Difficile interpretare il ruolo di Khomeini: parla l’attore Abdorreza Akbari

Difficile interpretare il ruolo di Khomeini: parla l’attore Abdorreza Akbari

Teheran- Alla sua seconda performance dopo quella nel film “The Morning Son”, Abdorreza Akbari si cimenta ancora una volta nel ruolo dell’imam Khomeini nel nuovo film di Behruz Afkhami “11 Minutes, and 30 Seconds”.

Akbari, che non è nuovo alle pellicole di Afkhami (oltre in ““The Morning Son”” ha recitato anche in ““The Day of Satan”” e nella serie TV ““Operation 125″”), ricorda oggi le difficoltà già riscontrate nel recitare il ruolo dell'imam nel suo film biografia e fa tesoro della lunga preparazione che ha preceduto le riprese, passata a documentarsi al Centro per la Compilazione e la Pubblicazione delle opere dell'imam, tra libri e registrazioni dei suoi discorsi.

“Ascoltare alcuni dei discorsi di Khomeini mi ha aiutato a riprodurre fedelmente il suo stile nel parlare e, in generale, i suoi atteggiamenti”” dichiara Akbari ai giornalisti ““tuttavia questo resta il ruolo più delicato che abbia mai affrontato, in quanto il retaggio di Khomeini è ancora vivo tra gli Iraniani e tutti si aspettano che egli venga rappresentato nel migliore dei modi possibili”.

Il film è ambientato durante il periodo della guerra fra Iran ed Iraq (1980-1988): a quel tempo, l'imam, sessantenne, tenne uno dei suoi più bei discorsi davanti al popolo iraniano richiamando tutti alla pace e alla concordia. Nel film viene riprodotto quel momento storico, sebbene la sceneggiatura ruoti tutta intorno al modo di riportare il conflitto da parte dei giornalisti, internazionali e non.

Aree speciali in Iran per ottimizzare l’export di gas

Aree speciali in Iran per ottimizzare l’export di gas

Teheran –- Apposite aree in Iran godranno presto di agevolazioni economiche con l'obbiettivo di rendere più facile l'esportazione di gas verso Paesi terzi e guadagnare ancora una buona fetta del mercato mondiale energetico.

Il progetto è stato ufficialmente annunciato dal direttore della compagnia nazionale per l'esportazione del gas (NIGEC, National Iranian Gas Export Company): Reza Kassaizadeh, durante una conferenza sul tema, ha ribadito l'importanza per l'Iran di aumentare le quantità di gas esportato, in quanto Paese prospero di risorse energetiche.

In tal senso, la NIGEC ha già adottato nuove scelte strategiche che la porteranno ad implementare gli accordi commerciali già esistenti con Cina, Russia, le Repubbliche centro-asiatiche e gli Stati che si affacciano sul Golfo Persico, senza dimenticare le nuove partnership con la Turchia e i Paesi dell'Unione Europea.

Unesco riconosce la qualità dell’industria culturale e creativa in Iran

Teheran – Tre eventi organizzati nella ““capitale culturale del mondo islamico””, Isfahan, chiameranno nella splendida città iraniana, fino all'8 Ottobre, un gran numero di esperti internazionali con l'obbiettivo di studiare e proporre nuove idee per potenziare l'industria culturale in Iran.

Esperti provenienti da numerosi paesi (Danimarca, Olanda, India, Malesia, Tailandia, Afghanistan, Kazakhstan, Kyrgyzstan, Tajikistan, Turkmenistan e Uzbekistan) stanno giudicando in questi giorni vari tipi di manufatti non solo iraniani, bensì provenienti anche dalle repubbliche centro-asiatiche, promuovendone soprattutto la fattura eco-compatibile.

Durante il primo dei tre eventi culturali ospitati ad Isfahan, infatti, il lavoro degli specialisti si è concentrato sulla promozione degli standard di qualità nella produzione di manufatti in linea con il rispetto dell'ambiente; dal 5 al 7 Ottobre, invece, si procederà con la scelta dei migliori tra 68 pezzi d'arte artigianale centro-asiatici e 157 prodotti dell'arte manifatturiera iraniana, da premiare con il Premio d'Eccellenza Unesco per il 2008.

All'esame della giuria saranno sottoposti tradizionali strumenti in metallo, sculture, tessuti di lana e in fibra naturale, oggetti in legno, ceramiche e quant'altro l'artigianato asiatico possa vantare.
Il terzo e ultimo evento si terrà l'8 Ottobre, sempre a Isfahan, quando i membri di una giuria per metà iraniana e per metà afghana riceveranno un corso d'aggiornamento sulle medesime tematiche di sviluppo di cui sopra, con il patrocinio dell'Unesco e dell'Organizzazione Iraniana per il Patrimonio Culturale, l'Artigianato e il Turismo (ICHHTO).

Isfahan è da tempo un vero e proprio museo all'aperto di reperti architettonici, oggetti d'arte e artigianato, tanto da ottenere il riconoscimento ufficiale del suo splendore dall'Organizzazione della Conferenza Islamica (OIC) che nel 2006 l'ha appunto assurta a città capitale dell'arte islamica.

L’Interpol nega il rientro in Iran del bassorilievo rubato a Persepoli

L’Interpol nega il rientro in Iran del bassorilievo rubato a Persepoli

Teheran –- La polizia internazionale (Interpol) fa sapere che non aiuterà la Repubblica Islamica d'Iran a riottenere un basso rilievo risalente al periodo achemenide, sottratto al Paese e venduto per la prima volta all'asta al Christie House di New York 34 anni fa.

Continua dunque la bagarre del collezionismo d'arte tra le forze di polizia e le istituzioni iraniane per la cultura che hanno già offerto, in passato, 500.000 sterline per riavere la reliquia storica raffigurante la testa di un soldato e rubata nell'antico palazzo persiano dell'Apadana trenta anni prima della Rivoluzione Islamica.

Stimato per un valore di 1,188,000 dollari, il bassorilievo è ancora a Londra dopo che il suo primo acquirente, un collezionista francese, lo comprò all'asta di New York nel 1974 per poi rivenderlo on-line dopo ben trenta anni di possesso geloso.

Già allora l'Ambasciata Iraniana a Londra provò ad opporsi alla vendita del pezzo d'arte su Internet, ottenendo però scarsi risultati. La partita, di fatto, è ancora aperta e non godrà del supporto dell'Interpol.

Successo al Teatro Argentina in Roma per le marionette di Behroz Garibpour

Successo al Teatro Argentina in Roma per le marionette di Behroz Garibpour

Roma –- Si è conclusa con un gran successo di pubblico italiano e iraniano la due giorni a teatro per Behroz Garibpour che ha messo in scena ““Rostam e Sohrab”” di Ferdowsi attraverso la mimica delle marionette tipiche del teatro iraniano.

Le marionette Rostam SohrabUnica tappa in tutta Europa, Garibpour ha scelto l'Italia, e più esattamente uno dei maggiori teatri di Roma (il Teatro Argentina) per esportare oltre l'Iran la storia della battaglia epica tra i valorosi Rostam e Sohrab, padre e figlio, riuniti beffardamente da un destino che non li risparmia da un finale tragico e doloroso di morte.

Non a caso il regista ha scelto Roma per raccontare l'antica storia che Ferdowsi nel X secolo riportava nel ““Libro dei Re””: è nella capitale italiana che Garibpour ha infatti affinato la sua arte scenica, ed è qui a Roma che con un pizzico di emoziona malcelata ha rilasciato al portale Iran.it commenti di soddisfazione per la riuscita dello spettacolo (30 Settembre e 1 Ottobre).

Gruppo AranOltre cento marionette e 25 marionettisti del gruppo Aran per un lavoro di preparazione durato complessivamente ben quattro anni prima della rappresentazione: il regista spiega anche che ben 20 componenti dello staff in realtà sono donne, e questo perché le donne iraniane, giocando con le bambole, acquisiscono sin da bambine una manualità che non è facile riscontrare invece negli uomini.

L'appagamento più grande, però, viene a Garibpour dalla significativa presenza di italiani tra il pubblico, a dimostrazione che la poesia iraniana, anche quando viene rappresentata attraverso il gioco delle marionette, trova terreno fertile nell'humus culturale italiano a cui il regista è evidentemente affezionato.

Gruppo Aran - palcoscenicoDopo Roma, il 4 Ottobre il gruppo Aran si è spostato a Torino (Rassegna Internazionale del Teatro “Incanti 2008”) dove ha messo in scena il Macbeth shakespeariano nell'inedita versione rappresentata dalle sue colorate, suggestive marionette.

Bahman Qobadi tra i giurati al Festiaval del Cinema Indipendente in Polonia

Teheran –- Ci sarà anche un Iraniano tra i registi che giudicheranno ben 120 film al Festival del cinema indipendente ““Off Camera”” che si inaugura in queste ore in Polonia. Bahman Qobadi, già noto al pubblico e alla critica internazionali, avrà così l'onore di prendere parte ad uno dei più famosi festival cinematografici al mondo.
Al suo fianco, a comporre la giuria, siederanno altri registi del calibro di Hector Babenco, Zbigniew Preisner, Petr Zelenka e Michael Almereyda.

Il festival durerà dall'1 al 15 ottobre, quindici giorni durante i quali, dei 120 film in totale che verranno proiettati, la giuria è chiamata a giudicarne 12 effettivamente in gara.

Si rafforza l’alleanza energetica tra Iran e Turchia

Teheran –- Iran e Turchia sempre più vicine: non si parla di politica, bensì del consolidamento dei rapporti economici e commerciali tra i due Paesi che si giocano la nuova partita geopolitica trattando di gas ed energia elettrica.

La recente visita ad Ankara del Ministro degli Affari Esteri Iraniano Mottaki, è stata dimostrazione della crescente fiducia che i due Paesi ripongono l'uno nell'altro, ma soprattutto è stata l'occasione giusta per mettere sul tavolo nuove trattative sul piano energetico che porteranno presto freschi investimenti turchi in Iran.

Mottaki, rientrando a Teheran, ha parlato di investimenti superiori ai 10 miliardi di dollari che andrebbero da un lato a costruire una nuova pipeline che rifornirebbe di gas naturale iraniano l'Europa, passando per la Turchia (The South Pars Project), dall'altro invece verrebbero spesi nella generazione elettrica di cui l'Iran, benché ricca di gas, ha fortemente bisogno.

Due progetti, quindi, che porterebbero evidenti vantaggi economici a entrambe le parti. Mottaki ha fatto sapere, inoltre, che il governo iraniano potrebbe affidare a contractors turchi anche appalti relativi alla costruzione di strade e ferrovie, per un investimento totale superiore ai 12 miliardi di dollari.

Arriva il visto elettronico per chi vuole viaggiare in Iran

Teheran –- Un visto elettronico (e-visa) per chi non voglia attendere troppo a lungo per visitare le splendide terre d'Iran è la nuova iniziativa del Ministero degli Affari Esteri iraniano che dovrebbe velocizzare le procedure burocratiche necessarie ad accedere al Paese.

Il servizio è già disponibile collegandosi al sito www.evisa.ir e compilando un apposito modulo a cui si viene subito indirizzati direttamente dalla Home Page. Orientarsi è semplice dal momento che il sito prevede versioni in lingua Inglese oltre che Farsi. Dopo 48 ore dalla compilazione corretta del modulo, il richiedente riceve un codice che dovrà essere esibito all'aeroporto d'arrivo in Iran, ottenendo così il rilascio immediato del permesso.

Il Segretario dell'Ufficio per il Turismo nell'ambito dell'Organizzazione per i Beni Culturali Iraniana, Mohammad Reza Poyandeh fa sapere che il servizio di rilascio del visto elettronico è già attivo nel principale aeroporto di Teheran Imam Khomeini, ma sarà presto disponibile anche in altri 10 aeroporti in Iran, tra cui quelli di Mashhad, Shiraz, Isfahan, Tabriz, Kish e Ghesm.

Secondo MohammadReza Poyandeh l'e-visa favorirà non solo lo sviluppo del turismo in Iran, ma aumenterà gradualmente anche la fiducia degli stranieri nel popolo e nelle istituzioni Iraniani.

Un Treno del Turismo in tour in Iran

Teheran –- Per ogni tappa, una cultura differente: è questo il nuovo modo in cui sarà possibile in Iran scoprire davvero tutte le diverse culture che lo compongono, semplicemente viaggiando a bordo di un treno, seguendo un percorso virtuale.

Un treno speciale, di nome Tourism Train, diventerà presto un'installazione permanente nel complesso storico culturale SaudAbad di Teheran, e porterà virtualmente a spasso per l'Iran tutti quei turisti che vogliano approfondire le numerose sorprese culturali che un territorio molto vasto come quello iraniano non sempre rende facilmente accessibili in un unico viaggio.

Le esibizioni illustreranno su schermo tutti i gruppi etnici di cui è composta la popolazione iraniana, aiutando il turista a scegliere quali città o villaggi visitare, magari in breve tempo, a seconda delle proprie preferenze, come spiega la direttrice del centro culturale, Esmat Shayeq.

Sarà dunque possibile esplorare la cultura iraniana a partire dalle tribù nomadi, scoprendo ad esempio quali sono tutt'oggi i loro rituali, come sono organizzate le relazioni in famiglia e come si svolgono i riti del matrimonio e del funerale.

L'iniziativa rappresenta senz'altro un fresco impulso all'industria del turismo, settore promettente dell'economia iraniana che necessita ancora di investimenti e nuove idee.

Il pappagallo di Majid Majidi canterà nella notte degli Oscar

Il pappagallo di Majid Majidi canterà nella notte degli Oscar

Teheran – L'ultimo film del regista iraniano Majid Majidi, Song of Sparrows (Avaze Gonjeshkha), prenderà parte all'81″° Rassegna degli Oscar tra i film stranieri.

Majid MajidiDopo il successo riscontrato all'ultimo Festival di Berlino, dove la storia melodrammatica di Song of Sparrows è valsa l'Orso d'Argento come miglior attore a Reza Naji, Majid Majidi quindi è chiamato ad affrontare una nuova, importante sfida che potrebbe confermare la sua fama sul palcoscenico internazionale: Majid Majidi è, infatti, l'unico regista iraniano ad aver già ottenuto una candidatura agli Oscar nel 1998 con Children of Heaven.

Allora il film del regista iraniano non convinse per i suoi toni giudicati eccessivamente moralistici, tuttavia Majidi è pronto ora a riprovarci con un prodotto che riprende quelli stessi toni tracciando una critica (pur sempre nostalgica e mai aggressiva) della società moderna in cui capitalismo e tecnologia portati agli estremi starebbero corrompendo l'antica spiritualità degli uomini, e con essa tutti i valori annessi (famiglia, amicizia, rispetto per la natura).

Un'amputazione per così dire sociale che nella pellicola di Majidi travolge la vita del povero allevatore di struzzi costretto ad abbandonare la sua fattoria per fuggire la miseria e riparare in città .

Song of Sparrows ha già convinto la critica chiamata a scegliere un film che potesse rappresentare l'Iran ad Hollywood, vincendo la concorrenza di So Simple (Reza Mir Karimi), Night Bus (Kioumars Pourahmad) e Persian Carpet: non resta ora che aspettare il verdetto della giuria più importante nella notte più importante per qualsiasi regista al mondo.