L’Iran e la Cina costruiranno la diga più alta del mondo

Il Ministro dell’energia dell’Iran ha annunciato la firma di un accordo con la sua controparte cinese per finanziare la costruzione della diga di Bakhtiari.
Si tratterà  della diga di calcestruzzo più alta del mondo, ha affermato lo scorso 1 marzo l’amministratore delegato dell’Agenzia per lo sviluppo dell’energia idroelettrica.
Mohammadreza Rezazadeh ha detto che una delegazione guidata dal viceministro per l’energia Mohammadreza Attarzadeh è stata di recente in Cina per discutere il finanziamento della diga e della centrale idroelettrica.
Il funzionario ha inoltre affermato che la finanziaria cinese Sinohydro Corporation ha precedenti storici nella costruzione di grandi dighe e ha già  collaborato con ditte iraniane in passato.
La costruzione sarà  una diga ad arco sul fiume Bakhtiari nella zona dei Monti Zagros, nella parte sud-occidentale dell’Iran.
Il lago artificiale a cui darà  origine avrà  una capacità  di 4,8 miliardi di metri cubi.
(fonte: agenzia MNA)

Le esportazioni industriali e minerali dell’Iran salgono a 18 miliardi di dollari

Le esportazioni industriali e minerali dell'Iran hanno raggiunto quasi i 18 miliardi di dollari durante i primi dieci mesi dell'attuale anno iraniano, cominciato il 21 marzo 2010.
Il ministro dell'industria e delle miniere ha rivelato in un rapporto che le esportazioni del paese sono aumentate di oltre il 22%, raggiungendo la somma di 17,963 miliardi di dollari, paragonate a quelle dell'anno precedente.

L'Iran fa parte dei 15 paesi più ricchi di minerali ed esporta i suoi prodotti in 159 nazioni, tra cui la Cina, l'India, gli Emirati Arabi, l'Afghanistan e l'Iraq.
Il paese, con appena l'1% della popolazione mondiale, possiede oltre il 7% delle riserve minerali del pianeta. L'Iran giace su 37 miliardi di tonnellate di riserve sicure e possiede oltre 57 miliardi di tonnellate di riserve potenziali di 68 tipi di minerali, tra cui oro, ferro, piombo, cromo, carbone, rame e zinco.
In particolare, l'Iran ha le riserve di zinco più grandi del mondo, le seconde riserve mondiali di rame ed è al nono posto per quanto riguarda il ferro.
A metà febbraio Shamseddin Hosseini, ministro dell'economia e della finanza, ha affermato che le esportazioni non petrolifere della Repubblica islamica sono arrivate a 26 miliardi di dollari nel periodo di dieci mesi conclusosi lo scorso 21 gennaio.
Ha detto infatti: “Alla fine dello scorso anno iraniano i dati hanno oltrepassato i 26 miliardi di dollari e negli ultimi dieci mesi abbiamo esportato per un valore di 26 miliardi.”
Il ministro ha fatto notare che l'Iran può vantare queste cifre grazie all'imitazione del modello della vicina Turchia, la quale esporta ogni anno materie prime non petrolifere per un valore complessivo di 100 miliardi di dollari.
Secondo una stima dell'FMI, il Fondo Monetario Internazionale, l'Iran è il terzo paese dell'area Medio Oriente/Asia centrale in termini di import-export.

Il lago di Urmia, riserva della biosfera dall’UNESCO, rischia di scomparire ‎

Il lago di Urmia, riserva della biosfera dall’UNESCO, rischia di scomparire ‎

Secondo un funzionario della Protezione Ambientale dell’Azerbaigian occidentale, Hassan Abbasnejad, il lago di Urmia, catalogato come riserva della biosfera dall’UNESCO, rischia di prosciugarsi nel giro di tre anni. Purtroppo si starebbe verificando ciò che gli esperti avevano previsto dieci anni fa. Questa preziosissima risorsa ambientale rischia di scomparire nell’immediato futuro.

Il lago di Urmia è un lago di acqua salata dell’Iran nord-occidentale e ospita vari uccelli migratori tra cui fenicotteri, pellicani, spatole, ibis, cicogne, monachine, trampolieri e gabbiani. Il lago si trova tra le province dell’Azerbaigian orientale e occidentale. Si tratta del terzo lago di acqua salata più grande del mondo, con una superficie di circa 5.200 km2.

La scomparsa del lago provocherà seri problemi ambientali al clima e all’ecosistema di tutta la zona.

Sono stati forniti alcuni dati: a causa dell’alto tasso di evaporazione, la parte più profonda del lago misura attualmente due metri e la distesa d’acqua è diminuita del 60% in seguito all’innalzamento del livello di salinità e alla conseguente diminuzione di ossigeno.

La diminuzione dell’ossigeno ha messo in pericolo la sopravvivenza dell’unica creatura che vive nelle acque del lago, l’artemia, preziosa fonte di cibo per i fenicotteri e altri uccelli migratori.

E’ stato menzionato l’alto tasso di evaporazione, la riduzione delle acque che si riversano nel lago, le precipitazioni scarse e lo sfruttamento eccessivo delle falde acquifere come cause della catastrofe ambientale.

Gli esperti affermano che la costruzione di dighe sui fiumi che alimentano il lago e i periodi di siccità hanno significativamente ridotto la quantità d’acqua che il lago di Urmia riceve ogni anno. Inoltre, la costruzione di un ponte che attraversa il lago ha sconvolto l’equilibrio ambientale.

Il funzionario ambientale locale, inoltre, ha annunciato che è stato costituito un gruppo di lavoro per cercare di salvare il lago e gestire la crisi; a questo scopo sono stati stanziati 1,8 miliardi di dollari.

Riversare acqua nel lago, creare nuvole artificiali (il cloud seeding), ottimizzare l’uso delle falde acquifere e rivedere i sistemi d’irrigazione delle aziende agricole vicine: queste le misure da prendere per salvare il lago di Urmia.

L’Iran è al settantesimo posto nell’indice di ‎sviluppo umano dell’ONU

L'ONU ha pubblicato la classifica dell'Indice di sviluppo umano (HDI, Human Development Index) per l'anno 2010, dove l'Iran risulta essere al settantesimo posto su 169 paesi.

Ogni anno le Nazioni Unite pubblicano il rapporto sullo sviluppo, considerato un autorevole punto di riferimento economico e sociale in tutto il mondo. L'indice di sviluppo di ogni paese è calcolato in base all'aspettativa di vita alla nascita, agli anni di istruzione e al reddito pro capite.

Secondo l'analisi del rapporto, negli ultimi decenni la maggior parte dei paesi in via di sviluppo ha compiuto notevoli, anche se sottovalutati, progressi nella sanità , nell'istruzione e nella qualità della vita. Molti dei paesi più poveri hanno ottenuto i risultati più significativi.

Tuttavia i progressi fatti variano molto da paese a paese, e vi sono nazioni che hanno perso terreno dal 1970 in poi. Con l'introduzione di tre nuovi parametri, la ventesima edizione del rapporto sull'indice di sviluppo documenta grandi disuguaglianze tra i vari paesi (o anche all'interno di un singolo stato), grandi disparità tra uomini e donne in vari aspetti e la prevalenza di un'estrema povertà multidimensionale nell'Asia meridionale e nell'Africa sub-sahariana. La Norvegia, l'Australia e la Nuova Zelanda si sono piazzate ai primi tre posti, mentre l'Afghanistan e molti paesi africani si trovano in fondo alla classifica.

L’Iran comincia a sviluppare un giacimento di ‎petrolio congiunto al confine con l’Iraq ‎

L'Iran ha cominciato il piano di sviluppo del giacimento petrolifero di Azar, che possiede insieme all'Iraq, come ha annunciato il Viceministro del petrolio Mohsen Khojastemehr sabato scorso.

Entro la fine dell'anno persiano corrente (21 marzo 2011) sarà presa una decisione sullo sviluppo dei giacimenti di gas e di petrolio insieme ai paesi confinanti. Secondo un programma predefinito, gli interventi di sviluppo nei giacimenti sfruttati in comune interesseranno gli oleodotti.

Il giacimento di Azar si trova nella regione di Anaran, nell'Iran occidentale, e le sue riserve totali (comprese quelle del versante iracheno, nella zona di Badra) si aggirano intorno ai 400 milioni di barili.

Il Viceministro ha poi sottolineato che il Ministero del petrolio ha adottato una politica di decisioni a breve termine perché non intende cominciare lunghe trattative con compagnie estere. Ha aggiunto che il piano di sviluppo generale del giacimento di Azar è già stato preparato; attualmente sono in corso colloqui con compagnie iraniane ed estere circa gli investimenti per sostenere questo piano. Le operazioni di estrazione dovrebbero cominciare a breve.

Precedentemente era stato annunciato che il piano di sviluppo del giacimento di Azar sarebbe costato intorno a 1,4 miliardi di dollari e che la produzione iniziale di 20.000 barili di greggio al giorno sarebbe iniziata entro il marzo del 2012.

Il giacimento di Azar si trova nella regione di Anaran, nell'Iran occidentale, e le sue riserve totali (comprese quelle del versante iracheno, nella zona di Badra) si aggirano intorno ai 400 milioni di barili. Una volta completato il piano di sviluppo, il giacimento produrrà 50.000-65.000 barili di greggio al giorno per un periodo di 25 anni.

Secondo un sito di informazione iracheno, una fonte del Ministero del petrolio dell'Iraq dello scorso maggio riporta che il paese sta sviluppando molti giacimenti insieme ai paesi confinanti. Il Ministero iracheno del petrolio ha sviluppato parte del giacimento di Badra e ha invitato l'Iran a fare altrettanto con il giacimento di Azar. L'Iraq, dopo avere firmato nel 2009 contratti ventennali con un gran numero di compagnie petrolifere internazionali al fine di aumentare la sua produzione ancora sottostimata, ha annunciato il 4 ottobre di avere aumentato le sue riserve da 115 a 143,1 miliardi di barili.

Si tratta di un aumento del 24%, che ha permesso all'Iraq di superare l'Iran nella classifica delle riserve petrolifere e che ha piazzato il paese dietro all'Arabia Saudita e al Venezuela.Una settimana dopo Teheran ha risposto aumentando le sue riserve da 138 a 150,3 miliardi di barili (aumento pari al 9%), aggiungendo che il dato probabilmente crescerà ancora entro la fine dell'anno iraniano nel marzo del 2011. L'attuale produzione iraniana, nonostante le sanzioni degli USA, delle Nazioni Unite e dell'Unione Europea, è ancorata a 3,7 milioni di barili al giorno; l'Iraq, è a 2,4 milioni di barili giornalieri.La classifica dell'OPEC tiene conto della produzione piuttosto che delle riserve, anche se si ritiene che l'Iraq abbia altri 100 miliardi di barili in giacimenti non ancora utilizzati.