Teheran – Rischia di saltare in queste ore l'accordo tra Iran e l'austriaca OMV, partner energetici per la costruzione della pipeline Nabucco che, con una estensione complessiva di 3,300 kilometri, trasporterà gas dalle regioni dell'Asia Centrale direttamente sul mercato europeo, il tutto presumibilmente a partire dal 2013.
A lavori fermi, il Ministro del Petrolio Iraniano Gholam Hussein Nozari fa sapere, infatti, di mal sopportare l'atteggiamento d'indecisione con cui il gruppo austriaco continua a rinviare la chiusura delle trattative e, quindi, l'avvio delle operazioni.
Nozari, forte della consapevolezza dell'importanza della partecipazione iraniana al progetto Nabucco (l'Iran possiede da solo il 16% delle riserve di gas mondiali), prefigura già nuovi possibili partner alternativi qualora OMV non arrivasse alla firma finale del contratto al più presto
Al progetto per la realizzazione della pipeline euro-asiatica partecipano anche la compagnia ungara MOL, la rumena Transgaz, la Bulgargaz, la tedesca RWE e la turca Botas.
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