ASHURA: Teatro delle Marionette al teatro Quirino di Roma

Roma – BEHROOZ GHARIBPOUR ha dedicato oltre quaranta anni della sua vita artistica a preservare il patrimonio teatrale iraniano impegnandosi per la sua diffusione nel mondo.

A vent’anni ha iniziato la lunga ricerca storica dello spettacolo rituale Tazieh che racconta la vita dell'Imam Hossein.

Lo studio appassionato, condotto avvalendosi del suo gruppo di collaboratori, gli ha consentito di mettere in scena l'antico spettacolo di marionette del Qajar riportando una storia millenaria a nuova vita.

Nel 2004, dal capolavoro letterario persiano il Grande Libro (Shahname) ha realizzato e diretto lo spettacolo Rostam e Sohrab contribuendo a diffondere la cultura e lamitologia persiana nel mondo.

Lo stile delle sue opere teatrali realizzate con l'impiego delle marionette gli è valso il riconoscimento dell'UNESCO che ha inserito le sue rappresentazioni tra le grandi opere culturali mondiali.

Nel 2008, dopo aver rappresentato le sue opere in tutto il mondo, per la prima volta viene in Italia e mette in scena, al Teatro Argentina di Roma, l'opera epica Rostam e Sohrab riscuotendo uno straordinario successo di critica e di pubblico. Sempre nel 2008, Behrooz Gharibpour ha approfondito i suoi studi sul Tazieh realizzando lo spettacolo Ashura e d dimostrando, con le sue marionette, che lo spettacolo di tradizione, privato di ogni retorica, può essere proposto al pubblico come una rappresentazione divertente e godibile anche per coloro che non ne conoscono profondamente i legami storici.

La sua ultima opera, Ashura, del poeta Mohtasham Kashani in scena al Teatro Quirino di Roma il 2 e 3 ottobre, è ricca di elementi simbolici che ritroviamo nelle parole di Zeynab (sorella di Imam Hossein) che, rivolgendosi ai corrotti ricorda che i governi oppressivi non possono durare in eterno e che il bene vince sempre sul male.Concetto ribadito in Ashura anche dall'Imam Hossein che, prima dell'inizio della grande battaglia finale, grida con forza ““se non avete fede, almeno siate uomini””. Il messaggio universale di Ashura è che tutti gli uomini sono esseri liberi ed i loro diritti, inalienabili non possono essere calpestati.

Hossein, figlio di Ali, il terzo Imam dei musulmani sciiti, nato nel 623, è nipote del profeta Maometto. Dopo il martirio di suo fratello Imam Hassan, Hossein prende la guida degli sciiti, ed il Califfo Yazid gli chiede giuramento di fedeltà , ma lui non accetta perché non giudica Yazid un vero governatore islamico. Un gruppo di sciiti di Kuffe, sta partendo da Medina per Mecca e da Mecca per Kuffe.

Yazid viene a conoscenza di questo viaggio e incarica Ebne Ziad, governatore di Kuffe di combattere contro Hossein. Ebne Ziad, con l'aiuto dei suoi comandanti spietati, uccide l'Imam Hossein ed i suoi fedeli compagni. Questo accade il 10 ottobre 680 a Karbala,attualmente al centro dell'Iraq. Questo tragico avvenimento accade nel decimo giorno del mese del Muharram (primo mese dell'anno lunare) e, per questa ragione, Ashura (il decimo giorno di mese del Muharamnel calendario islamico) ha trovato anche un altro significato nel ricordare che è il giorno delmartirio dell'Imam Hossein per i Musulmani Sciiti.

I Musulmani Sciiti rievocano i primi dieci giorni di questo mese con un lutto religioso, in particolare il nono (Tasua) ed il decimo (Ashura).

Il regista utilizza i testi di Tazieh e le poesie di Mohtasham Kashani, poeta persiano del 1500, vissuto nel periodo Safavide, che ha raccontato la storia con una bellissima elegia e ha creato un nuovo testo.