Stallo nella trattativa tra Iran e Austria per il gasdotto

Teheran – Rischia di saltare in queste ore l'accordo tra Iran e l'austriaca OMV, partner energetici per la costruzione della pipeline Nabucco che, con una estensione complessiva di 3,300 kilometri, trasporterà gas dalle regioni dell'Asia Centrale direttamente sul mercato europeo, il tutto presumibilmente a partire dal 2013.

A lavori fermi, il Ministro del Petrolio Iraniano Gholam Hussein Nozari fa sapere, infatti, di mal sopportare l'atteggiamento d'indecisione con cui il gruppo austriaco continua a rinviare la chiusura delle trattative e, quindi, l'avvio delle operazioni.

Nozari, forte della consapevolezza dell'importanza della partecipazione iraniana al progetto Nabucco (l'Iran possiede da solo il 16% delle riserve di gas mondiali), prefigura già nuovi possibili partner alternativi qualora OMV non arrivasse alla firma finale del contratto al più presto

Al progetto per la realizzazione della pipeline euro-asiatica partecipano anche la compagnia ungara MOL, la rumena Transgaz, la Bulgargaz, la tedesca RWE e la turca Botas.

Debutta il cinema iraniano a Fukuoka, in Giappone

Teheran – Si è aperta da pochi giorni in Giappone la 18″°edizione dell'Asia Fukuoka International Film Festival (11-21 Settembre), rassegna cinematografica largamente attesa nella terra del Solevante che quest'anno, oltre ad ospitare le opere di registi provenienti da Turchia, Siria, Pakistan, India, Malesia, Thailandia, ma anche Cina, Filippine e Sud Corea, ha già dato ampio spazio anche al cinema prodotto in casa Iran, dando rilievo internazionale al livello di qualità raggiunto dalla produzione cinematografica iraniana.

Tre i film in questione presentati con successo, tutti diretti da affermati registi iraniani.

Già di fama internazionale, Dariush Mehrjui ha portato in scena la sua ultima realizzazione dal titolo “Santoori”, chiaramente ispirato alla trama del film tutto incentrato sulla storia di musica e droga del protagonista, un giovane suonatore del Santur, antico strumento musicale a corde di origine persiana.

Opera di Majidi (non nuovo agli schermi del Festival di Fukuoka) è invece “Song of Sparrows” (Il canto del pappagallo), già vincitore dell'Orso d'Argento, premio per il migliore attore, nell'ultima edizione del Festival di Berlino: vengono raccontate le vicende di un vecchio allevatore di struzzi che, caduto in miseria, si ritrova a scontrarsi con le diversità e l'alienazione della vita in città .

Non è mancato, infine, Abbas Kiarostami, già autore di numerosi film che tra gli anni '80 e '90 hanno mostrato un'immagine umana e artistica dell'Iran ad una fetta dell'opinione pubblica occidentale piuttosto scettica. Questa volta Kiarostami ha riproposto al pubblico internazionale “Where Is the Friend's House?” (Dove è la casa dell'amico?), realizzato nel 1987 e ispirato al poema di Sohrab Sepehri, che ripresenta il sempre attuale senso del dovere della società iraniana attraverso lo sforzo compiuto da un bambino per raggiungere la casa dell'amico e restituirgli in tempo un oggetto personale smarrito.