Iran, Eni vicina all’accordo sul giacimento di Darkhovin, terza fase di sviluppo

Teheran – L'amministratore delegato della National Iran Oil Company (NIOC) ha annunciato che sono stati raggiunti gli accordi preliminari con l'italiana ENI per realizzare la terza fase del progetto di sviluppo del giacimento petrolifero di Darkhovin.

Seifollah Jashnsaz ha dato l'annuncio al margine del settimo incontro annuale dei direttori ricerca e tecnologia della NIOC tenutosi a Teheran lo scorso lunedì.

Il contratto entrerà in vigore quando sarà ratificato dal consiglio d'amministrazione della NIOC, egli ha affermato.

Quando gli è stato chiesto perché l'inaugurazione della fase due del progetto aveva subito un ritardo di due anni, egli ha risposto che tale contrattempo fu dovuto a un blocco nell'importazione di alcune parti richieste dal progetto.

Lo sviluppo di Darkhovin, un giacimento situato nell'Iran sud-occidentale vicino al confine con l'Iraq, è gestito dall'italiana ENI, gruppo che si occupa di gas e petrolio, per conto dell'iraniana Arvandan Oil & Gas Company, una sussidiaria della NIOC.

Nel 2001 ENI ha firmato con la compagnia petrolifera iraniana un contratto da 550 milioni di dollari per sviluppare il giacimento. Ha completato la prima fase nel 2005 e attualmente è entrata nella seconda fase. Ora la “fase due” del giacimento di Darkhovin produce circa 100.000 barili di petrolio al giorno, ma si arriverà a 160.000 quando il progetto sarà completato.

L’export iraniano di prodotti petrolchimici tocca i 6 miliardi di dollari in 9 mesi

Teheran – L'Iran ha esportato 7.805 milioni di tonnellate di prodotti petrolchimici, del valore di circa 6 miliardi di dollari, nei primi nove mesi del calendario iraniano (cominciato il 20 marzo 2008).

Secondo un rapporto pubblicato martedì dall'Iran Petrochemical Commercial Company, le esportazioni nel nono mese del calendario persiano (Azar, dal 21 novembre al 20 dicembre) hanno raggiunto le 497.000 tonnellate. Il gas naturale liquefatto, con il 20,9% delle esportazioni totali equivalente a 1671 milioni di tonnellate, è stato il prodotto più esportato. Al secondo posto le esportazioni di etanolo, con 1542 milioni di tonnellate.

Si calcola che l'Iran, entro la fine dell'anno persiano il 20 marzo 2009, produrrà 25 milioni di tonnellate di prodotti petrolchimici; di questi, 13 milioni saranno esportati.

Inaugurata la fabbrica Iran Khodro Rail

Teheran – Lunedì scorso Ali-Akbar Mehrabian, ministro dell'industria e delle miniere, ha inaugurato la prima fase di costruzione della fabbrica Iran Khodro Rail ad Abhar, nella provincia di Zanjan.

L'impianto produrrà 200 vagoni ferroviari all'anno per treni, metropolitane, treni leggeri urbani e monorotaie. Grazie alla realizzazione dell'impianto, si risparmieranno circa 300 milioni di dollari all'anno.

Il filmfest di Fajr onorerà Amitabh Bachchan

Il filmfest di Fajr onorerà Amitabh Bachchan

Teheran – La leggenda di Bollywood Amitabh Bachchan sarà onorata al Festival cinematografico internazionale di Fajr il prossimo febbraio.

Gli organizzatori del festival, la più prestigiosa rassegna cinematografica iraniana, vorrebbero conferire a Bachchan un premio alla carriera.

“Il film festival di Teheran mi ha invitato per onorarmi di un premio alla carriera. Non so se riuscirò ad andarci, perché nello stesso periodo riceverò un altro premio al World Economic Forum di Davos”, ha scritto Bachchan sul suo blog www.bigb.bigadda.com

Bachchan è celebre in Iran per le sue interpretazioni di Sholay e Shakti. Benché la maggior parte degli iraniani conosca quasi tutti i film dell’attore, egli viene identificato soprattutto con il personaggio di Vijay da lui interpretato in Shakti.

Italia aperta alla cooperazione bancaria con l’Iran

Isfahan – La cooperazione bancaria come primo passo importante verso altre, ulteriori relazioni economiche tra Italia ed Iran: così domenica l’ambasciatore italiano in Iran Alberto Bradanini in visita ad Isfahan per incontrare il direttore della Camera del Commercio iraniana.

Agevolazioni nei trasferimenti di valuta e nell’apertura di conti correnti potrebbero aiutare i commercianti iraniani nell’espansione delle loro attività , e allo stesso tempo aumentare la fiducia di investitori italiani, preparando il terreno per eventuali accordi economici da aspettarsi nell’immediato futuro.

L’Italia, inoltre, potrebbe ospitare nelle proprie città principali una serie di allestimenti fieristici ad uso dei commercianti iraniani in cui esporre prodotti da sottoporre all’attenzione degli investitori di casa propria: in questo senso, ricorda Bradanini, giocherà a favore di entrambe le parti il gemellaggio che lega da tempo Firenze e Isfahan, per cui una delegazione di uomini d’affari del capoluogo toscano si recherà presto nell’antica città persiana per valutare l’eventualità di nuovi accordi economici, industriali e turistici.

Mostafa Safavi, capo della Camera del Commercio iraniana, ha espresso piena soddisfazione per l’attuale partecipazione di compagnie italiane nei progetti dell’industria dell’acciaio: ora ci si aspetta maggiore collaborazione nel settore agricolo.