L’Iran ha guadagnato 9 miliardi di dollari nel primo quarto del 2009 grazie all’export di petrolio

Teheran – I guadagni provenienti dall'export petrolifero hanno fruttato all'Iran circa 9 miliardi di dollari nel primo quarto del 2009, secondo i dati pubblicati dall'Energy Information Administration (EIA) del Dipartimento americano dell'energia.

I dati dell'EIA mostrano che l'OPEC (l'organizzazione dei paesi esportatori di petrolio) ha guadagnato 96 miliardi di dollari nel primo quarto dell'anno in corso; la cifra potrebbe raggiungere i 476 miliardi di dollari entro la fine del 2009 (fonte: Emirate Business).

Nelle sue ultime previsioni circa i profitti annuali dell'OPEC, l'agenzia americana ha rivisto al rialzo la sua prima proiezione: da 383 a 476 miliardi di dollari, dal momento che, evidentemente, si aspetta che il prezzo del petrolio si stabilizzi nella seconda metà dell'anno in base al taglio della produzione decisa dall'OPEC. I guadagni, tuttavia, sono inferiori alla metà di quelli del 2008 (970 miliardi), quando l'OPEC raggiunse uno dei livelli di produzione più alti e il prezzo del greggio schizzò a una media record di quasi 100 dollari al barile.

Inoltre, i ricavi dell'OPEC nel primo quarto del 2009 sono stati alquanto inferiori a quelli del periodo corrispondente dell'anno scorso (circa 215 miliardi di dollari).

Il resoconto analitico mostra che l'Arabia Saudita, il maggiore esportatore mondiale di greggio, ha incassato 25 miliardi di dollari nel primo quarto del 2009, mentre gli Emirati Arabi e l'Iran hanno guadagnato nove miliardi di dollari ciascuno.

Il Kuwait, l'Algeria e la Nigeria hanno guadagnato circa 8 miliardi di dollari ciascuno, mentre l'Iraq, la Libia e il Venezuela si sono fermati ognuno a 6 miliardi di dollari.

Nel 2008 il prezzo del petrolio aveva raggiunto una media di quasi 100 dollari al barile, ma nei primi tre mesi del 2009 è precipitato intorno ai 40 dollari.

Questo crollo, insieme ai tagli di produzione decisi dall'OPEC, ha fortemente diminuito le entrate dei paesi membri nel primo trimestre. L'OPEC, che fornisce circa il 40% del fabbisogno mondiale di greggio, lo scorso settembre ha deciso di ridurre la produzione di 4,2 milioni di barili per fermare il declino del prezzo del petrolio dovuto alla crisi finanziaria globale.

Aspettandosi un innalzamento dei prezzi, l'EIA ha previsto che i guadagni dell'OPEC raggiungeranno i 598 miliardi di dollari nel 2010.

Sempre secondo l'agenzia americana, pur raggiungendo un valore nominale record nel 2008, i guadagni reali dell'OPEC sono stati 785 miliardi di dollari (prezzo riferito al 2000) e potrebbero arrivare a solo 380 miliardi quest'anno e a 474 miliardi nel 2010.

Fonte: EIA

La SAIPA entra nelle prime 100 aziende automobilistiche del Medio Oriente

Teheran – SAIPA, il secondo produttore iraniano di automobili, è entrato nella lista delle prime 100 aziende mediorientali.
In termini di volume di mercato, SAIPA si attesta all'89″° posto della lista del MEED (Middle East Economic Digest).

SAIPA è il secondo produttore iraniano di auto; la fabbrica è stata aperta nel 1966. A novembre la compagnia ha presentato la Miniator, la prima berlina di produzione interamente iraniana. Questa macchina è stata progettata e prodotta da esperti del paese; per il suo assemblaggio sono stati preparati circa 810 pezzi e si è fatto ricorso all'aiuto di 122 aziende locali.
Le principali società controllate del Gruppo SAIPA sono SAIPA Diesel, Pars Khodro e Zamyad.

Il consumo iraniano di bibite analcoliche è il più alto al mondo

Teheran – Il consumo pro capite di bibite analcoliche in Iran è di 42 litri, quattro volte maggiore della media mondiale, ha affermato un sociologo domenica scorsa.

Majid Abhari ha accusato la pubblicità di un consumo così elevato di bevande analcoliche nel paese. Abhari ha affermato che, nonostante i costi, il consumo eccessivo di bevande zuccherate e di bibite gassate ha causato un gran numero di problemi di salute, tra cui l'aumento dell'obesità infantile, danni ai reni e danni all'apparato digestivo.
Commentando l'allarmante aumento dell'obesità nel paese, Abhari ha affermato che uno dei sistemi più semplici per limitare questa specie di epidemia è quello di “tagliare il volume delle bibite analcoliche e dei drink a base di frutta che stiamo sempre più consumando.”

Abhari ha spiegato che vi è anche un legame tra l'elevato consumo di bibite zuccherate da una parte e la stanchezza, l'ansia e il rischio diabete dall'altra.