد حافظ شیرازی in persiano) è stato un mistico e poeta persiano che nacque fra il 1310 e il 1337 a Shirāz e fu figlio di un certo Bahā’ ud-Din.
Si divise tra la corte di Shiraz e gli ambienti religiosi (il suo nome significa: “memorizzatore del Corano”). I suoi circa 500 ghazal (poemi lirici) sono molto noti e furono oggetto di studio di numerosi commentatori e spesso appresi a memoria anche dalla gente meno istruita. Il suo Divan (canzoniere), è usato ancor oggi come popolare libro di divinazione.
Hāfez canta soprattutto le grazie di un misterioso “amico” (talora presentato nell’immagine di un coppiere, di un mago zoroastriano, di un “turco predone”, dell’assassino, del medico, del giocatore di polo, e così via) che tipicamente mostra crudeltà e indifferenza nei confronti del poeta-amante. Quanto Hāfez si riferisse a un amore terreno o a un amore divino, è oggetto di controversia tra gli studiosi. Oggi è tuttavia prevalente una lettura in chiave panegiristica: l’amico cantato sarebbe spesso l’immagine del principe mecenate di turno. I n occidente, fu conosciuto inizialmente grazie alla traduzione integrale del Divan compiuta da Joseph von Hammer-Purgstall (1812-13). Fra i maggiori estimatori di Hāfez vi furono, in Germania, il poeta Rueckert altro suo ottimo traduttore, e soprattutto J.W. von Goethe , che si ispirò al poeta persiano nella composizione del suo famoso Divano occidentale-orientale ; il poeta e filosofo americano Ralph Waldo Emerson ebbe modo di conoscerlo attraverso le traduzioni tedesche, e il suo Persian Essays gli rende omaggio. In Italia fu studiato all’inizio dal pioniere dell’iranisticaitaliana, Italo Pizzi , che tradusse alcune decine di componimenti di Hafez nella parte antologica della sua monumentale Storia della poesia persiana.