I Selgiuchidi e l’invasione mongola

La prima delle dinastie autonome a est dell’Iran che cadde sotto l’avanzata turca dei Selgiuchidi ān . Un’altra cultura, dunque, seguì in Persia a quella araba: i Selgiuchidi inaugurarono una nuova era luminosa nell’arte, nella letteratura e nelle scienze; fondarono numerose scuole teologiche, ma la loro religione islamica era sostanzialmente sunnita, diversa dunque dallo sciismo che aveva già messo radici in Persia.fu quella dei Samanidi : già nel 1051 i turchi avevano conquistato l’intera Persia e stabilito la capitale nella splendida Isfahan .
Entro la fine del XI secolo un unico impero comprendeva anche la Turchia Orientale e riusciva a sedare le rivolte dei gruppi di potere locali; la morte di Malik Shāh nel 1092, tuttavia, segnò probabilmente già la fine di un altro grande impero in terra d’Iran, l’Impero Turcomanno appunto.
Iniziava poco dopo (1220) la conquista feroce dei Mongoli ānīyeh a Gombad-é-Soltānīyeh . Ben presto, però, l’Impero Mongolo fu preda degli invasori provenienti da est, e di Tamerlano su tutti, appartenente ad un clan turco-mongolo della regione dell’odierno Uzbekistan: con lui ebbe inizio un periodo di grande caos e anarchia nell’antica Persia, che fu nuovamente smembrata sotto i colpi di tribù e dinastie autonome, fino a che, all’alba del XVI secolo , le sue sorti non furono riprese in mano dai Safavidi che inaugurarono l’epoca moderna della storia iraniana. Guidati dal terribile Gengis Khan, essi non si fecero scrupolo di devastare tutte le città che incontravano lungo il tragitto delle loro discese a cavallo dagli altopiani a nord-est del Paese.
I Mongoli unirono la Persia al loro vastissimo impero che si estendeva da Pechino a Istanbul, e scelsero per capitale Tabriz: in Persia i Mongoli dovettero cedere alle pressioni sociali locali e accettare la religione islamica sebbene essi non avessero mai avuto un’unica fede convinta: dapprima furono cristiani, poi buddhisti. Le ombre peggiori che essi seppero gettare sulla terra persiana furono legate alla sconsiderata distruzione di numerosissime città e siti d’arte antica, sebbene poi, in un secondo momento, furono essi stessi a rivalutare l’arte e a far costruire importanti opere monumentali come il Mausoleo di Soltanieh .

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