Mostra “Iran – Arte e Cultura”

Mostra “Iran – Arte e Cultura”

Mostra a Roma sulla civiltà dell’Iran attraverso ceramiche, calligrafie, miniature e immagini del passato e del presente.

l’Istituto Culturale della Repubblica Islamica dell’Iran organizza in collaborazione con l’Organizzazione della Cultura e delle Relazioni Islamiche, il Museo d’Arte Contemporanea di Teheran, il Museo Nazionale d’Arte Orientale “‘Giuseppe Tucci’ e la ““Casa del Cinema”” di Roma il ““mese della cultura iranica”” con la presentazione di una grande mostra di arte contemporanea dedicata alla produzione ceramica, alle calligrafie e alle miniature e completata da una serie di fotografie che illustrano il passato ed il presente dell’Altopiano iranico.

Museo Nazionale d’Arte Orientale ‘Giuseppe Tucci’ dal 15 marzo al 19 aprile 2015

Artisti stranieri mettono in mostra la loro visione dell’Iran

Artisti stranieri mettono in mostra la loro visione dell’Iran

Artisti iraniani e stranieri partecipanti al simposio internazionale di pittura intitolato “Da Persepoli al Golfo Persico” hanno esibito le loro opere nella città meridionale di Bandar Abbas.

Un gruppo di 18 artisti, iraniani e provenienti da altri paesi, ha compiuto un viaggio di dieci giorni partendo da Shiraz, dove ha visitato Persepoli, Pasargade e i mausolei di Sadi e di Hafez; gli artisti si sono recati successivamente sull’isola di Qeshm, nel Golfo Persico, dove hanno messo su tela le loro impressioni.

Gli artisti hanno dipinto oltre 50 quadri e li hanno messi in mostra alla Galleria Kurosh Garmsari del centro culturale Tuba di Bandar Abbas. La collezione verrà poi trasferita alla Vahdat Hall di Teheran.
Stanislav Cerny, Gyorgy Dolan, Istvan Eross, Claudio Foradori, Mark Meurisse, Peter Pollag, Françoise Rohmer, Kristian Szabo e Jana Trnka sono i pittori invitati al simposio, provenienti da vari paesi tra cui l’Italia, la Francia, la Svizzera, la Slovacchia e il Messico.

Anche gli artisti iraniani Faraneh Jalalizadeh, Dariush Hosseini, Khosrow Khosravi, Shima Khashkhashi, Karim Nasr e Reza Hedayat si sono uniti al gruppo.
Il sig. Homayun Amirzadeh, direttore del dipartimento di cultura e osservanza islamica di Hormozgan, considera il simposio come l’occasione migliore per far conoscere Hormozgan al mondo intero.

L’Iran, grazie alla varietà della sua cultura e dei suoi paesaggi, è nella posizione migliore per trasmettere un messaggio di pace e di amicizia tramite l’opera dei pittori.
L’evento, cosponsorizzato dalla Fondazione Rudaki e dal dipartimento di cultura e osservanza islamica di Hormozgan, è stato organizzato per celebrare la città millenaria di Persepoli e per presentare al mondo il Golfo Persico non con l’immagine distorta che ne danno i paesi arabi.

I pittori iraniani e stranieri del simposio parteciperanno a una sessione collaterale in programma alla Vahdat Hall.

Foto, quadri e testi di 690 artisti in mostra a Tehran

Foto, quadri e testi di 690 artisti in mostra a Tehran

Una ricca esibizione dei migliori scatti fotografici di poco meno di 300 artisti, tutti iraniani, sarà allestita fino al 22 settembre nella capitale Teheran, presso il Palazzo dei Fotografi, nei pressi di Somayyeh street e Hafez avenue, già preso d'assalto da critici intenditori, giornalisti e semplici curiosi venuti ad ammirare da vicino le opere esposte.

Tutte le opere sono ispirate alla quotidianità e alle aree più rurali del Paese. Nei prossimi giorni, e fino a tutta la settimana successiva, quindi, sarà possibile ad esempio ammirare le foto di Mohammad Khoshru, così come la collezione di Mortez Teimuri che però restarà esposta al pubblico solo per alti tre giorni.

Tra le performance video, quelle di Maziar Mokhtari che saranno ospitate presso la Galleria Tarrahan-e Azad fino all'ultimo giorno d'apertura dell'intera mostra d'arte.

Non solo foto, tuttavia, per quella che è una delle più vaste esibizioni finora mai messe in opera a Teheran: nei corridoi delle diverse gallerie dislocate per il centro, infatti, è possibile visitare anche i quadri di pittori come Farbod Morshedzadeh (Galleria Henna) e Saeid Rafiei-Monfared (Galleria Mah), esposti fino alla fine del mese, oltre che leggere da vicino i manoscritti di Behruz Hakimi ospitati fino al 22 settembre presso il museo del quartiere Seyyed Khandan.

Mostra di Bahman Mohasses a Teheran

Le opere dell’artista Bahman Mohasses, recentemente scomparso, saranno in mostra al Centro Culturale Niavaran a Teheran. La mostra sarà composta da sei sculture e cinque tele conservate nello stesso centro culturale.

Tra i manufatti esposti vi saranno una scultura raffigurante una figura umana che regge la testa di una mucca, un uccello di bronzo e la mano di un uomo che sostiene un uccello morto. Nella collezione vi sono molti dipinti raffiguranti pesci, tema riccorrente dell'artista, e un quadro rappresentante un uccello.

Mohasses era un pittore e uno scultore straordinario, oltre a un abile traduttore: egli ha tradotto in persiano opere di scrittori italiani come Italo Calvino e Curzio Malaparte e di autori francesi come Eugène Ionesco e Jean Genet.

Nato nel 1921 a Rasht, nella provincia di Gilan, Mohasses andò in Europa nel 1951 e scelse di risiedere a Roma. Studiò all'Accademia di Belle Arti e partecipò a molte mostre in Italia e in altri paesi, sia personali sia collettive. Tornò in Iran nel 1963, dove rappresentò l'opera Le sedie di Ionesco. Alcuni anni dopo, nel 1967, decise di tornare in Italia e di continuare a vivere a Roma dove morì.

I suoi capolavori sono conservati in Italia e negli Stati Uniti, altri sono custoditi in Iran, al Museo Jahan-Nama del Palazzo Niavaran e al Museo d'Arte Contemporanea di Teheran.

Nel museo di Arte Contemporanea di Tehran in mostra i capolavori della pittura

Il Museo d’Arte Contemporanea di Teheran mette espone in questi giorni alcune opere pittoriche internazionali, perlopiù provenienti da Occidente, molte delle quali messe in mostra al pubblico per la prima volta in assoluto.

Circa una trentina le opere finora mai esposte; 150 in tutto i quadri di cui è composta la mostra intitolata ““Manifestazione dell'Arte Contemporanea”” e che spaziano dall'espressione minimalista a quella tipica dell'impressionismo.

In galleria, quadri di Picasso, Pollock, Chagall, Monet e Matisse. Per l'occasione, numerose personalità artistiche e istituzionali hanno presieduto la cerimonia d'inaugurazione lo scorso lunedì; per l'Iran presenti il ministro per gli Affari Culturali Hamid Shahabadi e Mahmud Shaluii, direttore del museo che ospita l'evento.

Positivo il parere di Shahaba che si ritiene soddisfatto della riuscita della manifestazione e dell'apporto che tutto il governo ha saputo dare: ““La Repubblica Iraniana è orgogliosa di possedere uno dei migliori musei d'arte al mondo”” ha dichiarato il ministro ““questo luogo è il frutto del lavoro che per anni gli artisti iraniani hanno svolto con cura e amore per l'arte, producendo grandi opere originali, ma sforzandosi anche di far arrivare qui, a Teheran, alcuni tra i maggiori capolavori internazionali.

In questo modo diamo la possibilità a tutti di apprezzare delle migliori opere pittoriche al mondo ma anche di promuovere l'arte iraniana competitiva e apprezzata a tutti i livelli””.

Nel corso della cerimonia d'apertura è stato premiato con una medaglia all'onore Shahbazi-Moqaddam che per 30 anni ha dedicato la propria vita al museo d'arte contemporanea di Teheran che oggi, anche grazie al suo lavoro, ospita più di 40.000 opere d'arte provenienti da tutto il mondo e perlopiù risalenti al periodo compreso tra il 1973 e il 1977. In esposizione anche manufatti iraniani aggiunti alla collezione esistente solo dopo la Rivoluzione Islamica.