Menzione speciale al film iraniano “A proposito di Elly”

La X edizione di ASIATICAFILMMEDIALE – Incontri con il cinema asiatico – si è conclusa il 7 novembre a Roma, dove la giuria ha assegnato una menzione speciale a “About Elly” del regista iraniano Asghar Farhadi.

Il festival è diretto da Italo Spinelli, che ha portato a Roma film, documentari e autori provenienti da diciotto Paesi del continente asiatico.

Titolo originale: “Darbareye Elly”

Regia e Sceneggiatura: Asghar Farhadi

Produzione: Iran 2009

fonte: www.asiaticafilmmediale.it

ASHURA: Teatro delle Marionette al teatro Quirino di Roma

Roma – BEHROOZ GHARIBPOUR ha dedicato oltre quaranta anni della sua vita artistica a preservare il patrimonio teatrale iraniano impegnandosi per la sua diffusione nel mondo.

A vent’anni ha iniziato la lunga ricerca storica dello spettacolo rituale Tazieh che racconta la vita dell'Imam Hossein.

Lo studio appassionato, condotto avvalendosi del suo gruppo di collaboratori, gli ha consentito di mettere in scena l'antico spettacolo di marionette del Qajar riportando una storia millenaria a nuova vita.

Nel 2004, dal capolavoro letterario persiano il Grande Libro (Shahname) ha realizzato e diretto lo spettacolo Rostam e Sohrab contribuendo a diffondere la cultura e lamitologia persiana nel mondo.

Lo stile delle sue opere teatrali realizzate con l'impiego delle marionette gli è valso il riconoscimento dell'UNESCO che ha inserito le sue rappresentazioni tra le grandi opere culturali mondiali.

Nel 2008, dopo aver rappresentato le sue opere in tutto il mondo, per la prima volta viene in Italia e mette in scena, al Teatro Argentina di Roma, l'opera epica Rostam e Sohrab riscuotendo uno straordinario successo di critica e di pubblico. Sempre nel 2008, Behrooz Gharibpour ha approfondito i suoi studi sul Tazieh realizzando lo spettacolo Ashura e d dimostrando, con le sue marionette, che lo spettacolo di tradizione, privato di ogni retorica, può essere proposto al pubblico come una rappresentazione divertente e godibile anche per coloro che non ne conoscono profondamente i legami storici.

La sua ultima opera, Ashura, del poeta Mohtasham Kashani in scena al Teatro Quirino di Roma il 2 e 3 ottobre, è ricca di elementi simbolici che ritroviamo nelle parole di Zeynab (sorella di Imam Hossein) che, rivolgendosi ai corrotti ricorda che i governi oppressivi non possono durare in eterno e che il bene vince sempre sul male.Concetto ribadito in Ashura anche dall'Imam Hossein che, prima dell'inizio della grande battaglia finale, grida con forza ““se non avete fede, almeno siate uomini””. Il messaggio universale di Ashura è che tutti gli uomini sono esseri liberi ed i loro diritti, inalienabili non possono essere calpestati.

Hossein, figlio di Ali, il terzo Imam dei musulmani sciiti, nato nel 623, è nipote del profeta Maometto. Dopo il martirio di suo fratello Imam Hassan, Hossein prende la guida degli sciiti, ed il Califfo Yazid gli chiede giuramento di fedeltà , ma lui non accetta perché non giudica Yazid un vero governatore islamico. Un gruppo di sciiti di Kuffe, sta partendo da Medina per Mecca e da Mecca per Kuffe.

Yazid viene a conoscenza di questo viaggio e incarica Ebne Ziad, governatore di Kuffe di combattere contro Hossein. Ebne Ziad, con l'aiuto dei suoi comandanti spietati, uccide l'Imam Hossein ed i suoi fedeli compagni. Questo accade il 10 ottobre 680 a Karbala,attualmente al centro dell'Iraq. Questo tragico avvenimento accade nel decimo giorno del mese del Muharram (primo mese dell'anno lunare) e, per questa ragione, Ashura (il decimo giorno di mese del Muharamnel calendario islamico) ha trovato anche un altro significato nel ricordare che è il giorno delmartirio dell'Imam Hossein per i Musulmani Sciiti.

I Musulmani Sciiti rievocano i primi dieci giorni di questo mese con un lutto religioso, in particolare il nono (Tasua) ed il decimo (Ashura).

Il regista utilizza i testi di Tazieh e le poesie di Mohtasham Kashani, poeta persiano del 1500, vissuto nel periodo Safavide, che ha raccontato la storia con una bellissima elegia e ha creato un nuovo testo.

Il piano di sviluppo della raffineria di Abadan completo all’80%

L'amministratore delegato della raffineria di petrolio di Abadan ha detto che la fase 3 del piano di sviluppo dell'impianto è completa all'80%.

Secondo il canale di stato iraniano (IRIB) Alireza Abhaji ha detto che il progetto probabilmente entrerà in funzione verso la metà di marzo del 2010.

Egli ha affermato: ““Quando l'unità entrerà in funzione, la produzione di benzina della raffineria salirà a 16 milioni di barili al giorno dagli attuali 10 milioni. Tale produzione soddisferà il 20% della richiesta interna di benzina.””

Secondo l'IRIB, la fase 3 di sviluppo della raffineria produrrà ogni giorno 25.000 barili di cracker catalitico, 434 tonnellate di gas liquefatto e 251 tonnellate di gas estratto dalle operazioni di fissione.

L'unità di fissione sarà allestita utilizzando la tecnologia UOP (universal oil product). Il cracker catalitico è un reattore chimico impiegato per la conversione di oli con un elevato punto di ebollizione in carburanti con un punto di ebollizione più basso.

Si stima che il completamento del piano di sviluppo costerà 280 milioni di euro.

In precedenza, Abhaji aveva affermato che una società cinese entrerà al 35% nel progetto di sviluppo di questa raffineria. Egli ha poi aggiunto: “Il Ministero del petrolio dà una grande importanza al progetto della raffineria di Abadan perché vuole aumentare la capacità dell'impianto di fornire diversi prodotti petroliferi.””

La raffineria si trova nella città sud-occidentale di Abadan, vicino alla costa del Golfo Persico. Venne completata nel 1912 ed era una delle raffinerie più grandi del mondo quando venne distrutta nel 1980 durante la guerra tra Iran e Iraq.

All'epoca la raffineria aveva una capacità di 635.000 barili al giorno ed era parte di un complesso comprendente impianti petrolchimici molto importanti. Dal 1988, anno in cui finì la guerra, la sua produzione è cresciuta costantemente: adesso si aggira sui 450.000 barili di greggio al giorno.

Aperta biblioteca con tutti i libri persiani tradotti in altre lingue

A Teheran è stata recentemente aperta una biblioteca contenente tutti i libri persiani tradotti in altre lingue. La biblioteca è stata istituita dal Centro per la Traduzione del persiano islamico e dei testi umanistici, società affiliata all'Organizzazione per la Cultura e i Rapporti islamici (ICRO).

Essa contiene 3.000 libri persiani che sono stati tradotti in 40 lingue.

Mehdi Mostafavi, direttore dell'ICRO, ha detto all'agenzia Isna: “Lo stato iraniano, gli editori privati e gli uffici di cultura iraniana sparsi all'estero ci hanno aiutato a raccogliere questi libri, ma non abbiamo ancora finito.””

Mostafavi ha inoltre aggiunto che è in preparazione una banca dati contenente tutte le traduzioni e tutti i testi che stanno per essere tradotti in altre lingue.

Inoltre, tale banca dati faciliterà le ricerche degli accademici e degli studiosi.

483.200 veicoli prodotti in 5 mesi

Nel periodo di cinque mesi che si è concluso lo scorso 22 agosto, i costruttori iraniani di automobili hanno prodotto 483.200 veicoli di vario tipo, mostrando un aumento di produzione del 5% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Il Ministero dell'industria e delle miniere, ha segnalato che nel mese del calendario iraniano di Mordad (che è terminato il 22 agosto) 85.324 veicoli di vario tipo sono stati prodotti da industrie pubbliche e private del paese.

Il numero di autovetture prodotte nel corso del mese ha superato le 70.168 unità , il che mostra un incremento della produzione dell'1%.