Milani: Non cercate l’ideale nel cinema iraniano

La regista Tahmineh Milani ritiene che non vi sia un “asso”” tra i film iraniani a causa delle restrizioni imposte all'industria cinematografica nel paese.

“Questa carta può essere estratta solo da chi ha mano libera, in altre parole, non cercate l'ideale nel cinema iraniano”, ha detto durante la conferenza stampa tenuta dopo la proiezione del suo film “Payback” al XXVIII Fajr International Film Festival di Teheran della scorsa domenica.

Il film, basato su una storia vera, parla di quattro donne che hanno subito abusi sessuali e che decidono di vendicarsi contro gli uomini. Ha ricevuto l'approvazione da parte del Ministero per la première dopo che la regista e il produttore Mohammad Nikbin hanno acconsentito a tagliare alcune scene.

Infatti, Tahmined Milani che è anche sceneggiatrice del film, è stata criticata dal pubblico per il linguaggio crudo usato nella pellicola. Parte della rabbia di queste donne deriva dall'essere ignorate da un segmento della società . In Payback abbiamo cercato di prestare attenzione a tutte le parti. Ho mostrato la reazione delle donne, e se noi chiudiamo gli occhi di fronte a loro li chiudiamo anche di fronte a noi stessi e ai nostri figli.””

Milani si è incontrata con alcune detenute delle carceri femminili iraniane prima di girare la pellicola. Inoltre ha consultato molti psicologi e sociologi. Una delle scene più forti del film è quando Sara, interpretata da Mahnaz Afshar, svela un segreto profondo della sua vita: venne violentata dal patrigno quando aveva 12 anni. “Non avevo mai interpretato un personaggio del genere, quindi ero molto preoccupata”, ha detto Afshar durante la conferenza stampa.

“Nothing” di Abdorreza Kahani, dramma sociale che parla di una famiglia disagiata, sarà probabilmente proiettato durante il Fajr festival. Saranno proiettati inoltre “Fire Keeper” di Mohsen Amiryusefi e “Frigidness” di Ali Ruintan.

L’orchestra sinfonica di Teheran comincia il suo tour europeo, tra cui a Roma

Lo scorso sabato, a Strasburgo (Francia), l'orchestra sinfonica di Teheran ha eseguito la première della composizione della pace e dell'amicizia. Si è trattato della prima performance dell'orchestra di Teheran al di fuori di quelle in calendario in sei paesi europei; il direttore è Manucher Sahbaji e la solista è Nima Masiha.

Il loro secondo concerto ha avuto luogo a Bruxelles lunedì scorso; mercoledì suoneranno a Roma, sabato a Rotterdam e domenica a Ginevra. Il tour si concluderà a Vienna il 3 febbraio, dopodiché i musicisti torneranno in patria.

Nel febbraio dello scorso anno la composizione fu eseguita alla Vahdat Hall di Teheran per cinque notti durante le celebrazioni per il 30″° anniversario della rivoluzione islamica.

L'Orchestra, composta da 115 musicisti e da 35 coristi, eseguirà le seguenti sinfonie: “I Movimento – Sorge l'alba”, “II Movimento – La Lontananza del Sole”, “III Movimento -Ricostruzione” e “IV Movimento – Iran Verso Futuro”.

Concerto a Roma: Auditorium, Sala Petrassi, Mercoledì 27 gennaio 2010 alle ore 21

vedi anche: http://www.auditorium.com/eventi/4962198