Un posto a sedere tra i grandi nomi del cinema e dell'arte contemporanea: affianco alla storica bond girl Britt Ekland, al regista Mike Hodges, e al curatore del MOMA di New York Laurence Kardish, sederà per la prima volta il regista iraniano Rafi Pitts a far parte della selezionata giuria dell'International Film Festival che si terrà ad Edimburgo dal 16 al 27 giugno.
Alla rassegna, inaugurata nel 1993 in omaggio al regista britannico Michael Powell, prenderanno parte film rigorosamente britannici di cui verranno giudicati originalità e immaginazione. Nel 2009 il premio intitolato a Powell venne vinto da Duncan Jones debuttante con il suo “Moon”; quest'anno, invece, in gara ci sarà anche un film dello stesso Pitts, un thriller impetuoso come è stato già definito dalla critica: il suo “Hunter” racconta di un killer che ammazza due poliziotti a caso, per consumare una sorta di vendetta personale quanto irrazionale, prima di fuggire in una foresta dove verrà raggiunto e ucciso a sua volta dagli agenti.
Magnetico e sorprendente, il film di Pitts tiene lo spettatore incollato alla poltrona dalla prima sequenza fino all'ultimo sparo di pistola, sicuramente uno dei candidati alla vittoria del trofeo finale.
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