Il bazar di Tabriz e il mausoleo di Ardebil sono entrati nella lista del Patrimonio ‎dell’Umanità dell’UNESCO

La decisione è stata presa durante la 34″° sessione del Comitato UNESCO tenutasi a Brasilia, durante la quale sono stati aggiunti alla lista anche siti dell’Arabia Saudita, dell’Australia, dell’India, delle Isole Marshall e della Corea del Sud.

Il mausoleo di Safi ad-Din Ardebili, fondatore di un centro di sufismo ad Ardebil, si trova nell’Iran nord-occidentale, ed è stato costruito 1335 e il 1629. La parte principale dell’edificio, la tomba di Allah Allah, fu costruita da Sadr ad-Din Musa, figlio di Safi ad-Din Ardebili, il cui discendente Ismail I fondò la dinastia safawide che governò l’Iran nel XVI, XVII e all’inizio del XVIII secolo. Uno scrigno di legno intarsiato, probabilmente donato dal re timuride Homayun, è stato collocato sulla tomba dello sceicco.

Le parti che compongono il mausoleo hanno svolto varie funzioni nel corso dei secoli: biblioteca, moschea, scuola, ghiacciaia, ospedale, cucina, forno e uffici. Il mausoleo comprende inoltre un percorso per raggiungere il santuario dello sceicco diviso in sette segmenti che rispecchiano le sette tappe del misticismo sufi. Varie parti del mausoleo sono separate da otto porte, che rappresentano gli otto atteggiamenti del sufismo. L’opera presenta le caratteristiche tipiche dell’architettura islamica medievale dell’Iran e comprende anche una collezione di affascinanti manufatti. Diverse vennero aggiunte in seguito alla costruzione principale durante la dinastia safawide, luogo di sepoltura di molti sceicchi e molte vittime delle battaglie dei Safawidi.

Il Bazar di Tabriz è uno dei principali luoghi di commercio lungo la leggendaria Via della Seta, e si situata nella provincia dell’Azerbaigian orientale (Iran nord-occidentale). La storia del bazar rappresenta un perfetto sistema commerciale dell’Iran medievale. Il bazar di Tabriz fiorì durante il XIII secolo e mantenne il suo status commerciale e amministrativo fino al 1548, quando il re safawide Shah Tahmasp I trasferì la sua capitale a Qazvin. Il complesso comprende 23 caravanserragli, 22 corridoi, 20 viali interni, 28 moschee, 8 madrase, 5 bagni termali, 2 ghiacciaie e uno ““zurkhaneh”” (una tradizionale associazione sportiva iraniana). Il bazar è ricoperto da volte costruite con mattoni, che si ritrovano anche nei splendidi padiglioni come quello di Mozzafarieh, dedicato alla vendita di tappeti.

SITI IRANIANI INSERITI NEL PATRIMONIO DELL’UMANITà€

  1. Chogha Zanbil, provincia del Khuzestan, 1979
  2. Persepoli, provincia di Fars, 1979
  3. Piazza di Naqsh-e Jahan, provincia di Isfahan, 1979
  4. Takht-e Soleiman, provincia dell’Azerbaigian occidentale, 2003
  5. Pasargadae, provincia di Fars, 2004
  6. La città di Bam e il paesaggio circostante, provincia di Kerman, 2004
  7. La cupola di Soltanieh, provincia di Zanjan, 2005
  8. Bisotun, provincia di Kermanshah, 2006
  9. Chiese storiche di San Taddeo e di Santo Stefano, provincia dell’Azerbaigian occidentale, e Dzordzor (Zorzor), provincia dell’Azerbaigian orientale, 2008
  10. Antico acquedotto di Shushtar, provincia del Khuzestan, 2009
  11. Mausoleo dello sceicco Safi ad-Din Ardebili, provincia di Ardebil, 2010
  12. Bazar di Tabriz, provincia dell’Azerbaigian orientale, 2010.

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Scritto da iran.it

23/08/2010

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