Potenti a ovest e al centro dell’attuale Iran, i Medi furono popolo che più di ogni altro diede filo da torcere ai Babilonesi a ridosso della terra del Tigri e dell’Eufrate: è qui che nel VI secolo a.C. fondarono uno degli imperi più importanti dell’antichità, che si estendeva dall’attuale Azerbaijan alle regioni dell’Asia Centrale.
Già gli Assiri nel IX secolo a.C ., in una delle loro iscrizioni primitive, parlavano dei Medi, tuttavia è ragionevole collocare la loro esistenza come civiltà ben prima, addirittura già nel II millennio a.C. : Inizialmente era solo un popolo seminomade, dedito, come tutti, soprattutto all’allevamento del bestiame, che di tanto in tanto portava in giro per le terre più fertili dell’antica Persia in cerca di pascoli utili; solo nell’ VIII secolo a.C. , a quanto pare, fu la volta del loro successo politico e militare con re Deioce che, come racconta Erodoto, nonostante la continua sottomissione all’influenza assira, riuscì a dare per la prima volta unità al Regno Medo.
Essendo l’epoca la stessa, i Medi dividono la loro storia con quella delle altre civiltà contemporanee che abitavano sparse per le terre dell’attuale Iran. Così, esattamente come i Mannei e gli Elamiti, da sempre i Medi hanno dovuto convivere con la forza assira limitrofa (gli Assiri, lo ricordiamo, erano molto interessati ai cavalli allevati dai Medi) e con le continue incursioni degli Sciiti.
In un’occasione i Medi, guidati dal sovrano Fraorte (675 a.C.- 653 a.C.), riuscirono addirittura ad avere la meglio sugli Assiri arrivando fino alle porte di Ninive , fu qui però che il re morì in combattimento e i Medi tornarono sotto il controllo assiro.
L’alleanza tra le tribù iraniche fu comunque strategica e di gran disturbo per gli Assiri che videro, appunto, distrutta la loro Ninive ( 612 a.C. ). La nuova amicizia con il popolo babilonese alleato permise ai Medi di estendere i confini del loro impero fino alla Cappadocia e alla Lidia con cui fa pattuito un confine lungo il fiume Halys . Ai Medi non mancavano le abilità militari e la conoscenza delle arti guerresche: grandi sul campo di battaglia, essi furono grandi arcieri, lancieri ed esperti cavalieri.
Alla fine il Regno Medo inglobava anche gli stessi Sciiti e i Mannei: un impero talmente vasto da costringere all’adozione di un modello organizzativo in cui ogni provincia veniva affidata a un governatore scelto e direttamente dipendente dal sovrano centrale; un sistema assolutamente simile a quello famoso delle satrapie , che verrà poi adottato dai Persiani.
Se i problemi di comunicazione e di gestione amministrativa però potevano essere gestiti con relativa facilità con il sistema delle divisione in province, certamente altri problemi relativi, ad esempio, alle forti differenze culturali e alle fratture linguistiche tra gruppi iranici inclusi nel Regno Medo, invece che sbiadire nel tempo si coloravano di tinte sempre più forti, tanto da rendere ingestibile il regno sotto re Ciassare e indebolirlo irrimediabilmente al suo interno.
Il figlio e successore di Ciassare, Astiage , non fu bravo come il padre a tenere a freno la crescente potenza dei Persiani ormai pronti a lasciare un segno nella storia ,e di fatto Ciro , che poi non a caso sarà ribattezzato dalla storia come il Grande , non tardò a invaderne i territori e a porre fine al Regno dei Medi.

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