La fabbrica di alluminio più avanzata sta per cominciare la produzione

La più grande fabbrica di alluminio del paese, chiamata ““Hormozal””, con una produzione annuale di 147.000 tonnellate, comincerà presto l'attività nella provincia meridionale di Hormozgan.

Secondo la stampa iraniana, citando una relazione dell'IMIDRO (l'organizzazione per lo sviluppo e il rinnovamento delle miniere iraniane), ha affermato che circa 400 milioni di euro e 2 trilioni di rial (intorno ai 201 milioni di dollari) sono stati investiti nel progetto.

Il rapporto afferma inoltre che 500 posti di lavoro saranno creati direttamente e 2000 indirettamente dalla realizzazione del progetto.

Al progetto è stata applicata la tecnologia più avanzata nel settore dell'alluminio, vale a dire la KA 230.

La fabbrica Hormozal è adiacente agli impianti di alluminio Almahdi nella città di Bandar Abbas. Lo stabilimento Almahdi ha una capacità produttiva di 110.000 tonnellate.

L'attuale capacità di produzione di alluminio in Iran è di circa 310.000 tonnellate: essa aumenterà del 47% quando il progetto Hormozal entrerà in funzione.

Produttori di gas e di petrolio iraniani siglano contratti con partner europei

Negli ultimi anni l'Iran ha negoziato contratti con oltre 30 aziende provenienti da nove paesi europei per la realizzazione di progetti energetici nel paese, nonostante l’aumento delle sanzioni internazionali e delle pressioni politiche.

Le società comprendono: la svizzera EGL, le norvegesi Statoil, Norsk Hydro, Sintef, e DNV; la russa Gazprom, ASB e Botas dalla Turchia, le francesi IFP, Axens e Air Liquid; le italiane ENI, Technimont ed Edison; la tedesca E.ON e le spagnole Repsol e Dragados. Sono stati conclusi contratti con alcune di queste aziende.

La stampa iraninana ha fornito alcuni dettagli circa i contratti firmati:

– Svizzera: L'anno scorso il gruppo svizzero EGL ha firmato un contratto per l'acquisto di gas della durata di 25 anni e del valore di oltre 13 miliardi di dollari. Secondo il contratto, l'Iran deve fornire ogni anno a EGL 5,5 miliardi di piedi cubi di gas naturale.

– Norvegia: L'Iran e le norvegesi Statoil, Norsk Hydro e Sintef hanno firmato un contratto per l'esecuzione di studi di fattibilità di un impianto di trasformazione ““gas to liquids”” (GTL). La NIOC (National Iranian Offshore Oil Company) e la norvegese DNV Company hanno firmato un contratto per l'avvio di un servizio sull'occupazione, sulla salute e sulla sicurezza dei lavoratori.

– Francia: IFP Company è la titolare della licenza tecnologica dell'unità di produzione di ammoniaca nei complessi petrolchimici di Bou-Ali e di Nouri. Axen Company è la titolare della licenza della dodicesima unità di produzione dell'olefina ad Assaluyeh. Anche Air Liquid, GE ed RT stanno cooperando con la National Petrochemical Company.

– Spagna: La National Iranian Gas Company ha firmato un contratto con Dragados per la costruzione della raffineria di Bidboland.

– Turchia: La società turca ABS ha firmato un memorandum d'intesa con l'Iran per il finanziamento delle fasi 17 e 18 del piano di sviluppo di South Pars.

– Austria: OMV, la più grande compagnia energetica austriaca, è alla testa di un consorzio che progetta di costruire il gasdotto Nabucco che, entro il 2013, porterà gas dalla Turchia all'Austria passando attraverso la Bulgaria, la Romania e l'Ungheria. L'Iran ha reclamizzato il proprio gas, affermando che è essenziale per questo progetto, ma gli Stati Uniti sono contrari alla partecipazione del paese. OMV ha firmato un protocollo d'intesa per la partecipazione a South Pars nel 2007 e ha partecipato anche a sondaggi nel giacimento petrolifero di Mehr, ma entrambe le operazioni sono in fase di stallo.

– Italia: ENI, gruppo energetico italiano, sta guidando la seconda fase dello sviluppo del giacimento di Darkhovin per aumentarne la produzione da 50.000 a 160.000 barili al giorno (valore dell'operazione: 1 miliardo di dollari). Nel gennaio del 2008 la utility Edison e l'iraniana NIOC hanno firmato un contratto di esplorazione del valore di 107 milioni di dollari per il centro di estrazione offshore Dayyer, situato nel Golfo Persico.

Aumentano le esportazioni di minerali e di prodotti industriali

Il dipartimento di pubbliche relazioni del Ministero dell'industria e delle miniere ha riferito che l'Iran ha esportato minerali e prodotti industriali per un valore complessivo di 4,4 miliardi di dollari (periodo: primi quattro mesi del calendario iraniano, terminati il 22 luglio scorso).
IRIB, il canale di stato, ha segnalato che l’Iraq, gli Emirati Arabi Uniti, la Cina, l'India e l'Afghanistan rappresentano le principali destinazioni per l'export dei prodotti iraniani

I prodotti più esportati sono la plastica, i prodotti chimici e i prodotti minerali (come il cemento, lo zolfo, la calce e il gesso).

Le esportazioni nel corso dell'ultimo anno iraniano (terminato il 20 marzo 2009) hanno raggiunto un valore complessivo di 15,3 miliardi di dollari.

I minerali e i prodotti industriali hanno coperto circa l'80% delle esportazioni iraniane al di fuori del petrolio nei 45 mesi precedenti aprile (quarto piano quinquennale, cominciato nel 2005).