Insostituibile Barbie, anche tra le bambine iraniane

Insostituibile Barbie, anche tra le bambine iraniane

Teheran –- Riaprono le scuole in Iran e subito salta all'occhio come, anche nella scelta degli accessori scolastici, le bambine iraniane non mostrino segni di dubbio: è ancora Barbie la bambola idolo e modello di questa generazione, come di quelle passate.

Nemmeno Sara, la più morigerata controparte creata ad hoc per proporre un'alternativa più consona ai costumi islamici, riesce a scalzare la biondissima bambola americana che tiene in pugno il mercato iraniano e sfavilla su zaini, quaderni e quant'altro occorra tra i banchi di scuola.

La versione islamica di Barbie, insomma, non convince tanto quanto quella tradizionale senza chador, così come già Dara non è mai riuscito a rimpiazzare tra i maschetti eroi ““mondiali”” del calibro de L'Uomo Ragno, le Tartarughe Ninja o Shrek.

Nasce a Roma l’associazione italo-iraniana Alefba

Roma –- Sarà inaugurata lunedì 6 Ottobre, a Roma, l'Associazione Culturale ALEFBA, associazione italo-iraniana dal nome che si rifà direttamente alla pronuncia delle prime due lettere dell'alfabeto iraniano.

Sarà proprio un nuovo ponte tra le due culture, quella italiana e quella iraniana, l'associazione che nasce nel cuore di Roma con l'intento manifesto di promuovere la reciproca conoscenza attraverso il contatto e gli scambi tra soggetti provenienti da culture molto diverse, sempre nella piena consapevolezza che solo in questo modo si possano porre le basi per una convivenza civile.

L'occasione del'inaugurazione storica è data dalla celebrazione del ““Mehregan””, antica festa millenaria iraniana, tra le più importanti assieme al Capodanno persiano, il ““Nowruz””.

Il Mehregan però, a differenza del Nowruz, segna l'inizio dell'anno per la religione zoroastriana, molto diffusa nell'antica Persia, che venera tutt'oggi il dio Zoroastro.

Durante i festeggiamenti del Mehragan, la tradizione vuole che tutti i partecipanti indossino abiti nuovi e imbandiscano tavole colorate a cui sedersi per banchettare tutti insieme: è uso anche preparare dei bigliettini augurali profumati da scambiare con i parenti. La festa nasce come ringraziamento per i doni ricevuti dalla natura, in u n periodo di abbondanza di frutta e verdura per le terre iraniane.

Un percorso che parte, quindi, dalle più remote radici iraniane e intende passare attraverso gli scambi musicali, l'arte artigianale dei tappeti e tutto quanto altro faccia arte intesa come strumento di espressione e partecipazione, comunicazione tra popoli e culture differenti.

All'inaugurazione, in rappresentanza dell'Italia e della città di Roma, prenderanno parte alte cariche istituzionali tra cui il sindaco di Roma Gianni Alemanno, il Presidente della Provincia di Roma Piero Marrazzo e il Presidente della Regione Lazio Luca Zingaretti.

Presiederanno l'evento anche l'onorevole Roberto Maroni, Ministro degli Interni italiano, e l'onorevole Andrea Antonini a capo del XX municipio di Roma.

Inizio dell'inaugurazione previsto per le ore 10.30 nel palazzo Valentini, via 4 Novembre.

Per ulteriori informazioni visitare il sito http://www.forumcomunitastraniere.it/.

L’Iran lancia in orbita un satellite

Teheran – Nei giorni in cui il presidente iraniano Ahmadinejad si trova a New York, alle prese con i lavori dell’apertura della 63″° sessione dell'Assemblea Generale dell'ONU, viene annunciato pubblicamente che presto l'Iran metterà in orbita il suo primo satellite.

L'annuncio è stato dato dallo stesso presidente nel corso di un incontro con esuli iraniani a New York. Ahmadinejad non ha riferito ai microfoni numerosi dettagli se non il fatto che il razzo sarà dotato di 16 propulsori e raggiungerà una distanza dalla terra di 690 chilometri.

Il satellite messo in orbita sarà comunque esclusivamente di fabbricazione iraniana, questo rende unico l'evento che dovrebbe realizzarsi a breve, secondo il presidente: l'Iran infatti ha già lanciato altri satelliti, ma sempre attraverso vettori costruiti da Paesi terzi.

Il satellite dovrebbe servire a scopi commerciali o meteorologici. Il primo satellite messo in orbita dall'Iran risale al 2005.

Finanza: si dimette il direttore della Banca Centrale d’Iran

Teheran – Ad un anno appena dal suo incarico, Tahmasb Mazaheri rinuncia alla direzione della Banca Centrale rassegnando le dimissioni.

Il posto che fu di Mazaheri da Settembre del 2007, appunto, secondo fonti ufficiali verrà ricoperto ad interim dal segretario generale della banca, Mahmoud Bahmani.

Mazhaeri aveva avviato lo scorso mese un processo di riforma monetaria che avrebbe portato all'eliminazione dei tre zeri dalla valuta nazionale, il Rial. Su decisione dell'ormai ex direttore, la Banca Centrale ha effettivamente stampato nuove banconote da 50 e 100 Rial, sostituendo prima 500,000 (518 dollari) poi 1 milione di Rial (1,036 dollari) in assegni bancari, la maggior parte però rifiutata da numerose istituzioni, banche comprese, innescando la crisi dei rapporti tra governo e Banca Centrale.

L’Iran è disposto a vendere gas e infrastrutture all’india

Teheran – Nel momento in cui le grandi compagnie energetiche internazionali raffreddano i rapporti con l'India, il direttore della Compagnia Iraniana per l'Esportazione del Gas, Nasrollah Seifi, invitato dalle compagnie private indiane ad un seminario a Nuova Delhi, ha fatto sapere che al contrario l'Iran sta valutando la possibilità di rispondere alla domanda energetica del mercato indiano in continua crescita.

Dalla tre giorni di seminario, in cui sono stati analizzati gli attuali bisogni energetici dell'India, è venuta fuori l'ipotesi che il Paese ben presto potrebbe affrontare una vera e propria crisi di settore causata dall'insufficienza delle forniture di gas naturali per quei settori su cui si concentra la scommessa indiana sullo sviluppo (sia quello industriale, che quello privato o dei trasporti).

Il Paese Indiano ha bisogno al più presto di una rete di fornitura di gas regolare alle principali città (l'obbiettivo è di raggiungere la copertura di 200 città entro il 2020): le compagnie iraniane non solo provvederebbero alle infrastrutture necessarie perché questo avvenga, ma a quel punto diventerebbero anche i fornitori numero uno del mercato indiano.

In India, inoltre, si pensa ormai da tempo di diversificare il tipo di carburante utilizzato per i trasporti, sostituendo diesel e greggio con gas naturale compresso (CNG) ad esempio, con minore impatto sull'ambiente peraltro.

Il mercato indiano dovrebbe essere raggiunto anche da gas in arrivo da Turkmenistan e Myanmar, ma questo non preoccupa Nasrollah Seifi che, in base agli accordi, è convinto che ciò non avrebbe ripercussioni sulle importazioni di gas iraniano.

Un'occasione d'oro per l'Iran, secondo Seifi, per lanciare nuovi, promettenti accordi commerciali con l'India, anche oltre il mercato energetico, nella prospettiva di un'intesa completa da stabilire tra i due Paesi.

Firmato il memorandum d’intesa nel settore geologico fra Iran ed Ecuador

Teheran –- Iran e Ecuador scendono in campo, fianco a fianco, decisi a lavorare assieme nel campo degli studi geologici e delle conseguenti estrazioni minerarie.

Il ministro per l'Industria e le Miniere iraniano e il ministro per l'Energia ecuadoriano hanno infatti siglato, sabato scorso, un accordo che oltre a intensificare effettivamente la operazione tra i due Paesi nel settore energetico, significa molto di più per entrambe le parti.

Significa, infatti, rafforzare le reciproche relazioni nell'arena internazionale, ricordando una volta di più al mondo intero la fiducia che i due governi ripongono l'uno nell'altro, come fa notare Hadi Mirmohammad Meiguni, direttore degli affari internazionali dell'Organizzazione Iraniana per i Rilevamenti Geologici.

I due ministri hanno fatto sapere che faranno spedire delegazioni di esperti nei rispettivi Paesi entro la fine dell'anno, allo scopo di condurre ispezioni sul campo e capire le capacità minerarie di cui entrambi i territori dispongono.

La rivincita di Child of the Earth, il film debutto di Ali Ahangar

Teheran – Ha ottenuto 12 candidature e ha vinto fino a 6 riconoscimenti, in occasione della 12° rassegna Celebrazione del Cinema Iraniano, il film “Child of the Earth” che al Fajr Festival, invece, era stato un flop senza infamia e senza gloria.

Arriva quindi in grande stile il riscatto del regista Mohammad-Ali Ahangar che, davanti alla sorpresa di un così grande riconoscimento, non ha perso occasione di polemizzare un pò con la giuria e gli organizzatori della precedente rassegna: “Il grande successo del film in questa rassegna compensa la fredda accoglienza che invece gli era stata riservata al Fajr Festival”, rimarca il regista, “ogni festival ha le sue regole. Nella Celebrazione del Cinema Iraniano la giuria è composta da un gruppo di esperti provenienti dal mondo professionista del cinema e i film, infatti, vengono selezionati in modo più professionale”.

“Child of the Earth” è il primo film ad aver ottenuto 12 nomination nella storia della rassegna, e parla di una donna di nome Mina che, dopo la scomparsa del marito in guerra, si convince del fatto che lui la stia aspettando in una terra lontana e straniera.

Dopo l'indiscutibile successo Ali Ahangar ha ricordato la riconoscenza verso il Teheran's Art Bureau che ha pienamente supportato la realizzazione del film in ogni sua fase.

Aumenta il lavoro per le donne in Iran, ma alla casa badano ancora loro

Teheran – Il contributo che le donne Iraniane ormai danno indiscutibilmente a livello sociale ed economico al Paese, grazie alle loro molteplici attività occupazionali, non le risparmia ancora dagli oneri della responsabilità domestica a cui, prima, era completamente relegato il ruolo della donna.

Sono queste le conclusioni a cui è arrivato un gruppo di ricercatori dell'Università “Allameh Tabatabaii” lavorando ad uno studio dei problemi cosiddetti famigliari.

Il rapporto finale mostra come a dispetto di una crescente emancipazione per cui le donne iraniane oggi, rispetto al passato, abbiano ridefinito il loro status sociale lavorando alla stregua degli uomini, resista una visione tradizionalista che vorrebbe le donne comunque devote ai lavori domestici e attente all'andamento della famiglia.

Nemmeno l'idea di una equa collaborazione in casa sembra avere del tutto successo, cosicché se le donne più istruite sostengono la validità di una ripartizione dei compiti tra moglie e marito, i loro compagni continuano a pensarla in maniera tradizionale.

Sebbene insomma le donne iraniane ormai passino la maggior parte della propria giornata fuori di casa a lavorare, esattamente come la controparte maschile della società, resta l'aspettativa che sia compito loro sbrigare le faccende domestiche, anche dopo ore di estenuante lavoro.

Una soluzione viene spesso offerta dalla forma di impiego part-time che consentirebbe alla donna moglie e madre di riservare parte della giornata alle faccende domestiche preservando la quiete famigliare e la stima del marito; per quelle, invece, che non rinunciano alla possibilità di fare carriera non resta che improvvisarsi “super – eroine” pagando, però, con un crescente senso di frustrazione che ne impedisce la piena realizzazione come donne e come professioniste.

Secondo i risultati della ricerca, le costrizioni, il moltiplicarsi degli impegni e le contraddizioni di un ruolo a metà tra il moderno e il tradizionale, sono tra le maggiori cause di stress e ansietà tra le Iraniane al giorno d'oggi.

Va meglio però, a quanto pare, a chi preferisce dedicarsi di più alla carriera anziché alla casa: sebbene molte di loro lamentino l'inadeguatezza dei salari percepiti, la percentuale di soddisfazione relativa al lavoro fuori dalle mura domestiche resta significativamente elevata.

Internet piace agli iraniani: la crescita del numero degli internauti in Iran

Teheran – Solo Israele in Medio Oriente conta ancora il numero più elevato di navigatori in Internet rispetto all'Iran. Ma gli iraniani si sanno difendere bene: trascinati perlopiù da una popolazione giovane e intellettualmente vivace, i numeri che l'Internet World Stats ha reso noti di recente, includendo nelle sue raccolta dati 233 tra Paesi e regioni del mondo, mettono in netta evidenza una netta crescita dell'uso di Internet che l'Iran ha fatto registrare negli ultimi anni.

Grazie soprattutto ai ben 7.5 milioni e mezzo di Iraniani che vivono in fuori dal proprio Paese, la percentuale degli iraniani che dimostrano di apprezzare gli usi e le opportunità offerte dalla navigazione in Rete è aumentata del 71% in sette anni (tra il 2000 e il 2007).

Voglia di comunicare con amici e parenti lontani quindi (ma non solo) alla base di un uso massiccio del Web che rende competitive le cifre fatte registrare dagli Iraniani on-line (ben 18milioni fino allo scorso mese di Giugno) rispetto al totale degli internauti nel totale dei Paesi mediorientali: come già detto, solo Israele batte l'Iran in quanto a numero degli utenti della Rete, ma gli Iraniani comprendono comunque più della metà degli utenti in tutto il Medio Oriente (il 53.7%).

Il nuovo mercato dei capitali: l’Iran chiede collaborazione all’Italia

Teheran – L’esperienza italiana nel settore delle privatizzazioni è chiamata a imprimere un marchio decisivo nel nascente, e ancora incerto, mercato iraniano che oggi si apre (almeno in parte) alle capitalizzazioni private.

Una svolta nella storia dell'economia e dei commerci iraniana a cui è chiamato a partecipare il Paese italiano per tramite del suo ambasciatore a Teheran, Alberto Bradanini, che mercoledì scorso, ha incontrato il direttore della Borsa Valori di Teheran, Ali Rahmani.

Al termine dell'incontro, Rahmani e l'Ambasciatore Bradanini hanno reso note le intenzioni di entrambe le parti di rafforzare i rapporti già esistenti sul mercato dei capitali, rendendo effettivi i propositi di una collaborazione attraverso un apporto concreto di esperti del settore che viaggeranno dall'Italia in Iran per approfondire le intenzioni di Teheran e le condizioni della partecipazione.